BILANCIO 2015: “SITUAZIONE DIFFICILE, NECESSARIE SCELTE DRASTICHE” - L'ASSESSORE BRACCO HA PRESENTATO IN PRIMA COMMISSIONE LA MANOVRA DI BILANCIO DELLA REGIONE UMBRIA
L'assessore regionale Fabrizio Bracco ha presentato questa mattina in Prima Commissione il bilancio pluriennale, la legge finanziaria e il collegato, evidenziando le difficoltà legate ai tagli nei trasferimenti statali. Illustrato anche il bilancio dell'Assemblea legislativa regionale, caratterizzato quest'anno dalle procedure legate al termine della legislatura e dai nuovi principi di contabilità pubblica applicati alle Regioni.
19 Mar 2015 00:00
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(Acs) Perugia, 19 marzo 2015 – Sono stati presentati questa mattina in Prima commissione, presieduta da Oliviero Dottorini, gli atti che formano la manovra di bilancio della Regione Umbria (le risorse complessivamente disponibili per il 2015 ammontano a 2miliardi 36 mila euro per la spesa corrente a cui vanno aggiunti 333mila euro per la spesa in conto capitale: 1miliardo e 664 milioni saranno destinati al capitolo sanità) ed anche il bilancio di previsione dell'Assemblea legislativa.
IL BILANCIO DELL'ASSEMBLEA, illustrato dal dirigente del servizio risorse di Palazzo Cesaroni, ammonta a circa 20milioni 786mila euro, per un esercizio, è stato spiegato, caratterizzato dalle procedure di fine della legislatura e dai nuovi principi di contabilità pubblica applicati alle Regioni.
LA MANOVRA DI BILANCIO (BILANCIO, FINANZIARIA E COLLEGATO), ha evidenziato Bracco, risente di “una situazione molto difficile, che ha richiesto scelte drastiche. Ci sono stati tempi molto stretti per la stesura della manovra, anche in ragione delle trattative tra Regioni e Governi sull'entità dei tagli. L'Umbria subirà una decurtazione, che si somma a quelle degli scorsi anni, di circa 126 milioni di euro, a cui andranno sommate le quote necessario per il cofinanziamento dei programmi comunitari, che sarà a carico della Regione. Gli unici trasferimenti diretti dallo Stato saranno quelli relativi a sanità e trasporti, mentre per tutto il resto saranno finanziati solo singoli progetti. Le uniche spese che non sono state ridotte dalla Regione, se non limitatamente, riguardano il sociale. Le linee guide seguite sono state: garantire la capacità di cofinanziamento dei programmi comunitari, che rappresentano la risorsa principale per lo sviluppo della regione; la chiusura della partita 2007/2013 del Piano di sviluppo rurale (Psr); il mantenimento dell'equilibrio di bilancio in sanità e delle risorse necessarie per i trasporti”.
La manovra di bilancio 2015/2017 segue queste LINEE DI INDIRIZZO: invarianza della pressione fiscale regionale; rispetto dei principi del nuovo regime di armonizzazione contabile; manutenzione strutturale del bilancio e finanziamento delle spese di natura obbligatoria; ulteriore razionalizzazione della spesa di funzionamento dell’ente; prosecuzione dell’azione di perseguimento di sinergie ed integrazioni per una più efficace allocazione delle risorse; equilibrio del sistema sanitario regionale; divieto dell’indebitamento a partire dal 2016.
In materia di entrate, la manovra conferma anche per il 2015 di alcune AGEVOLAZIONI ED ESENZIONI: soppressione dell’imposta regionale sulla benzina di 2,5 centesimi il litro in vigore nei passati esercizi (destinata al finanziamento degli interventi di ricostruzione connessi al sisma del dicembre 2009); agevolazioni nell’acquisto di auto ad alimentazione ibrida attraverso l’esenzione dal pagamento della tassa automobilistica; riduzione del 50 percento dell’Irap per le cooperative sociali di tipo A; esenzione totale dell’Irap per le cooperative sociali di tipo B.
I PRINCIPALI CAPITOLI di ripartizione delle risorse riguardano: sanità, trasporti, personale, funzionamento del Consiglio regionale, agricoltura, politiche per il lavoro, spese per le elezioni, trasferimenti a enti e agenzie, cofinanziamento del vecchio Psr e di Pse e Fesr, politiche settoriali.
AUTO STORICHE. Prima del termine dei lavori, che riprenderanno lunedì 23 marzo per la discussione e il voto di tutti i provvedimenti, Oliviero Dottorini (Idv) ha presentato un emendamento sul bollo per le auto storiche mirato a rimodularne l'entità (tre scaglioni: 50, 100 e 200 euro ) in base alla potenza delle auto e dei motocicli per fare fronte al termine dell'esenzione fino ad ora riconosciuta ai proprietari. Secondo Dottorini, “applicando questo criterio la Regione potrebbe incassare almeno un milione di euro”. MP/
