CORECOM UMBRIA: “AMPI SPAZI OFFERTI DALLE EMITTENTI PER I MESSAGGI POLITICI AUTOGESTITI, MA IL DECRETO MINISTERIALE NON È STATO ADOTTATO” - PER IL PRESIDENTE CAPANNA “UN DIRITTO VIOLATO, UNA OPPORTUNITA' MANCATA”

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05 Feb 2013 00:00

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(Acs) Perugia, 5 febbraio 2013 – Il presidente del Corecom Umbria, Mario Capanna interviene in merito ai messaggi politici autogestiti e gratuiti (MAG) offerti dalle emittenti radiofoniche e televisive locali, ripartiti secondo il principio della pari opportunità tra le coalizioni e tra le liste in competizione.
Capanna, nel ricordare che alle emittenti che trasmettono MAG è riconosciuto un rimborso da parte dello Stato nella misura definita entro il 31 gennaio di ogni anno con decreto del Ministro delle comunicazioni di concerto con il Ministro del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione economica, evidenzia come il Decreto ministeriale che prevede le risorse non sia stato ancora adottato, né vi è alcuna indicazione, almeno informale, sull’entità della cifra che finanzia l’intera operazione. AS

Comunicato integrale del presidente del Corecom Umbria, Mario Capanna

La 'par condicio' per sua definizione, non consiste in una sequela di divieti e sanzioni, non è proibizionista (così viene generalmente interpretata e percepita), ma stabilisce delle regole che prevedono condizioni di parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e nei periodi non interessati da consultazioni. È  un quadro normativo che garantisce alcuni diritti e la tutela degli stessi. In particolare, la legge 22 febbraio 2000, n. 28 e successive modifiche “Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica” si rivolge principalmente al sistema radiotelevisivo, in ragione della riconosciuta “pervasività” di tale mezzo di comunicazione, riconducibile alla sua idoneità ad influire sulla formazione del consenso e della opinione degli utenti/telespettatori.

La predetta legge individua tre distinte modalità attraverso le quali può attuarsi la “comunicazione politica”, intesa nella sua accezione più ampia: la comunicazione politica vera e propria, i messaggi politici autogestiti ed i programmi di informazione.
Chiamati ad applicare la normativa e a vigilare sul rispetto della stessa sono, per la RAI, la Commissione parlamentare di vigilanza e, per le televisioni e le radio private, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che si avvale dei Comitati regionali per le Comunicazioni, per quanto riguarda l’emittenza radiotelevisiva locale.

I (MAG) sono messaggi politici autogestiti e gratuiti offerti dalle emittenti radiofoniche e televisive locali e vengono ripartiti secondo il principio della pari opportunità tra le coalizioni e tra le liste in competizione; infatti la Legge recita: “per il tempo intercorrente tra la data di presentazione delle candidature e la data di chiusura della campagna elettorale, i messaggi recano la motivata esposizione di un programma o di un'opinione politica e hanno una durata compresa tra uno e tre minuti per le emittenti televisive e da trenta a novanta secondi per le emittenti radiofoniche, a scelta del richiedente. Alle emittenti che
trasmettono MAG è riconosciuto un rimborso da parte dello Stato nella misura definita entro il 31 gennaio di ogni anno con decreto del Ministro delle comunicazioni di concerto con il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica.

La somma annualmente stanziata è ripartita tra le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano in proporzione al numero dei cittadini iscritti nelle liste elettorali. Il rimborso è erogato, entro i novanta giorni successivi alla conclusione delle operazioni elettorali, per gli spazi effettivamente utilizzati e congiuntamente attestati dalla emittente e dal soggetto politico”. L’attività istruttoria e la gestione degli spazi offerti è svolta dal CO.RE.COM. che, in base all’offerta delle emittenti e le richieste dei soggetti politici, nei limiti delle risorse disponibili, fissa il numero complessivo dei MAG da trasmettere nel circuito del sistema radiotelevisivo umbro.

La procedura prevista incontra un ostacolo: le emittenti hanno offerto ampi spazi nei loro palinsesti e tutti i soggetti politici in competizione nel territorio regionale hanno presentato richiesta, ma il Decreto ministeriale che prevede le risorse non è stato ancora adottato, né vi è alcuna indicazione, almeno informale, sull’entità della cifra che finanzia l’intera operazione. Il CO.RE.COM. Umbria ha predisposto la programmazione dei MAG secondo uno schema che assegna un messaggio al giorno ad ogni soggetto politico su tutte le emittenti radiofoniche e televisive, ma si trova nell’impossibilità di prevedere il numero dei giorni della messa in onda per mancanza di certezze sulle risorse da utilizzare.
Questa difficoltà, che è di tutti i CO.RE.COM. d’Italia, rappresenta per i soggetti politici un’occasione mancata per presentare ai cittadini (soprattutto per coloro che non hanno la disponibilità di internet) i loro programmi e per gli elettori la possibilità di conoscere, valutare e raffrontare le offerte politiche in campo, per una scelta consapevole e responsabile. Che cosa aspetta il Ministro tecnico competente ad adottare il decreto?

Ultimo aggiornamento: 05/02/2013