(Acs) Perugia, 13 febbraio 2025 - “Restituire piena operatività al Centro di riabilitazione di Trevi, modello di eccellenza sanitaria della nostra regione che va tutelato e potenziato”. Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Stefano Lisci (Pd), che annuncia un’interrogazione per conoscere gli intendimenti della Giunta regionale in proposito.
“La struttura, per anni punto si riferimento anche per l’utenza proveniente da fuori regione – osserva Lisci -, ha subito un grave depotenziamento negli ultimi 5 anni, che oltre a una diminuzione di personale e di posti letto ha comportato anche la chiusura della piscina, servizio essenziale per le terapie di molti pazienti. Nonostante gli annunci della precedente Giunta e la riapertura farsa dei due piani, permane una situazione di ridotta operatività che penalizza gli utenti, mortifica il personale e il territorio tutto, che non può in alcun modo rinunciare a un servizio così importante e qualificante per l’intera regione”.
Nell’atto ispettivo, “frutto di un confronto con i consiglieri del gruppo consiliare di opposizione ‘Trevi Bene Comune’ – fa sapere Lisci -, si chiederà conto anche dell’attività di ricerca e sperimentazione, fiore all’occhiello della struttura e sospesa in questi ultimi anni proprio a causa della carenza di personale”.
“La struttura - continua Lisci - deve tornare a pieno regime, con 36 posti letto articolati nelle due principali sezioni di degenza: la Riabilitazione intensiva neuromotoria e la Riabilitazione per gravi cerebrolesioni acquisite. Va inoltre avviato un piano di riqualificazione della piscina e di piena funzionalità del Centro, che dispone anche di una palestra e di laboratori per la riabilitazione neuromotoria e neuropsicologica che per anni hanno reso possibile un approccio altamente personalizzato alla cura e alla riabilitazione. Va infine garantito – conclude - un adeguato numero di personale”. RED/as