(Acs) Perugia, 8 febbraio 2010 – L'Assemblea regionale dell'Umbria ha approvato con 12 voti favorevoli e 5 contrari il programma dell'Agenzia regionale per lo sviluppo e l’Innovazione in agricoltura (Arusia) relativo all'anno 2009. Voto negativo dell'opposizione, che attraverso il relatore di minoranza ha sollecitato una riforma delle agenzie regionali e dell'Arusia in particolare, “affinché vengano finalmente intrapresi interventi mirati ed efficaci per aiutare le piccole imprese del settore agricolo umbro, che si trovano in condizioni di forte difficoltà. Approvare un programma di attività relativo al 2009 all'inizio del 2010, con un anno di ritardo, rende del tutto inutile questo atto”.
“L'Arusia – si legge nel documento presentato in Aula – è impegnata nel completamento di progetti di attività avviati negli anni precedenti, relativi a diverse filiere, per il perseguimento di un innalzamento dei livelli qualitativi dei modi di produrre e delle produzioni”. Tra le attività e i progetti dell'Agenzia ci sono i servizi fitosanitari per la protezione delle piante (“un anello fondamentale della filiera agricola sempre più caratterizzato da scambi internazionali e da un elevato rischio di introduzione di organismi nocivi provenienti da altri paesi”); il “Progetto Chianina”; la suinicoltura, con la selezione del suino “Ibrido Umbria” allevato all’aperto e la redazione di un apposito manuale per questa tipologia di allevamento; l'olivicoltura, con l'incentivo alla diffusione delle la raccolta meccanizzata (mirata alla riduzione dei costi e quindi del rischio di abbandono delle colture: la meccanizzazione di tutte le operazioni colturali, ma soprattutto di raccolta e potatura, che, a causa della elevata necessità di manodopera, incidono per il 70 – 90 per cento sui costi di produzione) e la mappatura del patrimonio olivicolo regionale.
Per quanto riguarda la vitivinicoltura, l'Arusia sta procedendo al recupero di vitigni autoctoni come il “Pecorino” di Norcia: in un ambiente caratterizzato da temperature basse ed elevate escursioni termiche giornaliere durante la fase di maturazione dell'uva è in corso di realizzazione una sperimentazione nella fascia pedemontana del comprensorio di Norcia; oltre alla varietà “Pecorino” sono oggetto della sperimentazione anche altre varietà a maturazione precoce (Chardonnay, Pinot bianco, Muller Thurgau, Sauvignon, Traminer aromatico, Pinot nero, Ciliegiolo, Cabernet frane, Malbech, Franconia, Teroldego, Manzoni Bianco, Moscato Giallo, Aleatico, Passerina e Refosco dal peduncolo rosso); il “Moscato di Nocera”, utilizzato in passato per ottenere un vino passito, oltre ad un progetto per la valorizzazione del “vinsanto” di Castel Viscardo.
Per sostenere lo sviluppo di opportunità di reddito integrative a quelle tradizionali, l’Agenzia ha infine elaborato, insieme all’Istituto agrario “Angelo Patrizi” di Città di Castello, un programma di recupero della “pesca di Montecorona”, una coltivazione in auge mezzo secolo fa. MP/mp