DECRETO SALVA BANCHE: “IL GOVERNO DEVE RISARCIRE AL 100% I PICCOLI RISPARMIATORI E LA REGIONE UMBRIA ISTITUISCA UN OSSERVATORIO PERMANENTE SULL'AFFIDABILITÀ DELLE BANCHE” - NOTA DI RICCI (RP)

Il consigliere regionale Claudio Ricci (Ricci presidente) interviene in merito al decreto governativo 'salva banche', proponendo una nuova mozione consiliare per impegnare la Giunta regionale ad intervenire sul Parlamento e Governo affinché “si attivino rapidamente per trovare soluzioni tecnico normative utili a risarcire, al 100 per cento, tutti i 140 mila piccoli azionisti e obbligazionisti che hanno perduto l'intero investimento”. 

Data:

10 Dic 2015 00:00

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(Acs) Perugia, 10 dicembre 2015 - “Parlamento e Governo si attivino, in tempi rapidi, per traguardare soluzioni tecnico normative utili a risarcire, al 100 per cento, tutti i piccoli azionisti e obbligazionisti che hanno perduto l'intero investimento”. Così Claudio Ricci (Ricci presidente) intervenendo in merito al decreto 'salva banche' del Governo, propone una "ulteriore mozione consiliare dopo quella unitaria approvata recentemente dall'Assemblea legislativa".  

Secondo Ricci, inoltre, “attraverso atti legislativi, la Regione Umbria deve istituire un osservatorio permanente su prodotti e affidabilità degli istituti bancari, che, ogni quattro mesi, riferisca alla specifica Commissione consiliare al fine di informare, adeguatamente, persone e famiglie per evitare situazioni come quelle in atto. Situazioni avvenute anche per carenza di comunicazione e di controlli da parte degli organi deputati”.

Ricci rimarca che “sono 140mila (fonte Corriere della Sera) i piccoli azionisti e obbligazionisti che hanno perso l'intero investimento in relazione al salvataggio delle banche in crisi (Banca Marche, Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, Carife, CariChieti) e che, in ipotesi, potrebbero ottenere un potenziale risarcimento da parte del Governo italiano pari a circa il 30 per cento. Tale situazione – conclude - sta determinando gravi problemi socio economici, a persone e famiglie, generando una percezione d'incertezza sull'affidabilità di istituti e prodotti bancari”. RED/

Ultimo aggiornamento: 10/12/2015