CONSIGLIO REGIONALE (1): APPROVATO L'ESERCIZIO PROVVISORIO E LA PROROGA DELL'ADDIZIONALE IRPEF - INTRODOTTA L'ACCISA REGIONALE SULLA BENZINA PER AUTOTRAZIONE PER FINANZIARE LA RICOSTRUZIONE NEL MARSCIANESE
Il Consiglio regionale ha approvato oggi a maggioranza l'autorizzazione all'esercizio provvisorio di bilancio, necessaria per la gestione delle entrate e delle spese in attesa dell'approvazione del bilancio. Parere positivo anche per le “Misure urgenti in materia di tributi regionali”, che prevedono la conferma dell'addizionale regionale Irpef dello 0,2 per cento e l'introduzione dell'imposta regionale sulla benzina per autotrazione, finalizzata al cofinanziamento della ricostruzione post sismica nel Marscianese.
06 Dic 2011 00:00
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(Acs) Perugia, 6 dicembre 2011 – L'Assemblea di Palazzo Cesaroni ha approvato oggi, con due distinte votazioni, l'autorizzazione all'esercizio provvisorio di bilancio (atto indispensabile per garantire il funzionamento dell'ente in attesa dell'approvazione del bilancio 2012) e le “Misure urgenti in materia di tributi regionali”, che prevedono la conferma dell'addizionale regionale Irpef dello 0,2 per cento e l'introduzione dell'imposta regionale sulla benzina per autotrazione, finalizzata al cofinanziamento della ricostruzione post sismica nel Marscianese.
ESERCIZIO PROVVISORIO: la norma, illustrata da Oliviero Dottorini, è stata approvata a maggioranza (17 sì e 11 no) e consente, in attesa dell'approvazione del bilancio, la gestione delle entrate e delle spese limitando l’impegno e il pagamento delle spese non obbligatorie a un dodicesimo degli stanziamenti di riferimento per ogni mese di esercizio provvisorio, fatta eccezione per i casi per i quali non sono previste limitazioni di sorta, quali la gestione delle spese obbligatorie non suscettibili di frazionamenti in dodicesimi, la gestione delle spese correlate a entrate con vincolo di destinazione. Il voto contrario del Pdl è stato così motivato da Andrea Lignani Marchesani: “non possiamo che confermare il nostro parere negativo nel merito e nel metodo. Nel merito perché le politiche di bilancio sono chiaramente non condivise dall’opposizione di questo Consiglio regionale, nel metodo perché credo che non solo sia necessario ribadire l’appello a una modifica interna alla Regione Umbria della legge di contabilità, perché ogni anno vengono sforati i tempi”.
ADDIZIONALE REGIONALE IRPEF: la conferma del tributo è stata approvata (17 sì, 7 no e 2 astensioni) con il voto contrario del Pdl e l'astensione di Udc e Lega (contraria all'addizionale Irpef ma favorevole agli interventi per la ricostruzione). Il relatore di maggioranza Luca Barberini (Pd), ha spiegato che “per l'anno di imposta 2012 viene confermata la maggiorazione dello 0,2 per cento dell'addizionale regionale all'imposta sui redditi delle persone fisiche per i redditi complessivi superiori al primo scaglione di reddito (0-15mila euro). Contrario nel metodo e nel merito il relatore di minoranza, Andrea Lignani Marchesani (Pdl): “Con questa addizionale, istituita nel 2002 come tassa di scopo, noi andiamo a incidere sulle tasche dei cittadini umbri per una non meglio precisata inclusione sociale. All’epoca fu fatto questo e oggi credo vada nella stessa direzione, perché non ci è mai stato detto chiaramente se questi fondi vengono utilizzati differentemente. Dal punto di vista delle aliquote regionali c’è già un automatico adeguamento, che vale per tutti, passando appunto dallo 0,9 all’1,123 per cento, questo significherebbe andare all’1,443. Un aggravio che si sommerà al resto della manovra finanziaria e alle imposte di tipo federalista. Quindi se prima era irrituale la procedura e questo era sufficiente per votare contro, anche nel merito noi votiamo completamente contro una misura che va a colpire iniquamente il ceto medio della nostra regione”. Ed anche il capogruppo leghista Gianluca Cirignoni ha mosso delle critiche: “voteremo contro questo atto e segnaliamo che è ora di finirla di mettere le mani in tasca ai cittadini anche in Umbria e sarebbe bene, invece, procedere, come ad esempio è stato fatto in Piemonte dal governatore Cota della Lega Nord, il quale grazie alla centralizzazione degli acquisti nella sanità per quanto riguarda i farmaci ha ottenuto un risparmio secco di 75 milioni di euro, procederanno poi, tra l’altro, a centralizzare gli acquisti anche per i presidi sanitari. In Umbria parimenti era stata istituita una agenzia per centralizzare gli acquisti in sanità, che però ha fatto una misera fine e non ha consentito di fare quei risparmi che ci avrebbero potuto evitare di continuare a mettere le mani nelle tasche dei cittadini anziché razionalizzare un sistema che ha bisogno di essere centralizzato e razionalizzato”.
Nella replica l'assessore Gianluca Rossi ha osservato che “questa maggiorazione di fatto è assolutamente indipendente da quello che è contenuto nel decreto emanato dalla presidenza del Consiglio dei ministri domenica 4 dicembre, che tra l’altro, per essere attuato, dovrà essere convertito in legge dal Parlamento e che incide sulla parte fissa dell’aliquota Irpef, appunto passando dallo 0,9 all’1,23 per cento. Voglio rimarcare che questa è una maggiorazione invariata in Umbria da dieci anni come sono abbondantemente invariate tutte le forme di pressione fiscale di competenza della Regione e della Giunta regionale”.
In seguito sono stati presentati e approvati all'unanimità due emendamenti della Giunta regionale che introducono l'IMPOSTA REGIONALE SULLA BENZINA PER AUTOTRAZIONE (0,04 euro per litro, per un gettito stimato in 8 milioni di euro destinati alla ricostruzione nel territorio dei comuni di Marsciano, Collazzone, Deruta, Fratta Todina). Il consigliere Cirignoni ha spiegato il parere favorevole della Lega Nord parlando di una giusta misura di solidarietà verso i cittadini colpiti dal sisma “nella speranza che non si ripeta quanto successo a Nocera Umbra e che vengano investite minori risorse per l'edilizia popolare. Saranno necessari controlli pressanti per evitare che la ricostruzione venga inquinata dalle organizzazioni criminali del meridione”. Sandra Monacelli (Udc) ha evidenziato che non vengono previsti fondi per la ricostruzione a Castel Ritaldi, pure colpito da eventi sismici: “Vanno evitate situazioni di disparità e non devono essere dimenticate situazioni che rischiano di non avere alcuna risposta”. Renato Locchi (capogruppo Pd), annunciando il voto favorevole alla proposta, ha rimarcato la “forza del modello Umbria” nella ricostruzione post terremoto ed ha auspicato la massima disponibilità dell'Esecutivo al confronto richiesto dalle associazioni del Marscianese. Fiammetta Modena ha parlato di un voto convintamente favorevole del Pdl per un intervento che si muove nel quadro della normativa nazionale: “Andremo a verificare il rispetto delle previsioni di spesa per la ricostruzione ed il progredire della sua attuazione”. Massimo Buconi (Psi) ha elogiato “una iniziativa che introduce un principio di trasparenza, prevedendo una addizionale destinata a finalità precise e vincolate”. Per Paolo Brutti (Idv) la misura è forse tardiva, dato che le esigenze del territorio sono impellenti. Gli abitati di Spina e di S.Apollinare richiedono interventi urgentissimi per evitare l'abbandono definitivo di quei centri. L'addizionale farà fronte al 10 per cento dell'intervento di ricostruzione. Uno strumento come questo potrebbe essere consolidato per fare fronte alle emergenze. Recentemente una delegazione di terremotati del Marscianese hanno sollevato dei dubbi sui beneficiari delle risorse destinate alla ricostruzione, chiedendo una vigilanza della Regione per evitare abusi. Invito dunque il presidente della Seconda Commissione a trasmettere quelle osservazioni alla Giunta affinché ci sia la massima trasparenza nella assegnazione dei fondi”. Roberto Carpinelli (Per l'Umbria) ha elogiato un atto che mira ad evitare che il terremoto di Marsciano venga dimenticato: “Spero si tratti solo dell'inizio di un percorso che porti i cittadini colpiti a tornare nelle proprie case; l'Esecutivo regionale dovrebbe chiedere un intervento specifico al Governo nazionale”. Andrea Lignani Marchesani (Pdl) ha criticato un concetto di “solidarietà obbligata che peraltro prevede un intervento della Regione rivolto soltanto alle auto a benzina. Il 10 per cento forse è poco, ma probabilmente tra due anni ci troveremo a votare di nuovo questa addizionale: un nuovo voto favorevole potrebbe essere espresso solo di fronte ai risultati concreti conseguiti con questi fondi”. L'assessore Vincenzo Riommi ha replicato agli interventi spiegando che queste misure riguardano soltanto gli eventi sismici di Marsciano perché quelli successivi, quelli che hanno coinvolto Castel Ritaldi, non hanno ottenuto lo stato di calamità naturale e quindi è impossibile l'attivazione di ogni procedura relativa. Nell'area di Castel Ritaldi la Giunta è intervenuta con risorse ordinarie di bilancio. Contestiamo l'idea della 'tassa sulla disgrazia': le situazioni di emergenza hanno sempre gravato sulla fiscalità nazionale, come è giusto che sia. L'accisa può essere inserita solo sulla benzina, perché sul gasolio può intervenire solo lo Stato. L'attivazione dell'accisa regionale rappresenta un atto necessario per richiedere al Governo di sbloccare il fondo nazionale di Protezione civile. Non siamo in ritardo: la Regione ha attivato un percorso per utilizzare risorse proprie per la ricostruzione ma la Ragioneria generale dello Stato ci ha invece imposto di attivare una apposita accisa per ottenere il cofinanziamento. Questo invece non è accaduto con l'alluvione nel Veneto, dove i fondi nazionali sono stati attivati senza alcuna partecipazione della Regione”. MP/
