(Acs) Perugia, 12 marzo 2013 - Invarianza fiscale, riduzione dell'imposta regionale sulla benzina, soppressione dell'imposta sugli aeromobili, agevolazioni per autoveicoli ecologici, riduzione degli oneri per il personale e delle spese di funzionamento, equilibrio del sistema sanitario regionale. A fronte dei tagli nei trasferimenti statali che si sono succeduti negli ultimi 3 anni, la Regione Umbria disporrebbe di soli 120 milioni a libera destinazione su un bilancio di 2 miliardi e 305 milioni. Sono questi i punti centrali della manovra di bilancio 2013–2015 illustrata oggi dall'assessore Vincenzo Riommi a componenti della Prima Commissione del Consiglio regionale.
Riommi ha evidenziato che nel 2013 “arriverà a maturazione il portato di tutte le manovre governative degli ultimi 3 anni. Il quadro è complesso e preoccupante: nel 2011 e 2012 l'Umbria ha resistito ai tagli dei trasferimenti statali. Ora le nostre riserve sono finite e si vedono le conseguenze. Sono stati ridotti i fondi per la sanità e azzerata la possibilità di indebitamento, bloccando di fatto anche investimenti già programmati. C'è il rischio di non poter gestire i servizi e le uniche possibilità di intervento saranno quelle legate ai fondi Fas e comunitari. Il nuovo Patto di stabilità interno colpirà anche le Regioni virtuose come l'Umbria, ponendo limiti all'impegno massimo di spesa che una Regione può assumere, anche se ha disponibilità di cassa. Su 2 miliardi e 305 milioni di ammontare complessivo del bilancio, la Regione Umbria potrà contare su 120 milioni di euro di fondi ad utilizzo discrezionale, mentre tutti gli altri sono bloccati o destinati a spese non modificabili. Mantenendo le spese per funzionamento e personale ai livelli di molti anni fa (il numero dei dirigenti si è dimezzato e i dipendenti sono diminuiti del 30 per cento) abbiamo scelto di tutelare il sociale, nonostante l'azzeramento dei fondi nazionali, e di sostenere lavoro e sviluppo, utilizzando fondi comunitari e Fas”. La discussione della manovra di bilancio proseguirà nelle sedute fissate per le prossime settimane. MP/