CONSIGLIO REGIONALE (1): RIFORMA DEL SISTEMA AMMINISTRATIVO REGIONALE E DELLE AUTONOMIE LOCALI E ISTITUZIONE DELL'AGENZIA FORESTALE – LE RELAZIONI DI LOCCHI (PD) E LIGNANI MARCHESANI (PDL), LA SCHEDA RIASSUNTIVA
L'Assemblea di Palazzo Cesaroni ha iniziato i lavori (sono previsti 3 giorni di seduta) analizzando la proposta di legge “Riforma del sistema amministrativo regionale e delle autonomie locali e istituzione dell'Agenzia forestale regionale” predisposta dall'esecutivo di Palazzo Donini. Le relazioni di Renato Locchi (Pd) e Andrea Lignani Marchesani (Pdl) hanno aperto la discussione d'Aula del provvedimento approvato a maggioranza dalla Prima Commissione.
19 Dic 2011 00:00
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(Acs) Perugia, 19 dicembre 2011 – Il Consiglio regionale dell'Umbria ha iniziato la discussione della proposta di legge “Riforma del sistema amministrativo regionale e delle autonomie locali e istituzione dell'Agenzia forestale regionale” predisposta dall'esecutivo di Palazzo Donini. Mentre sugli spazi riservati al pubblico venivano riempiti dai dipendenti delle Comunità montane, preoccupati per il futuro del personale dell'ente, il relatore di maggioranza, RENATO LOCCHI (capogruppo Pd), ha illustrato un provvedimento (vedi SCHEDA) che “delinea una struttura regionale diversa da quella che conosciamo. Creando le Unioni speciali la legge ridarà centralità ai comuni, che sono l'istituzione più vicina ai cittadini. La riforma punta a ridurre la spesa regionale e a consentire il reperimento di risorse anche se non si potranno certamente compensare gli effetti dei tagli ai trasferimenti statali e in modo graduale per non generare criticità nella gestione del personale. Dopo 40 anni verranno superate le Comunità montane, sostituite dall'Agenzia forestale che avrà un ruolo esclusivamente operativo, puntando a guadagnare ulteriore spazio e lavori grazie ad efficienza, professionalità, razionalizzazione della spesa. Verrà costituito un soggetto regolatore unico per acqua e rifiuti, puntando a favorire anche l'aggregazione dei soggetti gestori. Gli Ati saranno superati e non si passa da 4 a 12 come qualcuno ironizza: bisogna ribaltare il ragionamento, semmai passiamo da 92 (i Comuni umbri), a 12 (le Unioni speciali dei Comuni). I Consorzi di bonifica cederanno le funzioni pubbliche alle Unioni speciali dei comuni ed è auspicabile che i pagamenti richiesti ai cittadini vadano a diminuire. ”.
Il relatore di minoranza, ANDREA LIGNANI MARCHESANI, ha annunciato la contrarietà del Pdl ad “una non riforma con limiti evidenzi, priva di coraggio e consapevolezza dei cambiamenti che stanno avvenendo a livello nazionale, che costringe i Comuni ad associarsi nelle Unioni speciali soltanto per garantire alla Regione il controllo su amministrazioni ed aree del territorio politicamente non omogenee con l'attuale maggioranza. Peraltro questa legge non fa altro che delineare una cornice che andrà riempita con provvedimenti annunciati per i prossimi mesi e relativi alla gestione di acqua e rifiuti, ai Consorzi di bonifica e le Unioni speciali dei comuni. Si tratta di una legge insufficiente che dimostra il totale fallimento delle riforme avviate nel 2007: le Comunità montane si sono rivelate mostri giuridici ingovernabili e gli Ambiti territoriali integrati sono organismi incapaci di gestire i servizi fondamentali e privi di democraticità. Mentre la maggioranza in Prima commissione è riuscita a ricompattarsi soltanto grazie alle scelte nazionali in tema di Province, con l'Agenzia forestale si tenta di sanare la situazione degli operai forestali illudendoli di poter essere inserite nel personale regionale. Le molte contraddizioni della maggioranza di centrosinistra verranno comunque presto al pettine”.
SCHEDA: LA RIFORMA ENDOREGIONALE. Con la proposta di legge “Riforma del sistema amministrativo regionale e delle autonomie locali e istituzione dell'Agenzia forestale regionale” si ridisegna l’assetto istituzionale regionale, individuando misure, azioni e interventi mirati a razionalizzare e semplificare il sistema amministrativo regionale e delle autonomie locali: le funzioni politico-amministrative sono trasferite agli enti locali territoriali, prevedendo e incentivando l’esercizio di funzioni associate (Unioni speciali dei Comuni); le funzioni di carattere tecnico, gestionale e operativo sono assegnate ad enti strumentali regionali. Si prevede l’istituzione delle UNIONI SPECIALI DEI COMUNI per l’esercizio associato di attività, e dell’AGENZIA REGIONALE PER LA FORESTAZIONE che svolgerà le funzioni svolte in materia forestale dalle Comunità montane. Si definiscono tempi e modalità per lo SCIOGLIMENTO DELLE COMUNITÀ MONTANE e si fissano i principi a cui la Giunta regionale dovrà attenersi per presentare (entro il 31 dicembre 2011) la proposta di legge di SOPPRESSIONE DEGLI AMBITI TERRITORIALI INTEGRATI (Ati). Per ciò che riguarda i CONSORZI DI BONIFICA, infine, si indicano i principi che dovranno informare il disegno di legge di riordino di questi enti che la Giunta regionale dovrà presentare entro sessanta dall’entrata in vigore della legge di riforma endoregionale.
UNIONI SPECIALE DEI COMUNI. Sono forme di cooperazione tra gli enti locali territoriali, esercitano in forma obbligatoriamente associata le funzioni in materia di: politiche sociali; turismo, boschi e terreni sottoposti a vincolo idrogeologico; agricoltura; bonifica (nei territori in cui non operano i relativi consorzi). Svolgono inoltre compiti in materia ambientale (individuazione del soggetto gestore, pareri prima svolti dalle Comunità montane). La dimensione territoriale (ottimale ed omogenea per area territoriale) sarà individuata su quella coincidente con una o più “Zone sociali” (sono attualmente 12). Le assemblee delle Unioni saranno formate dai sindaci o da loro delegati (consiglieri comunali o assessori) che non riceveranno per questo compito alcuna retribuzione (indennità, gettoni etc.). Per deliberare sugli atti di maggiore rilevanza dovranno prima sentire i singoli Consigli comunali che avranno 30 giorni di tempo per esprimere i pareri. Le Unioni non potranno dotarsi di personale ulteriore, se non attraverso convenzioni con Comuni e Regione. Il limite demografico minimo per l’insieme dei Comuni che potranno associarsi è fissato in 5mila abitanti; limite che scende a mille per i comuni situati in aree montane o marginali.
AGENZIA PER REGIONALE PER LA FORESTAZIONE. Svolgerà numerose funzioni n materia di gestione agro forestale, tutela del territorio e prevenzione incendi. Su convenzione o delega da parte di enti e soggetti terzi, l'Agenzia potrà svolgere compiti operativi di tutela idrogeologica, valorizzazione del patrimonio tartuficolo, sistemazione aree verdi, gestione del patrimonio montano e di bonifica. L'amministratore unico avrà la responsabilità civile, penale, amministrativa e contabile dell'operato dell'Agenzia mentre la Giunta svolgerà funzioni di indirizzo, vigilanza e controllo, trasmettendo annualmente al Consiglio regionale dei report sulle attività dell'Agenzia, che potrà realizzare lavori con procedure di evidenza pubblica o in amministrazione diretta (in casi particolari) fino all'importo massimo di 200mila euro. All’amministratore unico spetta una indennità non superiore al sessanta per cento di quella di un consigliere regionale. Il controllo sulla gestione economica e finanziaria dell’Agenzia è esercitato dal collegio dei revisori legali (tre). Le risorse a disposizione dell’Agenzia derivano da: contributi ordinari regionali e statali; introiti gestionali; finanziamento di progetti con fondi regionali, statali e dell’unione europea; incentivazioni statali o dell’unione europea. Rispetto alle attività svolte dall’Agenzia gli enti competenti per territorio sono le Unioni speciali dei Comuni.
COMUNITA’ MONTANE. Il loro scioglimento avverrà per decreto del presidente della Regione entro 15 giorni dall'entrata in vigore della legge e dovrà essere terminato entro 6 mesi da commissari liquidatori che fino alla approvazione del bilancio di liquidazione garantiscono l’espletamento delle attività ordinarie e l’adozione di atti indifferibili e urgenti deliberazione. Funzioni e personale verranno ripartiti tra Agenzia forestale e Unioni speciali dei Comuni. La Giunta detterà criteri e indirizzi ai commissari liquidatori (con particolare riguardo alla tutela e valorizzazione dei territori marginali) e trasmetterà al Consiglio regionale le relazioni sullo stato di attuazione della liquidazione (comprese cessioni e alienazioni del patrimonio).
CONSORZI DI BONIFICA. La legge di riforma endoregionale stabilisce che entro sessanta giorni dall’entrata in vigore di questa legge la Giunta regionale presenterà un disegno di legge di revisione e modifica delle norme in materia di bonifica fissandone i relativi principi. Viene prevista la ridefinizione degli ambiti territoriali dei comprensori di bonifica (delimitati sulla base di unità idrografiche ed idrauliche omogenee); l'individuazione di criteri e procedure per la predisposizione dei piani di classifica e di contribuenza relativa alle funzioni private e pubbliche attribuite con legislazione statale; il riordino delle funzioni pubbliche dei consorzi e il conferimento di quelle regionali - bonifica e difesa del suolo - alle Unioni speciali dei Comuni (che potranno esercitarle direttamente o avvalendosi dell'Agenzia forestale); la disciplina delle funzioni regionali e del controllo sulle attività dei consorzi. Fino all’approvazione della legge di riordino i consorzi non potranno assumere personale.
SOPPRESSIONE AMBITI TERRITORIALI. Entro il 31 dicembre 2011 la Giunta dovrà presentare il disegno di legge di soppressione degli Ambiti territoriali integrati (Ati) attenendosi ai seguenti principi: sussidiarietà a livello comunale, efficienza, economicità e semplificazione; definizione di un soggetto per il servizio idrico integrato e del servizio di gestione integrata dei rifiuti dimensionato in un unico Ambito territoriale regionale.
TUTELA AMBIENTALE E AREE PROTETTE. La Regione esercita i poteri di controllo, vigilanza e sostitutivi sulle funzioni amministrative relative esercitati finora dalle Province. Le funzioni prima svolte dalle Comunità montane sono assegnate alle Unioni speciali dei Comuni. TB/MP