(Acs) Perugia, 23 settembre 2025 – Si è riunita questo pomeriggio la Commissione speciale sull’attuazione del Pnrr Missione 6: Sanità, presieduta dal consigliere regionale Stefano Lisci, per fare il punto della situazione sugli interventi di competenza della Usl Umbria 1 e in particolare sulla Casa di comunità di Monteluce, anche alla luce degli aggiornamenti del Nucleo tecnico del ministero della Salute che si è riunito ieri, 22 settembre. Durante la seduta si è svolta l’audizione del direttore generale dell’Usl 1 Emanuele Ciotti, che ha ripercorso l’iter che ha portato la struttura di Monteluce ad essere inserita circa un anno fa tra i progetti rientranti nel Pnrr. Presenti alla seduta anche il direttore amministrativo dell’Usl 1 Enrico Martelli, il Rup Federica Modesti, i dirigenti della Regione Umbria Francesco Zepparelli e Lucio Baldacci.
Da parte dell’Usl Umbria 1 è stato ripercorso l’iter che ha portato appunto all’attuale situazione del cantiere della casa di comunità di Monteluce, divenuto di proprietà dell’azienda sanitaria locale soltanto nel 2024 ed inserito dalla Regione Umbria tra i progetti rientranti nel Pnrr il 28 agosto dello scorso anno. Il progetto definitivo è datato gennaio 2025, mentre la consegna dei lavori è avvenuta il 25 febbraio scorso. Visto il fermo del cantiere, dopo vari ordini di servizio da parte del direttore dei lavori, numerosi verbali del coordinatore della sicurezza e le note del Rup, nelle scorse settimane si è tenuto un incontro con la ditta appaltatrice, l’Usl 1, il direttore dei lavori e la presidente della Giunta regionale Stefania Proietti, al termine dei quali è stato consegnato un cronoprogramma che prevede la conclusione dell’intervento il 30 marzo 2026, data di scadenza del target. Negli ultimi giorni, dopo vari solleciti e richieste di chiarimento, dalla stessa ditta è arrivato l’atteso piano di puntellamento ed il dettaglio delle squadre di lavoratori che saranno presenti nel cantiere.
L’audizione è poi proseguita con l’illustrazione, da parte dell’ingegner Zepparelli, dirigente del servizio coordinamento Pnrr della Regione Umbria, dello stato di attuazione delle varie misure, rispetto anche alla precedente seduta della Commissione speciale del 23 luglio scorso.
La Missione Salute del Pnrr comprende 151 progetti per un valore di 235 milioni e si evidenzia un avanzamento positivo, in linea con la media nazionale, pari a circa il 63%. Sono stati raggiunti 36 traguardi tra milestone e target rispetto ai 57 attesi entro giugno 2026. Per quanto riguarda le Case della comunità, risultano terminati i lavori su 8 strutture, per 6 interventi il termine dei lavori è a ridosso del target, mentre per 3 interventi i lavori risultano ancora da avviare ma in linea con le tempistiche Pnrr. Quanto agli ospedali di comunità, 1 intervento risulta in fase di collaudo, 4 con termine dei lavori a ridosso del target.
In seguito alla riunione del Nucleo tecnico del ministero della Salute che si è tenuto ieri, 22 settembre, sono state presentate e accolte delle richieste di rimodulazione, tra queste l’inserimento della Casa e dell’Ospedale di comunità di Marsciano in overbooking a garanzia del raggiungimento del target minimo regionale. È stata inoltre accolta la richiesta di utilizzo di economie per l’acquisto di ulteriori strumentazioni medicali e dispositivi diagnostico-terapeutici che consentiranno di supportare i processi di attivazione e messa a regime delle strutture territoriali.
“Dopo le preoccupazioni emerse negli ultimi mesi rispetto all’attuazione del progetto della Casa di comunità di Monteluce, - dichiara il presidente della Commissione speciale per l’attuazione del Pnrr Missione 6, Stefano Lisci - era opportuno fare chiarezza sulla situazione. Grazie all’ottimo lavoro svolto dall’Usl 1 si è riusciti ad avere finalmente un cronoprogramma concreto dalla ditta. Ora sarà importante riuscire a monitorare il rispetto delle tempistiche e per questo abbiamo concordato in Commissione di prevedere una nuova audizione fra qualche settimana. Nel frattempo i lavori della Commissione proseguiranno nell’analizzare le criticità esistenti nel territorio dell’Usl Umbria 2”. RED/