CENTRO STORICO DI PERUGIA: “BOCCALI COME BERLUSCONI, PROBLEMI SONO SOLO NELLE PAROLE DI CHI LI RIFERISCE” – NOTA DI ZAFFINI (FLI) SU ALCUNE AFFERMAZIONI DEL SINDACO

Secondo il capogruppo regionale di Futuro e Libertà, Franco Zaffini, il sindaco di Perugia “cade nel più berlusconiano dei comportamenti” quando, come ha scritto oggi in un intervento pubblicato da un giornale regionale si chiede: “A chi giova davvero distruggere l’immagine del centro?”. Zaffini sostiene che chi espone la situazione “drammatica” del centro storico non è un “detrattore”, ma “qualcuno che vive un disagio forte, che si è accentuato in questi ultimi anni”. Secondo Zaffini per risolvere la situazione occorre “cambiare radicalmente, e in senso opposto a quello adottato sinora, tutte le politiche cittadine di mobilità, sicurezza e promozione turistica”.

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09 Mar 2011 00:00

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(Acs) Perugia, 9 marzo 2011 – “Cade nel più berlusconiano dei comportamenti paradossali, il sindaco di Perugia, quello per cui dei problemi interni non si parla perché altrimenti ‘cosa ne pensano gli stranieri?’. Così, come il presidente del Consiglio si scaglia contro i giornali, i libri, i film e le fiction che ‘esportano’ i problemi dell’Italia, anche Boccali frena quelli che definisce ‘i detrattori’ del Centro Storico di Perugia accusandoli di fare cattiva pubblicità all’acropoli”. Questo il commento del consigliere regionale Franco Zaffini (Fli) al “lungo” intervento del primo cittadino del Capoluogo, pubblicato stamattina su un giornale regionale con il titolo “A chi giova davvero distruggere l’immagine del centro?”.

“Chi pone, sul tavolo delle discussioni, la questione drammatica del centro storico – dice Zaffini – come i commercianti, gli studenti e i residenti, i tutori dell’ordine pubblico, non è un detrattore, ma semplicemente qualcuno che vive un disagio forte, accentuato negli ultimi anni, e che non è più né tenuto né disposto a sopportare. L’Acropoli è stata scientemente snaturata dal suo ruolo sociale dalle amministrazioni di sinistra, in particolare negli ultimi dieci anni, e trasformata in fatiscente ostello per immigrati irregolari, per spacciatori, per tossicomani e vagabondi di ogni genere. Al progressivo abbandono da parte dei cittadini è andata affiancandosi una politica urbanistica, e l’attuale sindaco ne sa qualcosa, che ha consentito di rendere abitabili anche i sottoscala, mentre da un lato all’altro ha edificato a piacimento interi quartieri senza porsi il problema dello svuotamento del Centro. La conseguenza di ciò – sottolinea l’esponente di Fli - è che i proprietari di immobili hanno sempre di più abbassato la qualità degli affitti in favore della quantità, lasciando che il centro passasse da cuore nevralgico e salotto bene a sobborgo di periferia e i piani regionali del commercio hanno fatto il resto smantellando quel grande ‘centro commerciale’ rappresentato dall’acropoli”.

Secondo Zaffini per riportare Perugia al suo splendore a alla vivibilità occorre cambiare radicalmente, e in senso opposto a quello adottato sinora, tutte le politiche cittadine dal punto di vista della mobilità, della sicurezza, della promozione turistica. “Per questo – conclude - è necessario cambiare il colore politico dell’amministrazione e con essa, ovviamente il sindaco. E’ impossibile pensare che chi è stato la causa del ‘malanno’ possa anche scegliere la cura!”. RED/tb

Ultimo aggiornamento: 09/03/2011