(Acs) Perugia, 25 luglio 2016 - “Riorganizzare, come è stato fatto fino al 1991, il Giro ciclistico dell'Umbria professionisti: sarebbe una opportunità di promozione turistica”. La proposta è di Claudio Ricci (Ricci presidente) secondo il quale “eventi sportivi, in particolare quelli che si svolgono per almeno due giorni, attivano pernottamenti nelle strutture ricettive, producendo un indotto socio economico e culturale in vaste aree del territorio regionale. In Italia il turismo sportivo genera oltre 42 milioni di presenze all'anno, attivando una risorsa economica di 5 miliardi di euro”.
Ricci annuncia quindi la presentazione di una mozione attraverso la quale invita la Giunta ad “elaborare, con due anni di anticipo, un Piano regionale eventi sportivi che possa dare ampio impulso al settore del turismo sportivo in termini di promozione e marketing ai fini dell'attrattività di presenze turistiche, inserendo tale proposta metodologica nel nuovo testo unico in materia di turismo”.
Per Claudio Ricci, “il ciclismo professionistico determina una ampia attenzione in termini di comunicazione e marketing anche televisivo e multimediale, come avviene per il Giro d'Italia, che promuove gli itinerari con i loro paesaggi storico-urbani e le peculiarità turistiche in termini culturali, paesaggistico ambientali e correlati alle tipicità enogastronomiche e ai valori immateriali (tradizioni locali ed esperienze culturali). Il Giro ciclistico dell'Umbria – spiega - presenta una storia sportiva significante, come 'corsa in linea' (maschile) su strada, che si svolse in Umbria dal 1910 al 1991 con un albo d'oro che include, fra i vincitori, nomi illustri del ciclismo italiano e internazionale”.
L'esponente del centrodestra e liste civiche auspica “l'organizzazione, per il 2018, e verificando il periodo più opportuno in relazione all'odierno calendario del ciclismo professionisti, il Giro ciclistico dell'Umbria, anticipato nel 2017, come prova tecnica del percorso, da una 'pari gara' per non professionisti. Questo – conclude – per fare in modo che possa diventare una 'classica' a livello internazionale, coinvolgendo la Federazione Ciclistica Italiana e il Comitato regionale dell'Umbria prevedendo la maglia del vincitore di colore verde, in linea con l'idea di Umbria cuore verde d'Italia". RED/as