BILANCIO 2011 (4): “LA GIUNTA VALUTI L'OPPORTUNITÀ DI PREVEDERE NUOVE MISURE PER I DIRITTI DI CONCESSIONE PER L'UTILIZZO DI ACQUE MINERALI” - SÌ DELL'AULA ALL'ODG 'LOCCHI,BUCONI,CARPINELLI'. BOCCIATO QUELLO DI PRC E IDV

Data:

30 Mar 2011 01:00

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 (Acs) Perugia, 30 marzo 2011 - Discussione comune e voto separato per due ordini del giorno sulla cosiddetta fiscalità ambientale. Il primo, a firma dei consiglieri Renato Locchi(Pd), Massimo Buconi (Socialisti) e Roberto Carpinelli (Marini per l'Umbria), approvato dall'Aula con 16 voti a favore, 10 contrari e 4 astenuti, impegna la Giunta regionale a prevedere, per l'utilizzo delle acque minerali naturali, di sorgente e termali nuove misure dei diritti di concessione, ferma restando la concorrenzialità dei produttori umbri allo scopo di evitare disomogeneità e potenziali squilibri competitivi tra regioni.

Nell'altro, a firma dei consiglieri di Rifondazione comunista, Damiano Stufara e Orfeo Goracci e dei consiglieri dell'Italia dei valori, Oliviero Dottorini e Paolo Brutti, respinto con 18 astensioni, 7 voti contrari e 5 favorevoli, si chiedeva alla Giunta regionale la predisposizione entro il 2011, relativamente alle acque minerali e termali e al settore delle attività estrattive (cave e miniere), una riforma della fiscalità ambientale e dei diritti di concessione che prevedeva una crescita del gettito complessivamente introitato dalla casse regionali, ferma restando la concorrenzialità dei produttori umbri in termini di rapporto prezzo-qualità. A questo testo è stato apportato, dopo la discussione in Aula, un emendamento che prevedeva, dai diritti introitati dalla Regione, maggiori risorse per i territori interessati dai prelievi.


 

Particolarmente articolata la discussione in Aula:

Damiano Stufara, (capogruppo Prc-Fds) nell'esposizione del suo ordine del giorno ha sottolineato la necessità di una riforma complessiva per l'intera materia della fiscalità ambientale. Per lo sfruttamento dei beni della collettività insiste oggi un prelievo minimale. Chi imbottiglia acqua o estrae materiali di cava non può continuare a farlo in maniera quasi gratuita. Un introito maggiore per la Regione significherebbe avere la possibilità di redistribuirlo sui territori dove avviene il prelievo”.

Sandra Monacelli (Capogruppo Udc), nel dichiarare la sua astensione su entrambi i documenti, ha lamentato il fatto che “non affrontano in maniera complessiva il sistema. Ai territori dove avviengono i prelievi vanno riconosciute maggiori risorse. Quelle contenute nei due ordini del giorno sono soluzioni improvvisate”.

Gianluca Cirignoni (Capogruppo Lega Nord), dopo aver dichiarato il suo voto favorevole “coerentemente con quanto affermato nella discussione di ieri”, ha sottolineato che “le imprese che utilizzano beni comuni, patrimonio nostro e delle future generazioni, e sui quali lucrano devono riconoscere alla comunità un giusto ritorno. La Giunta deve rimodulare i canoni”.

Raffaele Nevi (Capogruppo PdL) nel manifestare la sua “contrarietà all'aumento dei canoni su acque minerali e miniere, settore in grave crisi”, ha annunciato il suo voto contrario su entrambe le proposte. In un successivo intervento ha detto comunque che, se si vorranno prevedere maggiori risorse per i comuni interessati dai prelievi, su cui si è detto d'accordo, sarà necessario modificare la legislazione in vigore.

Orfeo Goracci ha sottolineato come “beni importanti per le comunità locali che portano benefici e profitti economici agli imprenditori, come per il cemento, rappresentano un ritorno risibile per i territori, vista l'esiguità delle concessioni”.

Andrea Lignani Marchesani (PdL), a differenza di quanto annunciato dal capogruppo Nevi, ha dichiarato la sua astensione perchè, ha detto “ogni prelievo deve corrispondere ad un armonico investimento nel territorio interessato. È necessaria una maggiore equità nell'utilizzo delle risorse”.

Paolo Brutti ha evidenziato la bontà delle osservazioni dei consiglieri Monacelli e Lignani proponendo di inserire nel proprio documento maggiori risorse per i territori interessati dai prelievi. Ha poi sottolineato l'importanza di una maggiore equità per quanto riguarda il prelievo fiscale. AS/

Ultimo aggiornamento: 30/03/2011