“Bilancio di previsione dell’Assemblea legislativa 2026-2028”

L’Aula approva a maggioranza l’atto proposto dall’Ufficio di presidenza di Palazzo Cesaroni

Data:

11 Dic 2025 19:31

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(Acs) Perugia, 11 dicembre 2025 – L’Aula ha approvato, con 13 voti favorevoli della maggioranza (Pd, M5s, Avs, Ud-Pp) e 7 voti contrari della minoranza (FdI, FI, Lega, Tp-Uc), il “Bilancio di previsione finanziario per gli anni 2026-2027-2028 per il funzionamento dell’Assemblea legislativa”, proposto dall’Ufficio di presidenza di Palazzo Cesaroni. Prima del voto conclusivo sull’atto, la relatrice di minoranza Laura Pernazza ha presentato un emendamento per riequilibrare le risorse in favore dei Comuni e delle associazioni attraverso i patrocini onerosi, una voce che nel Bilancio dell’Assemblea legislativa ha visto una significativa riduzione. L’emendamento è stato però respinto.

SCHEDA

Il triennio 2026-2028 sarà il primo con un trasferimento da parte della Giunta inferiore di un milione di euro rispetto al passato. Dei 18 milioni di entrate, 17 milioni 600mila euro sono i trasferimenti della Giunta, alle quali si aggiungono i trasferimenti Agcom per il Corecom, gli interessi attivi, i rimborsi, i recuperi, gli indennizzi. Le spese prevedono tagli su alcuni settori e riconsiderazioni in altri. La maggior parte delle spese di Palazzo Cesaroni previste per il 2026 sono vincolate: 9 milioni destinati a competenze di organi e assegni vitalizi, 6,3 milioni alle spese per il personale. In particolare per le competenze degli organi circa 4,1 milioni di euro sono destinati agli assegni vitalizi, quasi 3 milioni per l’indennità degli amministratori regionali, poco meno di un milione di euro a fondi per il contributo al personale dei gruppi consiliari. La maggior parte della spesa libera è destinata, per circa 2 milioni, all’acquisizione di beni e servizi: 916mila euro per gare e appalti, 420mila euro ad economato e provveditorato, 281mila al servizio informatico. Oltre 372mila euro sono per trasferimenti di fondi a vari organi, tra cui 120mila euro per il funzionamento dell’Isuc, 88mila al Corecom per funzioni delegate e 77mila per funzioni proprie. Per le attività istituzionali si prevedono 234mila euro, di cui 150mila per patrocini e 44mila per adesione a organismi nazionali e internazionali e quote associative.

RELATORI

Il relatore di maggioranza, Francesco Filipponi (Pd), ha detto che “questo bilancio dimostra che l’Assemblea legislativa è solida, prudente e sostenibile. Senza nuovo indebitamento, con entrate certe e spese responsabili, si conferma la capacità di garantire servizi ai cittadini e di affrontare con fiducia le prossime sfide. Nel bilancio si conferma un profilo finanziario strutturalmente equilibrato. La manovra è stata costruita su criteri di prudenza, trasparenza e sostenibilità, fondamentali per assicurare la continuità amministrativa e il rispetto delle norme di finanza pubblica. Uno degli indicatori più rilevanti della solidità del bilancio riguarda la composizione delle entrate, che si caratterizzano per un elevato grado di stabilità e certezza. Particolarmente significativa risulta la quantificazione del risultato presunto di amministrazione al 31 dicembre 2025, pari a oltre 2,5 milioni di euro. Una somma composta esclusivamente da quote accantonate e vincolate, senza disponibilità libera. La presenza di consistenti accantonamenti per rischi, Tfr, fine mandato, passività potenziali testimonia una gestione preventiva dei rischi che contribuisce a rafforzare la stabilità dell’ente e a ridurre la dipendenza da eventuali manovre correttive future. Dal lato della spesa, emerge una dinamica di contenimento strutturale del fabbisogno, grazie a processi di razionalizzazione, ottimizzazione delle risorse e allineamento alle normative nazionali sul controllo della spesa pubblica. I trasferimenti regionali hanno una riduzione progressiva, recepita dall’Assemblea senza compromettere la funzionalità dei servizi. Un ulteriore elemento positivo riguarda la spesa del personale, che deve essere contenuta entro il valore medio del triennio precedente. La previsione 2026-2028 soddisfa ampiamente tale vincolo, confermando una gestione del personale sostenibile e pienamente conforme ai parametri nazionali. Per le spese di beni e servizi, il mantenimento della spesa entro i limiti previsti dalle norme nazionali e regionali, e la sua periodica revisione in base alle esigenze funzionali, contribuiscono a mantenere l’equilibrio di bilancio senza sacrificare la qualità dell’azione amministrativa. Il bilancio dimostra inoltre di essere particolarmente attento alla distinzione tra spese ricorrenti e non ricorrenti, ciò permette una maggiore stabilità previsionale e riduce il rischio di spese impreviste non finanziate. L’assenza di investimenti finanziati tramite debito e la scelta di sostenere le spese in conto capitale esclusivamente mediante risorse proprie costituiscono un punto di forza rilevante. Dal punto di vista della finanza pubblica, evitare il ricorso all’indebitamento contribuisce alla sostenibilità finanziaria di lungo periodo e mantiene l’ente in una posizione virtuosa rispetto ai parametri di indebitamento regionale. Dal capitolo dedicato agli equilibri di bilancio emerge un ulteriore elemento positivo: il pareggio finanziario complessivo è rispettato senza utilizzare avanzo libero, ma attraverso la coerenza tra entrate e spese. L’equilibrio di parte corrente è raggiunto grazie a entrate strutturali che coprono integralmente le spese correnti, mentre la parte capitale risulta interamente finanziata dal saldo corrente”.

Per la relatrice di minoranza Laura Pernazza (FI) “ci troviamo di fronte a un bilancio che potremmo definire di ‘ripiegamento’, privo di quella visione strategica necessaria a rafforzare il ruolo centrale dell'Assemblea legislativa. Le nostre critiche si concentrano su quattro punti fondamentali: il taglio strutturale dei trasferimenti, quindi un'Assemblea meno autonoma, ciò che nella variazione di bilancio precedente era emerso come un segnale d'allarme, in questo bilancio preventivo diventa una triste certezza strutturale. Dalla tabella riassuntiva dei trasferimenti emerge che il finanziamento ordinario da parte della Regione passa dai 19 milioni del 2024 ai 17 milioni e 600mila, previsti stabilmente per il triennio 26-28. Si tratta di una riduzione di un'ulteriore milione di euro che consolida una tendenza al ribasso. Accettare passivamente questo taglio significa indebolire la capacità di autonomia finanziaria operativa dell'Assemblea rispetto all'Esecutivo, riducendo i margini di manovra per iniziative proprie. Il risparmio strutturale è stato in gran parte realizzato attraverso la spesa del personale. Questa scelta genera una grave incongruenza rispetto agli obiettivi dichiarati: la nota integrativa riconosce che il ruolo fondamentale per la creazione di valore pubblico è svolto dalla formazione. Ma nonostante ciò, i fondi destinati alla formazione vengono tagliati, presentano una riduzione che si stima tra il 30 e il 40 per cento. Ciò configura una palese contraddizione in termini. Si afferma di voler investire nel personale, se ne riconosce la valenza strategica ma contestualmente si riducono i fondi destinati all'elemento formazione. Sui patrocini e quindi sui territori, il taglio diventa definitivo: avevamo già contestato la riduzione delle risorse per i patrocini onerosi nella scorsa variazione. I dati di questo previsionale confermano i nostri timori, con una taglio drastico: si passa dai 285 mila euro previsti nel 2025 a soli 150 mila annui. Parliamo di un dimezzamento delle risorse destinate a sostenere le piccole realtà comunali, l'associazionismo e le iniziative culturali diffuse. In un momento storico in cui i territori chiedono vicinanza alle istituzioni, l'Assemblea sceglie di fare un passo indietro, rendendo residuale la sua presenza al fianco dei cittadini e degli enti locali, ed è per questo motivo che ho deciso di presentare un emendamento che va nella direzione di restituire una parte delle risorse. Investimenti: il bilancio si presenta privo di slancio, le spese in conto capitale sono ridotte al minimo, 5.000 euro nel 2026-2005 negli anni successivi, potevamo mettere zero, avremmo fatto più bella figura, il che certifica l'assenza di progetti significativi di ammodernamento strutturale o tecnologico dell'ente. L'unico investimento rilevante previsto è di 565.245 euro e riguarda l'ammodernamento di Palazzo Cesaroni. Tali fondi provengono dall'amministrazione di centrodestra e sono stati stanziati solo grazie alle nostre ripetute richieste per lavori straordinari di abbattimento delle barriere architettoniche ed efficientamento energetico, finalizzato alla riduzione della spesa corrente. Questo bilancio certifica un'Assemblea legislativa che costa meno perché fa meno, meno risorse per i territori, meno autonomia finanziaria. A fronte di questi problemi ho deciso di presentare un emendamento”.

EMENDAMENTO PERNAZZA (respinto): “Valorizzare il ruolo dei Comuni attraverso un incremento delle risorse destinate ai patrocini onerosi riconosciuti dall'Assemblea legislativa. L'obiettivo dell'intervento è quello di rafforzare la capacità dell'Assemblea legislativa di supportare iniziative promosse dagli amministratori comunali, riconoscendo il valore del loro ruolo istituzionale e della loro prossimità al territorio. I patrocini concessi all'Assemblea rappresentano uno strumento essenziale per promuovere progetti culturali, sociali, educativi e istituzionali. Pertanto tale emendamento è teso a garantire un più efficace presidio del ruolo istituzionale dell'Assemblea legislativa sul territorio. L'aumento di 30mila euro in favore del programma 01 viene compensato da una rimodulazione interna alle spese della stessa missione 1 senza determinare alcun impatto sul saldo complessivo del bilancio”. PG

Ultimo aggiornamento: 11/12/2025