(Acs) Perugia, 9 giugno 2014 - “La vittoria del centrodestra a Perugia è stato un vero e proprio terremoto per la politica umbra. Complimenti innanzitutto ad Andrea Romizi, l’uomo giusto al posto giusto e al momento giusto, che ha dato comunque un valore aggiunto enorme con il mix di freschezza anagrafica, preparazione amministrativa ed indipendenza professionale”. È quanto dichiara Andrea Lignani Marchesani (Fratelli d'Italia) che rileva come il risultato elettorale sia stato “almeno per ora, sottovalutato dai grandi media nazionali, che si sono soffermati su città demograficamente più piccole e con esiti numericamente meno straordinari di quello del Capoluogo umbro”.
“Quello che è avvenuto – aggiunge il consigliere regionale - apre ora scenari enormi anche per le prossime elezioni regionali, scenari che presuppongono in tempi rapidi una proposta alternativa, la più estesa possibile e condivisa dal territorio. Non è più tempo di piccoli egoismi o rendite di posizione. Una classe dirigente è tale se progetta il futuro astraendolo dalle proprie persone. Tradotto: occorre capire chi vuole starci mettendo anche una pietra sopra a scelte avventate e discutibili e decidere in Umbria il candidato Presidente”.
“I livelli romani – conclude Lignani - devono comprendere la portata di quanto avvenuto, facendo un passo indietro su una scelta importante e decisiva che non può essere fatta col manuale Cencelli nelle segreterie nazionali dei partiti. Auspicabile e necessaria, dunque, una scelta dal basso, con elezioni primarie che mettano in moto risorse e sfruttino l’onda lunga del successo di Perugia”. RED/dmb