CONSIGLIO REGIONALE: L'AULA APPROVA A MAGGIORANZA IL DISEGNO DI LEGGE SULLE VARIAZIONI AL BILANCIO DI PREVISIONE 2012

Data:

27 Nov 2012 00:00

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(Acs) Perugia, 27 novembre 2012 – Il Consiglio regionale ha approvato con 19 voti favorevoli della maggioranza e 10 contrari dell'opposizione tutta, il disegno di legge della Giunta regionale contenente le “Variazioni al bilancio di previsione 2012”, un atto che definisce la “riallocazione di risorse regionali non impegnate o non erogate per fare fronte ad esigenze prioritarie e non rinviabili, e per adeguarsi ai tagli dei trasferimenti decisi dall'Esecutivo nazionale con la spending review”.


 

Il relatore di maggioranza Luca Barberini (Pd) ha illustrato in Aula le principali variazioni: innanzitutto 5 milioni e 75mila euro sono stati destinati come quota parte della Regione nell'aumento di capitale sociale di Umbria Mobilità per far fronte alle criticità evidenziate dall'azienda. “Altro intervento significativo – ha detto Barberini – è stato praticamente imposto sul servizio sanitario regionale a seguito dei tagli previsti dalla spending review (DL “95/2012”) che ha ulteriormente ridotto, per il 2012, le risorse in questo settore per 900 milioni di euro, dei quali 882 sono attribuibili alla quota che riduce il fondo sanitario nazionale, 15 milioni gli obiettivi di piano e 3 milioni per gli Istituti zooprofilattici. Le risorse per la Regione Umbria sono pertanto calate da 1 miliardo e 588 milioni a 1 miliardo e 574”. Altra necessità è stata quella di dare una risposta immediata ai gravi danni provocati dalle alluvioni dei giorni scorsi, per cui la Regione ha stanziato una prima quota parte di 200mila euro da mettere in campo subito. Ulteriore intervento di 473mila euro si è reso necessario per la rete informatica regionale. Ridotto del 10 per cento il fondo per il sostegno agli affitti per l'anno 2012 (da 2 a 1,8milioni). Infine, Barberini ha sottolineato che non è stato possibile includere stanziamenti per i precari della legge 61 del 1998, che da giorni manifestano fuori da Palazzo Cesaroni e sono stati oggi ricevuti da tutti i capigruppo, in quanto “si tratta di un bilancio da chiudere entro il 31 dicembre, ma una risposta politica sarà data – ha anticipato – fin dalla prossima seduta del Consiglio regionale”.


 

Il relatore di minoranza, Massimo Monni (Pdl), ha annunciato il voto contrario dell'opposizione ed esposto le principali contrarietà del centrodestra: “non siamo contrari allo stanziamento per salvare Umbria mobilità – ha detto – ma contestiamo il percorso scelto. Sappiamo tutti benissimo di chi sono le responsabilità per la voragine che si è aperta nei conti dell'azienda: nessuno dei soci di maggioranza, Regione, Province e Comuni è intervenuto per tempo, senza contare l'eccesso di retribuzione che prendeva l'amministratore unico, che nell'ultimo anno ha percepito 550mila euro con 120mila euro per premi di produttività. Il Cda non ha vigilato sul troppo potere dato all'Ad. E sappiamo che, al di là dell'intervento deciso dalla Regione, Province e Comuni non potranno intervenire economicamente. Riteniamo inoltre che i fondi stanziati per le emergenze dovute alle alluvioni dei giorni scorsi siano troppo esigui. Per queste ragioni voteremo contro la variazione di bilancio”.


 

Con un emendamento proposto dall'assessore al Commercio Fabrizio Bracco, approvato con 27 sì e 2 astenuti (Monacelli e Cirignoni) sono state individuate risorse pari a 150mila euro per far fronte alle prime esigenze di quegli esercizi commerciali danneggiati dalla recente alluvione.


 

INTERVENTI:


 

Andrea Lignani Marchesani (PdL): “VOTIAMO CONTRO. PESA LA VICENDA UMBRIA MOBILITA'. LE NORME DI BILANCIO LEDONO LA SOVRANITA' DEL CONSIGLIO REGIONALE” - La questione di Umbria mobilità è estremamente complessa. Per otto mesi avremo una sovrapposizione tra il nuovo responsabile gestionale dell’azienda e colui che ancora oggi deve godere di ferie arretrate fino al 31 agosto. In questo periodo avremo addirittura doppi stipendi. Auspichiamo che almeno le cosiddette 'voci accessorie' (voci di merito, che valutano la prestazione del dirigente), vengano quantomeno abrogate. Il nuovo presidente della società in Commissione ha sottolineato che i compensi del Consiglio di amministrazione verranno ridotti, ma è anche vero che parliamo di soggetti che sono già profumatamente pagati dalla Regione in quanto dirigenti regionali. La ratio della norma per cui si mettono dei dirigenti pubblici all’interno delle partecipate è proprio quello di risparmiare e di non dare ulteriori stipendi. Per quanto riguarda le risorse da destinare all'emergenza maltempo, è di tutta evidenza che vi è stata una frizione all’interno della maggioranza perché i soldi sono stati presi dal Fondo per gli affitti. Il responsabile tecnico dell’area di bilancio ha sottolineato che si va di fatto per bilanci sempre più di cassa, cioè, soldi disponibili che vengono presi e spesi perché l’emergenza presuppone questo tipo di esigenza. Tutta la questione si intreccia con un’altra vicenda, quella che i consiglieri regionali non possono più fare disegni di legge perché deve essere non solo tutto coperto alla perfezione, ma ci vuole anche una sorta di autorizzazione preventiva. Di fatto, un disegno di legge consiliare può non solo essere discusso da un punto di vista tecnico, ma di fatto può incidere sulla mission di tipo politico previsto dalla Giunta, perché poche sono le risorse flessibili. Difficoltà che si scontrano con la sovranità del Consiglio regionale. Questa variazione di bilancio è un qualcosa di estremamente sostanziale e noi, nonostante il nostro voto contrario, con grande senso di responsabilità, per rispetto verso i cittadini e i lavoratori, abbiamo permesso che approdasse in Aula entro la fine di questo mese”.


 

Sandra Monacelli (Udc): “VOTIAMO CONTRO. LA VICENDA DI UMBRIA MOBILITA' NASCONDE TROPPE VERITA' - Siamo di fronte ad un atto che risente di azioni in chiaroscuro, alcune dettate dalle necessità e dall’emergenza, quali gli interventi tampone per l’alluvione che si è verificata nei giorni scorsi in parte del territorio regionale, di fronte al quale, con senso di responsabilità e presa di coscienza, occorre mettere mano ad interventi che richiedono risposte immediate. Ma accanto a questo tipo di riflessione non possiamo mettere sullo stesso piatto della bilancia altre misure e altre iniziative che lasciano il campo delle valutazioni in ben altre praterie. La vicenda di Umbria Mobilità nasconde troppe verità, che vengono raccontate in maniera diversa in differenti palazzi, a seconda che siamo in quello della Regione, o in quello della Provincia, o in altre sedi. Siamo alle prese con un bilancio evidentemente disastroso, non tenuto sotto controllo, dove non sono stati sufficientemente valutati alcuni passaggi che dovevano essere, invece, basilari nella formazione della stessa azienda. C’è una questione che non è soltanto il frutto del dibattito regionale, ma anche di quello nazionale, che riguarda gli stipendi dei manager, che molto spesso sono così tanto quantificati da non essere nemmeno rispondenti agli obiettivi che poi vengono fissati in termini di perseguimento di alcune finalità. Di fronte a questa realtà 'raccapricciante', per quanto causato ai lavoratori e alle loro famiglie, il nostro voto sarà contrario”.


 

Paolo Brutti (IdV): “COMPENSI DI UMBRIA MOBILITA' LARGAMENTE OLTRE I LIMITI CHE CI SIAMO DATI. LA GIUNTA CI FACCIA SAPERE - Il consigliere Lignani ha fatto valutazioni intorno a fatti determinati che si riferiscono a cose accadute e che stanno accadendo dentro Umbria Mobilità. Verrebbero stipendiati per 243 giorni due dirigenti per lo stesso incarico, uno che arriva e l'altro che parte. Le loro retribuzioni non sarebbero dell'ordine dei 100-150 mila euro , ma tre, quattro volte di più. E questo Lignani dice di averlo appreso in Commissione. Si tratterebbe di compensi largamente oltre i limiti che ci siamo dati attraverso precise leggi che hanno fissato proprio i compensi degli amministratori e manager. Per questo è necessario che la Giunta regionale ci faccia sapere esattamente come stanno le cose perché non è possibile mantenere la situazione in questo stato di incertezza”.


 

Gianluca Rossi (assessore al bilancio): “IN UNA FASE DI RISTRETTEZZA OGNI MISURA DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE RISORSE, ANCHE DI CASSA, è ATTO DI BUONA AMMINISTRAZIONE - Riguardo alla vicenda di Umbria mobilità sottolineo che un socio di una società che non è una società della Regione, ma una società di cui la Regione Umbria è socia al 20 per cento, si attrezza con il proprio bilancio a una eventuale ricapitalizzazione per consentire il superamento delle note criticità. Non è certo una questione riferita al Cda o al presidente uscente. Per il resto dico che la variazione di bilancio non smentisce assolutamente la programmazione finanziaria della Regione Umbria né l'assestamento di bilancio approvato nel luglio scorso, ma interviene ovviamente in relazione all'attuazione o alla sospensione di provvedimenti o di accordi intercorsi a livello di Conferenza Stato-Regioni, penso al fondo sanitario, ai temi inerenti il riordino delle Province o ancora ad eventi imprevisti come le alluvioni, rispetto ai quali si è intervenuti immediatamente con misure certo non soddisfacenti, ma solo per affrontare la primissima fase. Inoltre si è ritenuto di procedere a tagli, penso al fondo per gli affitti, allo scopo di utilizzare meglio le risorse a nostra disposizione. Credo che in una fase di ristrettezza delle risorse pubbliche, ogni misura tesa ad un uso razionale delle risorse disponibili, anche di cassa, sia un atteggiamento di buona amministrazione, che va nell'interesse complessivo della comunità umbra”.


 

DICHIARAZIONE DI VOTO:

Orfeo Goracci (Comunista umbro): “Dò il mio voto favorevole all'atto in discussione senza entusiasmo. Sentire alcune cifre esposte dal relatore di minoranza relativamente ai compensi dei livelli apicali di Umbria mobilità lascia fortemente perplessi. Inoltre per ciò che riguarda i precari del terremoto, pur se oggi non è stato possibile dare una risposta alle loro giuste richieste, occorre garantire il massimo impegno affinché il Governo nazionale, che molti qui dentro sostengono, si faccia carico del problema”.


 

SCHEDA VARIAZIONE BILANCIO - L'atto definisce “la riallocazione di risorse regionali non impegnate o non erogate per fare fronte ad esigenze prioritarie e non rinviabili, e per adeguarsi ai tagli dei trasferimenti decisi dall'Esecutivo nazionale con la spending review”. Tra i provvedimenti previsti ci sono: lo stanziamento di 5 milioni 75mila euro da accantonare per l'eventuale ricapitalizzazione di Umbria mobilità (la Regione detiene il 20 per cento delle quote e questa scelta è stata determinata dalla decisione dell'assemblea dei soci di aumentare il capitale sociale di 25 milioni di euro); la presa d'atto della riduzione del fondo sanitario nazionale che per l'Umbria comporta minori risorse per circa 20 milioni di euro; il finanziamento degli interventi di emergenza in favore delle aree colpite dall'alluvione (200mila euro); ulteriori 473mila euro per la rete informatica regionale “Community network” e per i servizi di connettività; la riduzione del 10 per cento del fondo per il sostegno agli affitti per l'anno 2012 (da 2 a 1,8milioni); l'aumento di 30mila euro degli interventi per il diritto allo studio; la riduzione dei costi per interessi di ammortamento dei mutui (circa 450mila euro) e degli oneri per gli apprendisti artigiani (3milioni di euro). In seguito agli emendamenti della Giunta, approvati dalla Prima Commissione, sono previsti anche la rimodulazione dei fondi per l'Istituto zooprofilattico (in base ai tagli dei trasferimenti nazionali relativi al capitolo sanità) e uno stanziamento in favore delle associazioni provinciali degli allevatori (100mila euro per i controlli sulle razze animali). Con un emendamento proposto dall'assessore al commercio Fabrizio Bracco, approvato con 27 sì e 2 astenuti (Monacelli e Cirignoni) vengono individuate risorse pari a 150mila euro per far fronte alle prime esigenze di quegli esercizi commerciali danneggiati dalla recente alluvione. PG/AS/TB

Ultimo aggiornamento: 27/11/2012