(Acs) Perugia, 21 dicembre 2009 – Il Consiglio regionale è ripreso nel pomeriggio con le comunicazioni dell’assessore Vincenzo Riommi sul sisma che ha colpito alcune zone dell’Umbria: “Ad una prima analisi ormai quasi completata per quanto riguarda i centri di Spina, San Biagio della valle, Castiglion della valle e Sant’Apollinare, ossia le zone maggiormente colpite, risultano sfollate 320 persone, a seguito di 200 ordinanze di sgombero, numeri che si prevede lieviteranno di poco e che sono stati mitigati dalla immediata risposta all’emergenza data sia dalle istituzioni che dalla gente, dalle associazioni alla protezione civile, oltre che dai Vigili e dalle forze dell’ordine prontamente intervenuti: la sera stessa di martedì scorso erano state allestite tre strutture provvisorie per la notte e la somministrazione dei pasti”.
“Il dato molto serio – ha voluto sottolineare Riommi – è che a risultare immediatamente inagibili e in numero considerevole sono state proprio quelle strutture pubbliche che dovrebbero essere le più sicure: le scuole. Sono inagibili 7 complessi scolastici, ma lo stesso è avvenuto in altri Comuni contermini: le scuole di Sant’Enea e Mugnano nel perugino, quella di Collepepe nel Comune di Collazzone, quella di Agello nel Comune di Magione ed altre a Deruta e nel centro di Torgiano. A questa situazione si aggiungono i dati relativi alle chiese: 5 inagibili nel marscianese e altre 18 che sono attualmente sotto controllo”.
“Danni non banali – ha ribadito Riommi – per i quali è stato richiesto lo stato di calamità che Bertolaso ha assicurato sarà in discussione nella prossima seduta del Consiglio dei ministri. La considerazione che dobbiamo fare è poi quella di lavorare per la prevenzione, attraverso un Piano di intervento per l’edilizia e la sicurezza delle strutture scolastiche, visto che sono le prime ad essere entrate in criticità, a differenza delle abitazioni”.
Dopo le comunicazioni dell’assessore, il presidente dell’Assemblea, Fabrizio Bracco, ha annunciato “interventi diretti” da parte di tutto il Consiglio regionale, mentre il consigliere Armando Fronduti (FI-Pdl), che all’inizio di seduta aveva richiesto che le Giunta relazionasse sull’argomento, ha assicurato l’impegno da parte degli esponenti del centrodestra a sensibilizzare personalmente sulla questione il ministro Tremonti; quindi è intervenuto il consigliere Andrea Lignani Marchesani (Cdl per l’Umbria-Pdl), che ha chiesto che il Consiglio regionale “diventi fulcro operativo delle istituzioni e di raccordo per gli interventi che i parlamentari e gli enti locali vorranno attivare”. RED//