Aula: Ok dell’Aula alla mozione di Fabrizio Ricci (Avs) per il sostegno alla missione umanitaria della Global Sumud Flotilla
L’atto di indirizzo per la Giunta, sul quale i consiglieri della minoranza, pur rimanendo in Aula, non hanno partecipato al voto, chiede al Governo italiano le necessarie garanzie diplomatiche e di protezione per l'incolumità della spedizione di pace verso Gaza
25 Set 2025 17:42
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(Acs) Perugia, 25 settembre 2025 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato a maggioranza (i consiglieri di opposizione non hanno partecipato al voto pur rimanendo in Aula) una mozione urgente, promossa e predisposta da Fabrizio Ricci (Avs) concernente il ‘sostegno alla missione umanitaria della Global Sumud Flotilla e la richiesta urgente al Governo italiano delle necessarie garanzie diplomatiche e di protezione per l'incolumità della spedizione di pace verso Gaza’.
Pieno appoggio alla proposta è stato espresso dai consiglieri della maggioranza, mentre quelli di opposizione, per bocca del consigliere Matteo Giambartolomei hanno spiegato la loro posizione: “pur concordando sul contenuto del documento” hanno ribadito “il superamento dell’atto da quelle che sono le posizioni già prese dal Ministro e dal Governo e quindi da quanto espresso come posizione chiara e netta dello stesso Governo”. Motivo per cui sono restati comunque in Aula, senza però esprimere il proprio voto.
L’atto che impegna la Giunta regionale ad intervenire in tal senso è stato illustrato dallo stesso Ricci che non ha mancato di sottolineare come sia “importante e giusto che questo Consiglio possa trattare un fatto epocale come quello della missione umanitaria della Global Sumud Flottilla che in queste ore sta tenendo in ansia milioni di cittadini nel nostro Paese e migliaia e migliaia di persone nella nostra regione. Peraltro l'articolo 2 del nostro Statuto sancisce che la Regione Umbria assume come valori fondamentali della propria identità, da trasmettere alle future generazioni, la cultura della pace, della non-violenza e del rispetto per i diritti umani come valori fondanti. Purtroppo a Gaza, ma anche in tutta la Palestina questi valori fondamentali oggi sono completamente calpestati. Dall'alba di stamattina sono almeno trenta i palestinesi uccisi negli attacchi militari israeliani nella zona centrale e meridionale di Gaza, che si vanno a sommare agli oltre sessantatremila e si tratta in grandissima parte di donne, bambini e comunque popolazione civile. Accanto a questo è importante ripetere che il blocco navale che è imposto da Israele impedisce sistematicamente l'arrivo di aiuti umanitari via mare, come via terra, perché sappiamo delle tonnellate e tonnellate di aiuti che sono bloccati da tempo immemore E questo viola il diritto internazionale. Le violazioni del diritto internazionale non possono essere trattate con scarsa rilevanza. Il blocco di Israele viola il diritto internazionale, perché Israele è una potenza occupante. Israele sta occupando il territorio palestinese e quindi avrebbe l'obbligo di garantire ai civili di Gaza i beni essenziali. Ecco perché qualsiasi ostruzione alla missione della Flottiglia, anche in acque territoriali, controllate in questo momento di fatto da Israele, costituirebbe una grave violazione del diritto internazionale. È un atto di sfida all'ordinanza della Corte internazionale di giustizia e impone a Tel Aviv, al contrario, l'arrivo di aiuti umanitari verso Gaza. Il Ministro Crosetto finalmente e giustamente ha inviato due navi della nostra Marina Militare a supporto della flottiglia. Questo è un atto comunque dovuto perché le navi battenti bandiera italiana nelle acque internazionali sono territorio italiano. È chiaro dunque che, laddove sono sotto attacco, i nostri connazionali, in acque internazionali, vanno sempre difesi e soccorsi. Il Ministro ha tuttavia chiarito che queste navi non seguiranno la missione fino al suo obiettivo e cioè consegnare gli aiuti e le medicine, rompere l'assedio e arrivare a consegnarli a Gaza. Questo tra circa 450 miglia perché questa è la distanza che attualmente c'è tra la flottiglia e le acque territoriali della striscia di Gaza. I nostri connazionali, i nostri parlamentari che sono a bordo di quelle navi, ma più in generale le migliaia di donne e uomini che sono su quelle barche per rompere l'assedio, portare aiuti saranno da soli in balia di un governo criminale secondo la Corte Internazionale e di un governo che, nonostante si tratti di donne e uomini, disarmati non violenti, Israele continua a chiamarli terroristi al servizio Hamas. Questa mozione mira ad impegnare la Giunta a sostenere ed esprimere totale solidarietà e appoggio alla missione della Global Sumud Flottilla che rappresenta un evento unico e straordinario di azione dal basso. Oltre a questo chiede che vi sia e continui la protezione, sia di carattere diplomatico, intervenendo nelle sedi opportune a livello internazionale, sia con il governo di Israele che negli organismi internazionali affinché facciano da cuscinetto per consentire l'ingresso degli aiuti e che finalmente venga rotto l’assedio. La Regione si faccia quindi portavoce con tutta la forza e determinazione possibile della volontà di questa Assemblea di proteggere la flottilla e di consentire che l'obiettivo nobile e straordinario di questa missione sia portata a termine. Questo è il senso della mozione che presentiamo. Chiedo a tutte le colleghe e colleghi di schierare l'Umbria dalla parte giusta della storia”.
Interventi:
Maria Grazia Proietti (Pd): “Vorrei sottolineare alcuni punti che secondo me sono particolarmente importanti, perché noi siamo dalla parte giusta della storia. Perché oggi noi siamo la storia e qualcuno, delle generazioni future ci chiederà conto di quello che sta succedendo e del perché sta succedendo. Di questa mozione voglio sottolineare alcune cose: primo, l'articolo 2 dello Statuto regionale secondo il quale la Regione assume come valori fondamentali della propria identità, da trasmettere alle future generazioni, la cultura della pace, la non violenza e il rispetto dei diritti umani Noi siamo questi, questa è la nostra storia. L'Umbria ha da sempre avuto un ruolo di primo piano nella promozione della convivenza pacifica tra i popoli e nello sviluppo del dialogo interculturale ed interreligioso, come testimonia l'incontro storico di Assisi del 27 ottobre 1986 e che da allora, tutti gli anni si è continuato a ripetere nelle varie città del mondo. Quest'anno sarà a Roma il 27 e il 28 ottobre. L’Umbria è da tempo impegnata nel riconoscimento dell'autodeterminazione del popolo palestinese, tant'è che nel Consiglio regionale si sono approvate specifiche mozioni. Noi che qui abbiamo un assessorato per la pace e poi va sottolineato quanto ha fatto la presidente Stefania Proietti insieme ai capogruppo di questa Assemblea ricevendo una delegazione di Sindaci della Cisgiordania e ribadendo che la Regione è schierata a fianco di tutta quella società civile che si batte per i diritti umani e per la pace, confermando la nostra vocazione di persone che sono capaci di dialogo e di cooperazione. La storia la facciamo noi con le nostre caratteristiche, la nostra identità culturale e spirituale”.
A questo punto della discussione il consigliere Eleonora Pace (capogruppo FdI) ha chiesto una breve pausa dei lavori per un confronto sull’atto. Alla ripresa dell’Aula il consigliere Matteo Giambartolomei (FdI), parlando a nome della minoranza ha detto che: “in coerenza con quanto già anticipato riguardo all'ammissibilità dell'atto proposto dal consigliere Ricci, ribadiamo di essere assolutamente concordi con il contenuto del documento, ma non possiamo che ribadire il superamento dell’atto da quelle che sono le posizioni già prese dal Ministro e dal Governo e da quanto espresso come posizione chiara e netta del Governo. Motivo per cui resteremo in Aula, senza però esprimere il nostro voto”.
Cristian Betti (capogruppo Pd): “Ringrazio il consigliere Fabrizio Ricci per aver presentato questa mozione. Ringrazio ovviamente anche l'Aula, compresa la minoranza che ci ha consentito portarla in discussione, e non è un fatto scontato, è qualcosa che va rimarcato perché qualsiasi atto che le istituzioni possano fare, simbolico, ma anche concreto, è molto importante di fronte a questa tragedia enorme a livello globale. Ricordo con grande emozione e con grande orgoglio che siamo stati la prima Regione in Italia ad aver affisso la bandiera della Palestina dalle nostre mura. Ricordo quanto fatto per alcuni bambini palestinesi, che sono stati accolti nella nostra regione grazie alla grandissima sensibilità della nostra Presidente, dell'assessore Barcaioli. Ricordo una serie di momenti bellissimi di una visita di alcuni sindaci della Cisgiordania arrivati nei nostri luoghi. Il sostegno alla flottilla non è solo un atto simbolico, va a tutte queste straordinarie persone che attraverso una serie di imbarcazioni si sono messe in marcia verso Gaza per portare un sostegno concreto a quelle popolazioni. Il nostro Governo, così come hanno fatto altri Governi, sarebbe bello potesse finalmente mettere una vera pietra miliare su questi aspetti così come la nostra regione ha fatto nel corso di questi mesi. Perché l'appuntamento con la storia non è più rinviabile, già è passato troppo tempo, già abbiamo lasciato scorrere troppo sangue. Bisogna prendere provvedimenti, impegni politici. La storia non aspetta e ci chiede di scegliere fra lo stare dalla parte giusta o dalla parte sbagliata. Questa Regione ha scelto di stare nella parte giusta”.
Stefano Lisci (Pd): “Le parole, in questi casi, diventano anche un po' superflue per quello che soprattutto si vede in televisione in questi giorni. Assistere a tutta questa cattiveria, tutto questo odio che viene generato giorno dopo giorno senza pensare che poi odio genera odio, violenza genera violenza. Tutto quanto avvenuto in questi mesi è qualcosa di veramente imbarazzante. Quando si arriva a fare del male ai bambini bisogna fermarsi. Questo atto è importante perché ci colloca dalla parte giusta della storia. Una delle cose che si sta perdendo nella società di oggi è purtroppo il rispetto per gli altri, una mancanza di rispetto per la vita altrui, per le sofferenze”. AS