"Contraccezione gratuita ed interventi per la salute sessuale e riproduttiva delle donne e dei giovani”

Mozione del gruppo Pd all’Assemblea legislativa presentata in occasione dell’8 marzo

Data:

08 Mar 2023 08:39

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(Acs) Perugia, 8 marzo 2023 - “Il Partito Democratico intende dedicare la Giornata Internazionale dei diritti della Donna ad un tema centrale: la salute sessuale e riproduttiva, a partire dalla contraccezione gratuita”. E’ quanto dichiarano in una nota i consiglieri regionali del Partito Democratico che hanno depositato un atto sul tema, a prima firma Tommaso Bori, vicepresidente della commissione Sanità, con Simona Meloni, Michele Bettarelli e Fabio Paparelli.

“Lo abbiamo fatto proprio oggi, 8 marzo, per impegnare la Giunta regionale ad adottare interventi finalizzati alla tutela e alla promozione della salute sessuale e riproduttiva delle giovani generazioni e, in particolar modo delle donne, con azioni tese a prevenire le interruzioni volontarie di gravidanza, a ridurre i tassi di abortività, a evitare le malattie sessualmente trasmissibili e la diffusione dell’HIV. La tutela della salute della donna in tutte le fasi della vita - ricordano i consiglieri dem - è riconosciuta e garantita dal sistema sanitario nazionale e si fa particolarmente importante e sensibile nell’ambito delle espressioni della sessualità, nelle scelte di procreazione cosciente e responsabile, nella prevenzione e nella cura delle malattie ginecologiche, a partire dai tumori, e riguardo all’interruzione volontaria della gravidanza. Per questo è necessario potenziare il ruolo dei Consultori familiari che devono mantenere la propria connotazione di servizio di base, orientato all’informazione ed educazione sanitaria, nonché alla fornitura di mezzi, strumenti e farmaci per la prevenzione e la cura della salute sessuale e riproduttiva”.

“È sempre più necessaria - aggiungono i consiglieri regionali - una maggiore informazione e sensibilizzazione della popolazione sulle malattie sessualmente trasmissibili, in particolar modo sull’infezione da HIV, HPV e Chlamydia, sulle modalità di trasmissione della stesse e sui mezzi di diagnosi e prevenzione. In particolare, a fronte della crescente precocità sessuale dei giovani, l’uso del profilattico è in riduzione e il suo utilizzo è percepito pressoché esclusivamente a scopo contraccettivo, trascurando i rischi delle malattie a trasmissione sessuale. Tenuto conto che nel nostro Paese i sistemi anticoncezionali sono di fatto a pagamento – rilevano - la contraccezione gratuita e accessibile, che dovrebbe essere regolamentata a livello nazionale, dipende, sempre più spesso, dall’orientamento espresso dai singoli enti a partire dalle Regioni, dalle Asl, dagli ospedali o dai singoli operatori sanitari. Per questo motivo anche in Umbria bisognerebbe quanto meno valutare gli esempi virtuosi che ci vengono offerti da Regioni in cui sono state intraprese azioni importanti in questo senso. Pensiamo al caso della Puglia, che quindici anni fa è stata la prima ad avviare la distribuzione di contraccettivi nei consultori a tutte le donne, e dell’Emilia Romagna e successivamente anche la Toscana. Recentemente anche nel Lazio, dagli inizi di febbraio, la pillola anticoncezionale sarà reperibile gratuitamente nei consultori regionali”.

“Con la nostra mozione - sottolineano - intendiamo anche impegnare la Regione Umbria a promuovere programmi orientati all’educazione alla salute sessuale e riproduttiva nelle scuole. Attraverso i servizi sanitari competenti chiediamo di attivare percorsi assistenziali dedicati, così da favorire l’accesso alla contraccezione gratuita nel rispetto delle scelte e della dignità delle persone. Occorre infine individuare anche interventi tesi al miglioramento dei curricula universitari dei medici e delle professioni sanitarie oltre che degli specialisti in ostetricia e ginecologia che troppo spesso risultano del tutto carenti in materia di contraccezione e nuovi metodi di IGV”.

“Con questa nostra iniziativa - concludono - che, non a caso, abbiamo voluto intraprendere formalmente in occasione della Giornata Internazionale della Donna, intendiamo ribadire, tra gli altri, proprio il diritto all’autodeterminazione delle donne, che passa innanzitutto attraverso il controllo del proprio corpo; ma ciò è in grado di realizzarsi concretamente, solo se le istituzioni metteranno finalmente a disposizione informazioni adeguate, strutture e strumenti accessibili a tutti, evitando approcci ideologici e facendo emergere davvero i diritti sanciti dagli articoli 3 e 32 della nostra Costituzione”. RED/mp

 

Ultimo aggiornamento: 09/03/2023