COMITATO DI VIGILANZA: L'AGENZIA FORESTALE REGIONALE HA 567 OPERAI FORESTALI, 56 DIPENDENTI PUBBLICI E 67 MILIONI DI EURO BILANCIO - AUDIZIONE CON L'AMMINISTRATORE UNICO MASSIMO BIANCHI

Il Comitato di vigilanza e controllo del Consiglio regionale, nella riunione di ieri, ha ascoltato l'amministratore unico agenzia forestale regionale, Massimo Bianchi. L'audizione, incentrata sulla situazione attuale e sulle prospettive della nuova agenzia, che ha sostanzialmente sostituito le Comunità montane, ha messo in evidenza che il bilancio dell'Agenzia è di circa 67 milioni di euro, di cui 42 di partite di giro. I restanti 25 milioni sono suddivisi tra spese correnti (4 milioni, pagati dalla Regione) e 21 milioni che dovranno provenire dal fatturato dell'agenzia, attraverso i lavori svolti. In totale ci sono 56 dipendenti pubblici e 567 operai forestali con contratto privatistico, distribuiti in tutta l'Umbria (75 di questi inabili al lavoro), 50 sono assegnati in convenzione all'Adisu.

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07 Feb 2013 00:00

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(Acs) Perugia, 7 febbraio 2013 – Il Comitato di vigilanza e controllo del Consiglio regionale, nella riunione di ieri, ha ascoltato l'amministratore unico agenzia forestale regionale, Massimo Bianchi. L'audizione, incentrata sulla situazione attuale e sulle prospettive della nuova agenzia, che ha sostanzialmente sostituito le Comunità montane, ha messo in evidenza che il bilancio dell'Agenzia è di circa 67 milioni di euro, di cui 42 di partite di giro. I restanti 25 milioni sono suddivisi tra spese correnti (4 milioni, pagati dalla Regione) e 21 milioni che dovranno provenire dal fatturato dell'agenzia, attraverso i lavori svolti.

L'amministratore unico ha spiegato che “l'Agenzia forestale al momento non ha debiti ma neppure capitali e lavora da due mesi prendendo tutto il materiale occorrente e le attrezzature provenienti dalle vecchie Comunità montane. Gli immobili sono quelli concessi dall'Ater, che con circa 90 mila euro all'anno consente di avere a disposizione due piani e 2 mila metri quadrati, compresi i consumi. Quindi c'è stata una contrazione dei costi di funzionamento. Si parte con un bilancio di 68 milioni di euro, di cui 42 sono partite di giro. Il bilancio effettivo è di 21 milioni di euro, più 4 milioni per le spese correnti (dipendenti pubblici e funzionamento). L'indennità dell'amministratore unico è stata fissata dalla Giunta al 50 per cento dell'indennità di un consigliere regionale. Il personale pubblico e le spese di funzionamento sono pagate dalla Regione. La scommessa è che i 21 milioni necessari per pagare stipendi e materiali vengano coperti dal fatturato dell'agenzia, attraverso i lavori svolti. E se quell'obiettivo non viene raggiunto dovrà esserci un intervento della Regione.

Le diverse ex Comunità montane sono molto diverse tra loro e dovranno essere armonizzate. La Regione ha scelto di fare una sede centrale a Perugia, centralizzando amministrazione e acquisti, nei nove uffici periferici sono rimasti i progettisti e i direttori dei lavori. La distribuzione delle risorse sui territori avverrà in base al personale disponibile nelle varie sedi e quindi ai lavori che possono essere fatti concretamente. In totale ci sono 56 dipendenti pubblici e 567 operai forestali con contratto privatistico, distribuiti in tutta l'Umbria (75 di questi però inabili al lavoro) mentre 50 sono assegnati in convenzione all'Adisu. I vivai non hanno più senso per l'Agenzia e dei 5 attuali dovremo arrivare ad averne 2 o 3, quello di Norcia ad esempio è già stato chiuso perché in perdita. Abbiamo circa 7 milioni di euro di convenzioni già stipulate, ma per mantenere i conti in ordine sarà necessario un recupero di produttività. La pianta organica definitiva verrà predisposta entro 5 o 6 mesi. I 230 dipendenti pubblici delle vecchie Comunità montane passeranno alle Unioni dei comuni, a cui verrà conferita anche la bonifica: una scelta che non condivido, perché questa funzione doveva restare all'agenzia, che ha i tecnici per farla senza doverla appaltare, magari alla stessa Agenzia”. MP/

Ultimo aggiornamento: 07/02/2013