(Acs) Perugia, 14 giugno 2011 - “Auguro buon lavoro alla commissione d’inchiesta che, a partire da oggi, può cominciare le proprie attività. Non sarà un lavoro semplice, visto che dovrà indagare su un problema che nella nostra Regione ha raggiunto livelli preoccupanti, basti pensare al numero di morti per overdose. Auspico che la commissione possa svolgere il compito che l’attende libera dai pregiudizi ideologici che spesso si riscontrano nelle dichiarazioni di alcuni esponenti della destra regionale”. Così il capogruppo regionale dell’Italia dei Valori, Oliviero Dottorini, sull’insediamento della commissione d’inchiesta sulle tossicodipendenze che, aggiunge, “sarà opportuno si concentri principalmente sulla salute delle persone e ispirandosi alla centralità del servizio pubblico, nella programmazione e gestione di politiche regionali per la prevenzione, il trattamento, la repressione e la riduzione del danno, così come riconosciuto dalla Organizzazione mondiale della sanità”.
A giudizio del capogruppo dell’Idv è “fondamentale” che la commissione sia messa nelle condizioni di indagare su temi che sono “centrali e strategici per affrontare efficacemente il fenomeno delle tossicodipendenze. Prima di tutto – suggerisce Dottorini - si dovrà verificare se le risorse destinate ai Dipartimenti per le dipendenze siano sufficienti per dare adeguata risposta ai bisogni di prevenzione, trattamento e riduzione del danno. Inoltre – aggiunge - sarà importante valutare i tempi e le modalità per concludere il percorso sull’accreditamento delle strutture del privato sociale che si occupano dei trattamenti riabilitativi per tossicodipendenti e stabilire gli standard qualitativi che queste devono garantire. Infine si dovrà valutare se le azioni previste dalla strategia di contrasto alla mortalità per overdose siano state fino ad oggi adeguate o se tale strategia debba essere rilanciata o rivista”.
“Noi crediamo infatti – conclude il capogruppo Idv – che solo una reale integrazione tra il privato sociale e l’intero sistema dei servizi pubblici possa garantire l’attuazione di politiche efficaci per contrastare un fenomeno che affligge il nostro territorio e che richiede una decisa attivazione da parte di tutte le istituzioni e di tutte le organizzazioni che operano nel settore”. RED/tb