CORECOM: “GRAVE ARRETRAMENTO DELLA NUOVA LEGGE REGIONALE” - NOTA DEL PRESIDENTE DEL COMITATO, MARIO CAPANNA

Il presidente del Corecom, Mario Capanna, giudica la nuova legge sull’organizzazione del Corecom Umbria “un grave arretramento rispetto alla precedente”. Secondo Capanna, per cui “il passo indietro, miope e autolesionista, è indiscutibile”, “il Corecom è l’Ente regionale più utile, l’unico davvero a contatto diretto con i cittadini: così gli si tarpano le ali”. Capanna auspica “che l’Agcom e il Coordinamento nazionale dei Corecom si facciano sentire con determinazione”.

Data:

13 Gen 2015 00:00

Tempo di lettura:

1 minuto, 37 secondi

 

(Acs) Perugia, 13 gennaio 2015 – “La nuova legge sull’organizzazione del Corecom Umbria, entrata in vigore il 31 dicembre 2014, pur con la riduzione positiva dei membri del Comitato da 5 a 3, costituisce un grave arretramento rispetto alla precedente legge regionale '3/2000'”. Lo dichiara il presidente in prorogatio del Corecom, Mario Capanna.

“Circa la struttura di lavoro del Corecom – spiega Capanna - la precedente legge, all’articolo 26, prescriveva che la 'dotazione organica è determinata d’intesa tra il Comitato e l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, sentita l’Autorità'. La nuova legge, all’articolo 15, se la cava con un semplice: 'l’Ufficio di presidenza, sentito il presidente del Corecom, individua all’interno dell’organizzazione assembleare la struttura di supporto al Corecom'. La differenza è basilare: 'd’intesa' implica la necessità di un accordo; il mero 'sentito' significa che, acquisito il parere, l’Ufficio di presidenza può bellamente – e insindacabilmente – infischiarsene. Con l’aggravante che 'sentita l’Agcom è sparita'”.

Secondo Capanna “il passo indietro, normativo e politico, è indiscutibile. È, inoltre, particolarmente miope e autolesionista. Il Corecom è l’ente regionale più utile, l’unico davvero a contatto diretto, tutti i giorni, con i cittadini, nelle cui tasche ha fatto rientrare, nel 2014, circa 1 milione di euro. Metterlo in condizioni di operatività ad libitum (vale a dire: alla mercé di chi decide in alto) significa tarpargli le ali. È già successo durante la mia presidenza quando, nonostante vigesse il 'd’intesa', per quattro anni la dotazione organica è sempre rimasta insufficiente (nonostante le reiterate promesse) al punto che, in segno di civile protesta, l’intero Comitato dovette 'occupare' l’ufficio del presidente Eros Brega. Solo allora ottenemmo qualche miglioramento. Spero – conclude Capanna - che l’Agcom e il Coordinamento nazionale dei Corecom, che ho doverosamente informato di quanto sopra, si facciano sentire con determinazione”. RED/dmb

Ultimo aggiornamento: 13/01/2015