Contributi alle associazioni combattentistiche
In Terza commissione la Giunta ha illustrato le modifiche al regolamento regionale per l’assegnazione dei finanziamenti
16 Lug 2025 11:47
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(Acs) Perugia, 16 luglio 2025 – Nella seduta di ieri pomeriggio la Terza commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Luca Simonetti, ha anche iniziato l’esame dell’atto, proposto dalla Giunta regionale, ‘Modificazioni ed integrazioni al regolamento regionale 27 settembre 2023, n. 6 (Modalità e criteri per l’assegnazione di contributi a favore delle associazioni combattentistiche e d’arma e delle forze dell’ordine (l.r. 11/2022, art. 2 c. 6))’.
Gli uffici della Giunta regionale hanno illustrato ai commissari le modifiche al regolamento per l’assegnazione di contributi a favore delle associazioni combattentistiche. I cambiamenti proposti, è stato detto, contengono piccole modifiche tecniche che prendono atto delle difficoltà riscontrate in sede di prima applicazione. Così l’Esecutivo di Palazzo Donini tenta di alleggerire le procedure in modo da favorire queste associazioni. Ad esempio consentendo di finanziare progetti che vanno dal primo gennaio al 31 dicembre di ogni anno al di là del momento in cui viene emanato il bando: si possono finanziare anche i progetti già conclusi al momento della pubblicazione del bando. Inoltre si rende possibile finanziare anche progetti di piccolissima dimensione, anche sotto i mille euro, visto che alcune di queste associazioni hanno difficoltà a presentare grandi progetti. Altra modifica proposta è l’ampliamento a 70 giorni per la rendicontazione dal termine del progetto, anche oltre il 31/12, viste le difficoltà riscontrate dalle associazioni che portano progetti fino a fine anno: essendo sezioni regionali di associazioni nazionali devono mandare prima la rendicontazione al nazionale, ottenere l’ok e poi rendicontare alla Regione. Infine nel testo c’è una semplificazione della procedura per l’invio progetti, con l’eliminazione della firma digitale. Al termine dell’illustrazione i commissari hanno chiesto l’istruttoria tecnico-giuridica agli uffici di Palazzo Cesaroni. DMB/