AZIENDA OSPEDALIERA PERUGIA: “BENE DISPONIBILITÀ DIREZIONE GENERALE AD ASSUMERE INIZIATIVE SU VICENDA GIUDIZIARIA DIRETTORE SERVIZIO GASTROENTEROLOGIA” - NOTA DI MARIOTTI (PD)

Il consigliere regionale Manlio Mariotti (Pd) interviene sulla questione riguardante la vicenda giudiziaria che ha coinvolto l'attuale direttore del servizio di Gastroenterologia dell'Azienda ospedaliera di Perugia. Mariotti giudica “positiva e da incoraggiare” la disponibilità del direttore generale “ad assumere iniziative nelle prerogative di sua competenza”, e ritiene “inopportuna ed eticamente ingiustificabile” un eventuale proroga di due anni del pensionamento del professionista.

Data:

13 Set 2013 01:00

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(Acs) Perugia, 13 settembre 2013 - “È positiva e da incoraggiare la disponibilità del direttore generale della Azienda ospedaliera di Perugia, manifestata durante un incontro con una delegazione sindacale della Cgil sui protocolli attuativi della convenzione Università - Regione, ad assumere iniziative, nelle prerogative di sua competenza, a chiarimento della vicenda giudiziaria che ha coinvolto il professore Antonio Morelli, direttore della Gastroenterologia dell'Ospedale di Perugia”. Così il consigliere regionale Manlio Mariotti (Pd) che ricorda come della questione riguardante il professionista la comunità umbra sia venuta a conoscenza “per l'attenzione con la quale un noto settimanale di informazione nazionale l'ha messa in evidenza mesi fa sul  suo sito online, notizia che  poi, con una singolare celerità, è caduta nel disinteresse e nell'oblio dei più. Fatto strano – commenta Mariotti - in una regione spesso sollecitata e 'sferzata' da un sistema di mass media locale capace di 'stare sulla notizia', e sorprendente per una città come Perugia sempre animata da una 'civica' voglia di conoscere”.

“Rispetto a questa vicenda – dice l'esponente del Pd - è giusto porre domande, per non lasciare inascoltata la meritoria ostinazione di chi chiede sia fatta piena luce su questi fatti. Se le notizie riportate dalla stampa nazionale e riprese da quella locale hanno fondamento – aggiunge Mariotti - è lecito conoscere cosa è realmente successo, in quali provvedimenti giudiziari è incorso un professore universitario responsabile di un servizio sanitario convenzionato con la Regione Umbria ed eventualmente per quali reati, e  se questi ultimi possano essere compatibili con l'assolvimento dei doveri (od obblighi) e delle responsabilità in capo ad ogni dipendente pubblico, ai sensi delle norme in materia previste dalla Costituzione Italiana (art. 97 e 98), dal Codice civile, dai contratti collettivi nazionali di Lavoro, dal Codice di comportamento dei dipendenti della Pubblica amministrazione”.
 
“Relativamente alla possibilità di un'eventuale proroga di 2 anni del collocamento in pensione del professionista – spiega Mariotti - aldilà delle valutazioni generali su questo istituto giuridico, nel caso in questione ritengo che non sia plausibile, opportuno e persino eticamente giustificabile. In termini generali il ricorso al cosiddetto 'più due' dovrebbe essere una opzione assolutamente straordinaria del nostro sistema universitario, inderogabilmente necessaria e sempre debitamente motivata, ma nello specifico della direzione della Gastroenterologia del Santa Maria della Misericordia non credo esistano  i presupposti di fondo per poterla prendere in considerazione. Forse è il tempo che qualche risposta chiara venga data, e non solo dalla direzione generale della Azienda Ospedaliera. Anche per una basilare esigenza di trasparenza, tutela dell'interesse generale e rispetto dei principi di legalità – conclude - alla quale il funzionamento della Pubblica Amministrazione deve sempre informare i suoi comportamenti e le sue decisioni”. RED/tb

Ultimo aggiornamento: 13/09/2013