DEFR 2017-2019: IL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA REGIONALE ILLUSTRATO IN PRIMA COMMISSIONE DALL'ASSESSORE BARTOLINI

Audizione in Prima Commissione dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, dell'assessore Antonio Bartolini che ha illustrato il Defr 2017-2019 (Documento di economia e finanza regionale). Il Defr, che per la prima volta viene presentato entro la fine dell'anno, dedica una parte specifica al terremoto, oltre alle consuete 5 aree di intervento (istituzionale, economica, culturale, territoriale, sanità e sociale). Tra gli elementi fondamentali del documento, in un contesto di ulteriore taglio dei trasferimenti statali, l'invarianza del prelievo fiscale, l'attuazione della programmazione europea 2014-2020, la strategia macroregionale, la razionalizzazione della spesa, il principio della responsabilità dirigenziale.

Data:

23 Nov 2016 15:45

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(Acs) Perugia, 23 novembre 2016 – Nella Prima Commissione dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, presieduta da Andrea Smacchi, che si è riunita questa mattina a Palazzo Cesaroni, l'assessore Antonio Bartolini ha illustrato il Defr 2017-2019 (Documento di economia e finanza regionale). Il Defr, che per la prima volta viene presentato entro la fine dell'anno, dedica un parte specifica al terremoto, oltre alle consuete 5 aree di intervento (istituzionale, economica, culturale, territoriale, sanità e sociale). Tra gli elementi fondamentali del documento, in un contesto di ulteriore taglio dei trasferimenti statali, l'invarianza del prelievo fiscale, l'attuazione della programmazione europea 2014-2020, la strategia macroregionale, la razionalizzazione della spesa, il principio della responsabilità dirigenziale.

BARTOLINI ha sottolineato che il Defr “contiene un paragrafo specifico dedicato al terremoto, delineando gli obbiettivi strategici della ricostruzione in termini politici e economici, che sono stati illustrati ieri nel corso dell'Assemblea legislativa dalla presidente della Regione Catiuscia Marini (https://goo.gl/N6jNUg). Questo Defr va apprezzato anche perché, insieme al Bilancio, viene presentato per la prima volta entro la fine dell'anno, rispettando i tempi canonici. Questo ci consentirà, tra le altre cose, di affermare il principio di responsabilità dirigenziale che si fonda sulla definizione degli obiettivi ad inizio anno. Poter avere entro dicembre il Defr, che contiene i macro obiettivi, consente alla struttura di predeterminare gli obiettivi da raggiungere entro gennaio, e quindi di avere un effettivo sistema di valutazione. E anche questo accade per la prima volta. Il Defr prosegue nella scelta di NON AUMENTARE IL PRELIEVO FISCALE, malgrado la progressiva riduzione di risorse statali derivanti dai provvedimenti nazionali di taglio della spesa e di pareggio di bilancio. Per questo è fondamentale attuare al meglio la programmazione dell'Unione Europea 2014-2020, confermando la strategia che ci siamo dati già da qualche anno. Altro elemento importante del Defr è la decisione di portare avanti anche la STRATEGIA MACROREGIONALE, ad esempio con il protocollo formato con Toscana e Marche per la costituzione della sede unica a Bruxelles. Ma anche nella parte del documento dedicata alla sanità è prevista l'attuazione della centrale acquisti macroregionale, e a breve si arriverà ad una prima intesa per attuare alcune gare a livello macroregionale. Per quanto riguarda la programmazione finanziaria, il bilancio che arriverà sarà 'lacrime e sangue', molto più dei precedenti. Speriamo, come regioni, che con la Legge di stabilità riusciremo ad ottenere un'apertura sul tema dell'avanzo vincolato. Così com'è, infatti, blocca gli investimenti, creando un problema strutturale: la spesa è troppo rigida e questo ci crea grossi problemi, con riflessi sull'economia e sulle imprese. Il Defr, oltre alla parte dedicata al terremoto, contiene cinque aree di intervento: istituzionale, economica, culturale, territoriale, sanità e sociale”. (VEDI SCHEDA DEFR DOPO GLI INTERVENTI)

GLI INTERVENTI

VALERIO MANCINI (LN): “L'Umbria ha necessità di investimenti infrastrutturali, a partire dalla viabilità. Servono piani per la manutenzione straordinaria, così da riqualificare una situazione molto critica. Il Defr potrebbe essere l'occasione per riorganizzare la programmazione degli investimenti sulla rete ordinaria. Con un investimento costante in 5-8 anni possiamo arrivare ad un livello accettabile. Sull'Fcu questo documento smentisce l'apertura fatta dall'assessore Chianella per l'Alto Tevere: basta con promesse che poi non mantenete. Serve ridurre la spesa corrente che grava sulla Regione da anni. I tagli del Governo toglie dignità alle Regioni, serve un'azione politica in difesa dei nostri territori”.

MARIA GRAZIA CARBONARI (M5S): “Questo Defr dimostra che c'è una forte rigidità di bilancio. Se non cambiate rotta esiste il rischio di un aumento dei tributi. Per molto tempo sono stati tenuti troppo larghi i cordoni della borsa. Serve una revisione della spesa completa e attenta. Nelle partecipate c'è un notevole spreco di risorse. Ad esempio Umbria digitale costa 15milioni di euro: una società che non sviluppa software ma li compra all'esterno e poi li rivende alla Regione. Molte società fino ad ora non sono state gestite con attenzione. Non basta scrivere principi sulla carta, c'è urgenza di mettere mano alla verifica dei costi, ad un processo di revisione ed efficientamento della macchina regionale”.

ATTILIO SOLINAS (PD): “Servono risorse da destinare a investimenti pubblici, alle infrastrutture, alle strade, per il digitale. Ma anche alle politiche giovanili, sport e tempo libero. Da poco abbiamo depositato una legge con l'obiettivo fondamentale di investire nell'attività motoria e nello sport in Regione, per un'educazione ai corretti stili di vita, che sono un forte elemento di prevenzione. Sottolineo l'importanza di mettere risorse per gli impianti sportivi pubblici”.

CLAUDIO RICCI (RP): “Segnalo le problematiche legate all'avanzo vincolato, e ad un ragionamento sempre più orientato alla tecnica per cassa anziché per competenza. Mi auguro che in Aula approveremo una risoluzione unitaria, di accompagnamento al Defr, per far intuire al Governo questi problemi, perché certe rigidità non sono più accoglibili. Comunque dobbiamo continuare a lavorare per la riduzione dei costi fissi. Condivido il fatto che la prospettiva macroregionale sia ormai finanziariamente ineludibile. Nel 2017 i sistemi economici che riusciranno a fare passi avanti importanti saranno quelli che lavoreranno sullo sviluppo delle reti commerciali, sulle quali mi auguro ci saranno forti investimenti”.

SILVANO ROMETTI (SER): “È apprezzabile la predisposizione del Defr e del bilancio entro l'anno. Però non dobbiamo dimenticarci che questi documenti vivono l'incertezza legata al terremoto. Inoltre in questi anni le Regioni hanno subito tagli del 33 per cento delle risorse rispetto a 8 anni fa. Noi siamo tra le poche Regioni che non sono intervenute sulle entrante. Ma l'equilibrio diventa sempre più difficile. Efficientamento e riduzione dei costi sono obiettivi a cui non rinunciare, ma c'è un punto oltre il quale non si riesce ad andare. Nel Defr c'è attenzione per le politiche energetiche, ma noi abbiamo giacente da tempo la strategia economica regionale e la dobbiamo approvare prima possibile”.

GIANFRANCO CHIACCHIERONI (PD): “Il Defr riafferma capisaldi importanti, come il contenimento dei costi e le economie di spesa importanti. Ma noi dobbiamo mettere a leva il patrimonio regionale, per cercare di sfruttare tutte le risorse che abbiamo. Serve una politica di valorizzazione del patrimonio per farlo diventare uno strumento strategico di sviluppo per il territorio, i cittadini e le imprese. Oggi è troppo difficile acquistare beni pubblici. Dobbiamo fare uno scatto in avanti dando valore alla cosa pubblica e creando economia. Dobbiamo essere convinti di questa possibilità, dotandoci di una struttura adeguata e, se necessario, di un cambio di procedure”.

RAFFAELE NEVI (FI): “Con questi documenti non si sciolgono mai i nodi di fondo della Regione. Servirebbe una verifica degli obiettivi indicati nel documento dello scorso anno, per capire quelli che sono stati raggiunti. Altrimenti si scrivono sempre le solite cose, senza entrare nel merito delle questioni”.

SCHEDA DEFR 2017-2019

Il Defr definisce il quadro strategico delle azioni, che dovranno poi trovare attuazione nella proposta di bilancio, individuando 5 aree di intervento: istituzionale; economica; culturale; territoriale; sanità e sociale.

AREA ISTITUZIONALE. Dare un contributo alla competitività territoriale proseguendo nell'attività di RIFORMA DEGLI ASSETTI ISTITUZIONALI (Riforma endo regionale) attraverso un percorso che accompagni gli enti di area vasta ad assumere il ruolo di centri servizio per gli enti locali. Interventi di razionalizzazione e semplificazione del SISTEMA DELLE AGENZIE DEL SISTEMA DELLE AGENZIE, per realizzare sinergie, integrazioni ed economie di spesa delle partecipate. Prosecuzione del processo di razionalizzazione, riduzione, semplificazione, rafforzamento della governance e qualificazione della spesa delle SOCIETÀ PARTECIPATE. Ulteriore sviluppo della semplificazione organizzativa della Regione, attraverso l'attuazione del Piano triennale per la semplificazione-Agenda 2016-2018.

AREA ECONOMICA. Fronteggiare l'impatto dell'“EMERGENZA ECONOMICA” CAUSATA DALLA CRISI SISMICA agosto-ottobre 2016 impegnandosi alla semplificazione della ricostruzione del tessuto economico e produttivo, proseguendo nell'azione di sostegno al credito e all'occupazione (ammortizzatori sociali in deroga). Particolare attenzione al comparto agro-alimentare e turistico. Sul versante generale: utilizzare le opportunità del Piano nazionale INDUSTRIA 4.0 attraverso gli accordi di programma sulle aree di crisi Terni-Narni e aree terremotate, anche appoggiando la disponibilità espressa da Confindustria per fare dell'Umbria un hub digitale per l'Italia centrale; la capacità dell'Umbria di essere attrattiva da un punto di vista turistico; attivare politiche dal lato della domanda per ciò che attiene al MANUFATTURIERO, e più orientate sull'offerta per il COMPARTO ECONOMICO LEGATO ALLE RISORSE TERRITORIALI. Integrare le politiche di sviluppo e realizzare politiche attive del lavoro che finanziano l'occupazione. Scommettere su QUALITÀ, FORMAZIONE, INNOVAZIONE attuando le linee definite nella “Strategia di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente dell'Umbria (Ris3)” 2014-2020.

AREA CULTURALE. Conferma del posizionamento dell'Umbria per ricchezza e qualità dell'offerta culturale. Realizzare una rete efficace che valorizzi e metta a sistema, anche da un punto di vista economico e finanziario, l'offerta di beni e attività culturali. Predisporre e approvare entro il 2017 la legge quadro regionale in materia di cultura e sua valorizzazione. Obiettivo di fondo è la RIAGGREGAZIONE DELL'OFFERTA CULTURALE per realizzare dimensioni ed economie di scale funzionali al rilancio del settore. Attenzione particolare ad attività di ricostruzione dei beni danneggiati dal sisma.

AREA TERRITORIALE. Paesaggio, territorio, ambiente naturale e antropico sono un patrimonio funzionale alla crescita e allo sviluppo. Nel 2017 sarà riavviato il percorso di definizione del PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE. Proposte di normative regionali in materia di CONSUMO DI SUOLO dovranno tener conto del ddl approvato dalla Camera relativo a contenimento e riuso. Sul fronte RIFIUTI, prosecuzione delle azioni per l'incremento della differenziata; completamento degli interventi nei poli di Casone e Belladanza per incrementare l'efficienza del sistema integrato regionale di recupero e riciclaggio. Aggiornamento del Piano di tutela delle acque, da approvare entro il 2017, completamento del regolamento per la salvaguardia delle aree ad uso potabile. Approvazione entro il 2017 della Strategia energetica ambientale regionale. Diagnosi e certificazioni energetiche degli immobili di proprietà pubblica: nel corso del 2017 definizione dei criteri finanziabili mediante bandi e programmi regionali. MOBILITÀ: nel corso del 2017 apertura al traffico di altri tratti della Perugia-Ancona e della Foligno-Civitanova; prosecuzione delle attività per la definizione della nuova stazione ferroviaria AV Roma-Firenze. Entro il 2017 approvazione esecutiva del piano di bacino unico regionale, mirato ad organizzare un unico programma di esercizio del Tpl che nel 2017 saranno oggetto di gara pubblica per servizi su gomma e lacuali.

AREA SANITÀ E SOCIALE. Attuazione protocollo d'intesa tra Marche, Umbria e Toscana che prevede sinergie interregionali per sanità e welfare. Rivisitazione dei contenuti del NUOVO PIANO SANITARIO in corso di elaborazione, garantendo un sistema pubblico e universalistico e senza costi aggiuntivi per i cittadini pur nel quadro del contenimento della spesa. Azioni prioritarie del 2017 saranno rivolte alle macroaree prevenzione, assistenza distrettuale, assistenza ospedaliera e sulle azioni traversali di sistema, e si proseguirà nell'attuazione del Piano regionale di prevenzione. Particolare attenzione al sostegno dei NON AUTOSUFFICIENTI e delle loro famiglie attraverso il nuovo Piano regionale per la non autosufficienza: conferma del fondo regionale; programmazione integrata territoriale; presa in carico sulla base di valutazione unitaria dei bisogni; sostegno ai livelli conseguiti di domiciliarità e semiresidenzialità. Integrazione ospedaliera tra Aziende e nosocomi di territorio. Prosegue nel 2017 il programma di investimenti in sanità (completamento interventi ospedali di Terni, Castiglion del Lago, Città della Pieve e avvio procedure per ospedale unico Narni-Amelia). Programmazione degli acquisti su base regionale mediante la CENTRALE REGIONALE PER GLI ACQUISTI IN SANITÀ (Cras). Ulteriore sviluppo nel 2017 dell'implementazione del fascicolo sanitario elettronico. Il Nuovo Piano sociale regionale adottato sarà approvato nel 2017. Prevede il rafforzamento del welfare rilanciando il modello di governance che individua come centrale la zona sociale, attraverso la gestione associata dei Comuni per mettere a regime il SISTEMA INFORMATIVO REGIONALE E ZONALE INTEGRATO (SISO). Si lavorerà alla definizione di un modello di regolazione per l'accreditamento dei servizi sociali (servizi residenziali e semi per minori e anziani). Proseguiranno nel 2017 le attività già avviate nel 2016 relative alle misure del Por Fse 2014-2020: minori, disabili e anziani, con attenzione particolare a non autosufficienza; family help; innovazione uffici di cittadinanza; mediazione familiare; invecchiamento attivo; azioni dedicate alle cinque città ricomprese nel programma Agenda Urbana. DMB/TB

 

Ultimo aggiornamento: 24/11/2016