CO.REC.OM.: “FORNIRE PERSONALE E SOSTEGNO ALL'ORGANO DI TUTELA DEL SISTEMA REGIONALE DELLE COMUNICAZIONI” - IN PRIMA COMMISSIONE AUDIZIONE DEI COMPONENTI DEL COMITATO GUIDATO DA MARIO CAPANNA

Si è svolta a Palazzo Cesaroni l'audizione della Prima Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Oliviero Dottorini, con i componenti del Comitato regionale per le comunicazioni. Il presidente del Corecom, Mario Capanna, ha chiesto ai consiglieri di prestare attenzione alle attività e al ruolo del Comitato, assegnandogli personale qualificato e adeguato alle delicate funzioni svolte. Se entro il mese di settembre ciò non sarà avvenuto, il Corecom dell'Umbria rimetterà le proprie deleghe all'Autorità nazionale per le comunicazioni, aprendo un conflitto istituzionale tra Regione e AgCom.

Data:

16 Giu 2011 01:00

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(Acs) Perugia, 16 giugno 2011 – La Prima Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Oliviero Dottorini, ha incontrato i componenti del Comitato regionale per le comunicazioni: Margherita Vagaggini, Giuseppe Bolognini, Oliviero Faramelli, Matteo Fortunati e Mario Capanna. Ed è stato proprio il presidente Capanna ad aver richiesto l'incontro, per portare all'attenzione della Prima commissione la situazione in cui versa il Comitato per le comunicazioni. Capanna, spiegando ai commissari che la nuova gestione del Corecom intende intraprendere una strada nuova e differente rispetto al passato, ha evidenziato che il Comitato non è un ente inutile e necessità pertanto di investimenti adeguati, soprattutto in termini di risorse umane.

Facendo presente, insieme alla dirigente Simonetta Silvestri, che l'organico del Corecom è gravemente sottodimensionato, il presidente ha chiesto che vengano individuate, entro l'inizio di settembre, unità di personale “che sia esperto di comunicazione e che abbia un curriculum adeguato, dato che altrimenti non accetteremo trasferimenti da alcuna istituzione”. A proposito del personale, è stato spiegato che il Corecom ha subito una diminuzione degli addetti a tempo indeterminato, che al momento sono ridotti a 4, oltre ad una dirigente ad interim che si divide tra il Servizio Comunicazione del Consiglio e il Comitato. Capanna ha poi ricordato la delicata vicenda dei 4 lavoratori precari, che “da circa 10 anni sono in servizio, che si occupano dell'importantissimo monitoraggio delle emittenti private, e che hanno avviato una azione legale contro la Regione”. Tra le attività che il Corecom non sarebbe più in grado di svolgere a causa della carenza di personale ci sono le conciliazioni tra i cittadini e le compagnie di telefonia e telecomunicazioni: 1800 richieste in questo senso sarebbero arrivate nel 2010, 170 nel solo mese di maggio 2011.

Nelle condizioni attuali il Corecom non sarebbe però più in grado di garantire la gratuità del servizio e il rispetto dei tempi per l'istruttoria (30 giorni): una situazione resa più critica dal taglio, definito “draconiano”, dei finanziamenti assegnati dal Consiglio al Comitato, a cui si sono sommate le riduzioni delle indennità di presidente e componenti del Corecom. È stata inoltre auspicata una azione della presidenza del Consiglio regionale presso la Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali affinché il ministero assegni ai Corecom dei finanziamenti sufficienti ad esercitare le piene deleghe conferite (conciliazione, monitoraggio, controllo delle emittenti...). Il Corecom, è stato anche spiegato, deve occuparsi di stilare la graduatoria delle emittenti utilizzata dal ministero per assegnare i finanziamenti e soprattutto della gestione, unitamente alla Giunta, del passaggio al digitale terrestre per evitare che anche in Umbria si verifichino i gravi inconvenienti registrati in Lombardi e Veneto.

Ribadendo che il Corecom svolge funzioni che gli vengono delegate dall'Autorità per le comunicazioni e che solo all'Autority deve rispondere, Capanna ha evidenziato che alla Regione spetta soltanto di fornire il personale e le risorse finanziarie che consentano di raggiungere gli obiettivi prefissati. Inoltre, in vista della scadenza dei contratti dei 4 lavoratori precari, prevista per agosto 2011, Capanna ha osservato che dovrà essere in ogni caso l'Assemblea regionale a rinnovarli o a provvedere affinché quelle funzioni siano comunque svolte. “Nel caso in cui le richieste avanzate dal Corecom dell'Umbria non trovassero ascolto e soprattutto una risposta concreta entro il mese di settembre – ha annunciato Mario Capanna – il Comitato restituirà le deleghe all'AgCom, motivando questo atto con la mancata collaborazione da parte della Regione. A quel punto il conflitto riguarderà due istituzioni, Regione Umbria e Autorità per le comunicazioni, mentre il Corecom ne sarà fuori, pur dovendo rinunciare a gran parte delle sue prerogative”. MP/

Ultimo aggiornamento: 16/06/2011