COMUNITÀ MONTANE: “LE EROGAZIONI AGLI ENTI COMMISSARIATI DIMOSTRANO LA POVERTÀ E LA MANCANZA DI CORAGGIO NELLE RIFORME APPROVATE” - NOTA DI LIGNANI MARCHESANI (PDL)

Il consigliere regionale del PdL, Andrea Lignani Marchesani, punta il dito sulla Giunta regionale per il “rifinanziamento, con quasi un milione e quattrocentomila euro, di alcuni Enti in via di smantellamento. Si tratta – osserva – di un'ulteriore dimostrazione della fallimentare attuazione della normativa, che ha visto privilegiare il mantenimento 'in prorogatio' di poltrone politiche piuttosto che le reali esigenze dei lavoratori e dei cittadini umbri”. Per Lignani “è del tutto evidente che per la imminente riforma della sanità umbra, dovranno invece essere usati parametri differenti, inseriti tempi certi di attuazione e clausole valutative”.

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13 Apr 2012 01:00

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(Acs) Perugia, 13 aprile 2012 - “I relatori di un interessante seminario sulle valutazioni da dare alle politiche ed alle norme approvate dalla massima assise umbra, svoltosi nella sede del Consiglio regionale poche settimane fa, non avrebbero certo avuto dubbi nel fornire il loro qualificato giudizio circa la legge di abrogazione delle Comunità montane (con relativa istituzione delle Unioni speciali dei Comuni e dell’Agenzia forestale) approvata dalla maggioranza di centrosinistra nello scorso mese di dicembre. Un giudizio necessariamente negativo”. Così il consigliere regionale del PdL, Andrea Lignani Marchesani che ricorda come “già all’epoca denunciammo la mancanza di coraggio, l’eccesso di burocrazia e la 'pesantezza' complessiva delle procedure per la realizzazione di norme che, sulla carta, avrebbero invece dovuto semplificare il quadro istituzionale umbro. Solo il riscontro del semplice dato di fatto che manchino tempistiche certe per la liquidazione delle Comunità montane, per l’abrogazione degli Ambiti territoriali integrati e per la costituzione delle Unioni speciali dei Comuni, è di per se stesso sufficiente per bocciare dal punto di vista qualitativo la legge”.

 

Per Lignani Marchesani, “la necessità da parte della Giunta regionale di rifinanziare, con quasi un milione e quattrocentomila euro, alcuni Enti in via di smantellamento è un'ulteriore dimostrazione della fallimentare attuazione della normativa, che ha visto privilegiare il mantenimento 'in prorogatio' di poltrone politiche piuttosto che le reali esigenze dei lavoratori e dei cittadini umbri. Ci auguriamo, ovviamente – continua Lignani - che a regime questa legge possa dare anche risultati positivi, ma abbiamo seri dubbi, considerato che i confini delle future Unioni speciali non saranno lasciati alla volontà autonoma dei singoli Comuni, ma saranno di fatto imposti da un neocentralismo regionale”.

 

È del tutto evidente – osserva il consigliere regionale del PdL - che, per il futuro immediato e, nello specifico, per la imminente riforma della sanità umbra, dovranno invece essere usati parametri differenti, inseriti tempi certi di attuazione e clausole valutative: tutto questo sia per responsabilizzare il legislatore (e quindi tutta la classe politica), sia perché si va ad affrontare un tema molto più sensibile, dove – conclude Lignani - spese e ritardi ingiustificati si ripercuoterebbero automaticamente sulla salute dei pazienti e sui servizi offerti alle comunità umbre”. RED/as


 

Ultimo aggiornamento: 13/04/2012