“Assestamento al Bilancio di previsione 2025-2026-2027 della Regione Umbria”

Audizione con l’assessore regionale Tommaso Bori e approvazione, in Prima commissione, del disegno di legge della Giunta

Data:

14 Lug 2025 16:43

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(Acs) Perugia, 14 luglio 2025 - La Prima commissione dell’Assemblea legislativa ha approvato oggi a maggioranza (favorevoli Pd e M5S - contrari FI, FdI e Lega), il disegno di legge della Giunta “Assestamento al Bilancio di previsione 2025-2026-2027 della Regione Umbria”. 

Prima del voto il capogruppo del Partito democratico Cristian Betti ha evidenziato che “l’Assestamento pone le basi per le scelte politiche dei prossimi anni di mandato e contiene alcuni provvedimenti che ci convincono molto e che vanno a dare risposte ad alcune fasce sociali verso cui serve attenzione”. Mentre il capogruppo di Forza Italia, Laura Pernazza, ha rimarcato che “l’Assestamento si basa su una manovra fiscale immotivata, i cui proventi sono stati  utilizzati in un modo che non condividiamo. Inoltre la procedura seguita è discutibile: il parere dei revisori è arrivato solo questa mattina ed è stata limitata la possibilità di presentare emendamenti. I diritti delle minoranze sono stati limitati”.

La Commissione ha anche respinto la proposta di Eleonora Pace (capogruppo FdI) di fissare una seduta pubblica di audizione con la presidente della Giunta, Stefania Proietti, sulle discrepanze tra l’entità complessiva della manovra fiscale e gli stanziamenti, soprattutto in sanità, previsti nell’Assestamento.

L’ASSESSORE Tommaso Bori ha definito l’Assestamento “un provvedimento in continuità con la manovra fiscale. Esso prevede 34,2 milioni per il ripiano del disavanzo del servizio sanitario (esercizio 2024, precedente legislatura) e 39 milioni nel triennio per il fondo di dotazione negativa. 

Il contributo della Regione alla finanza pubblica ammonta a 38,46 milioni nel triennio. Ci saranno maggiori risorse per gli indennizzi da complicanze irreversibili in ambito medico (2 milioni circa per il triennio). Verranno cofinanziati con 7 milioni gli accordi di programma per edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico. Saranno potenziate le risorse per gravi disabilità e non autosufficienza: raddoppiate rispetto a quelle già presenti, con un incremento di 8 milioni nel triennio. Al cofinanziamento della programmazione comunitaria Fse andranno ulteriori 28 milioni e al Fesr altri 26 milioni nel triennio. Per il 2026 e 2027 all’aeroporto San Francesco di Assisi, anche in vista dell'ottavo centenario della morte del Santo, spetteranno 9 milioni nel biennio. 6 milioni nel biennio andranno alla manutenzione delle strade regionali domandate alle Province. Ci saranno 7,5 milioni nel triennio per il trasporto pubblico, 120mila euro per l’artigianato, 240mila euro per le cooperative, 35mila euro per il commercio equo e solidale.

Alle Unioni dei Comuni andrà un finanziamento aggiuntivo di 300mila euro. Verrà modificata la disciplina per l’uso dei beni demaniali del lago Trasimeno e  rideterminati al ribasso i canoni. Il fondo regionale per le attività di prevenzione danni da fauna selvatica verrà incrementato di 250mila euro e per il risarcimento dei danni sulle strade ci saranno 800mila euro all’anno nel prossimo biennio. Previsti anche incrementi degli indennizzi per i danni causati ad agricoltura e zootecnia. 2,1 milioni nel triennio serviranno per la gestione delle opere idrauliche e la riduzione del rischio legato ad eventi alluvionali. Nel 2026 ci sarà il centenario della nascita del premio nobel Dario Fo, uno degli eventi che può caratterizzare la nostra terra visto che la fondazione è presente in Umbria. Saranno destinate risorse alla Fondazione ‘Fo - Rame’, che gestirà le celebrazioni”.

GLI INTERVENTI

Cristian Betti (Pd): “L’assestamento riflette alcune delle linee qualificanti del mandato della Giunta, che troveranno piena attuazione del nuovo bilancio, come: l’incremento per i fondi per la non autosufficienza, la messa in sicurezza del territorio, il rifinanziamento del bonus caldaie, i fondi per le strade gestite dalle Province, i finanziamenti per il trasporto pubblico locale, l’ulteriore apporto agli eventi culturali e ai festival.”

Fabrizio Ricci (Avs): “Questa manovra traccia una direzione chiara e coerente con il nostro progetto politico. Troviamo interventi rilevanti sulla sanità e soprattutto sulla non autosufficienza. Altra voce molto significativa è la piena attuazione della programmazione europea anche in futuro, per mettere in pratica politiche sul lavoro e sulla riduzione delle diseguaglianze. Si sta andando nella direzione giusta”.

Eleonora Pace (FdI): “Continuo a non comprendere le ragioni politiche di alcune scelte. A distanza di mesi e dopo l’udienza della Corte dei conti, attendiamo ancora delle spiegazioni dall’assessore. Rispetto alla manovra fiscale di aprile da 188 milioni si registra un effettivo disavanzo in sanità di 34 milioni. E questa differenza richiede una spiegazione. Il presidente della Corte dei conti ha sottolineato il contrasto di questi numeri con gli oltre 240 milioni di euro di disavanzo di cui si parlava nei comunicati ufficiali della Giunta. In aprile non veniva inoltre tenuto conto del contributo legato al payback sanitario. Quindi quando la Giunta regionale ha adottato la manovra fiscale da 188 milioni già sapeva che il vero deficit ammontava a 90 milioni poi ridottisi a 34 milioni al netto delle risorse del Payback e delle premialità. Vorrei che l’assessore fornisse una spiegazione politica a tutto questo e alla manovra che è stata approvata”.

Letizia Michelini (Pd): “Dal giudizio di parificazione e dalla relazione del presidente della Corte si è voluto estrapolare ciò che faceva comodo. E’ emerso infatti che la Giunta si è impegnata per risanare un disavanzo e per ricostituire il fondo di dotazione. La consulenza di Kpmg non è risultata illegittima ma ha aiutato la Giunta nel lavoro di risanamento. Appare chiaro che i rilievi del presidente della Corte fossero relativi all'aspetto comunicativo e non alla sostanza della manovra. Non vanno tralasciati i problemi ereditati dalla precedente Giunta e legati alla situazione dell’Arpa e alla necessità di garantire il cofinanziamento regionale dei fondi europei.  Dobbiamo ricordare che il 70% degli umbri non subirà aumenti Irpef ma anzi, nel 45%, avrà una diminuzione. Questo Assestamento, pur dovendo intervenire su qualcosa che andava corretto, è riuscito a raggiungere alcuni degli obiettivi delle linee programmatiche e segna un netto cambio di passo”.

Maria Grazia Proietti (Pd): “Positiva l’attenzione per il sostegno alle persone con disabilità. Il cofinanziamento per i fondi europei è importante per l'Umbria, sia per il sociale che per il comparto agricolo”. 

Nilo Arcudi (Tp-Uc): “Non ho incontrato molti cittadini felici di questo abbassamento delle tasse, che forse quindi non c’è stato. Se nel triennio vengono reperite risorse per 180 milioni in favore del Bilancio regionale e non dei cittadini, evidentemente c’è qualcosa da rivedere. Non possiamo fingere che non esista la relazione della Corte dei conti: quei numeri hanno confermato tutto quello che noi avevamo segnalato. Non ci convince la premessa dell'Assetamento. Quella manovra fiscale non serviva e la Regione ne era consapevole. Un autorevole ente terzo è la Corte dei conti piuttosto che la Kpmg. Anche il parere dei revisori manifesta perplessità sulla consulenza a Kpmg”. 

Laura Pernazza (FI): “Come avevamo già previsto, i fondi della manovra fiscale sono serviti a tutto tranne che alla sanità. Quello che chiedevamo, ossia che i fondi andassero tutti al riefficentamento della sanità, non c’è. Sono stati creati sostegni per attività clientelari, come il contributo per le celebrazioni della nascita di Dario Fo, su cui anche gli uffici hanno manifestato perplessità. Questa Giunta, sia nell’Assestamento che nelle delibere, ha assolutamente escluso la Provincia di Terni, a cui sono andate l’8% delle risorse. Sulla fauna selvatica e sui risarcimenti c’è stata grande attenzione agli indennizzi ma non alla prevenzione, a cui vanno cifre inadeguate alla realizzazione di impianti di dissuasione. La totalità delle imprese umbre pagherà la maggiorazione dell’Irap, con evidenti ricadute su tutti i cittadini. La Corte dei conti ha ribadito che il bilancio di previsione non può prevedere poste straordinarie per la copertura di spese ordinarie. Non viene chiarito come vengono utilizzati i 4,3 milioni che l’Assemblea legislativa ha restituito alla Giunta. Per la manutenzione delle strade in gestione alle Province, pure necessaria e positiva, non ci sono fondi per il 2025”.

Luca Simonetti (M5S): “La Corte dei conti ha mosso rilievi sulla comunicazione della manovra fiscale e non sulle scelte operate. Nel 2022, nella seduta di parifica, l’allora presidente sottolineò che in Umbria era compromesso il diritto alla salute. Questo atto dimostra una visione chiara e netta rispetto alle politiche sociali, andando a garantire l’erogazione dei servizi. Ci sono investimenti importanti per la sanità, anche per l’ospedale di Terni. Rilevanti anche le risorse legate alle centrali idroelettriche”. 

Donatella Tesei (Lega): “La relazione della Corte dei conti non lascia spazio alle interpretazioni. Il payback dispositivi è previsto dalla legge nazionale. Ora dovremo porci il tema di quello che è stato maturato dal 2019 in poi.  I numeri che avete dato servivano a spaventare i cittadini e a motivare una manovra fiscale che non doveva essere fatta. La Corte dei conti e la relazione Kpmg hanno messo in evidenza che il disavanzo ammontava a 34 milioni. L’accordo tra le Regioni, il ministero e le imprese era basato sulla rinuncia ad una quota del fondo del payback: sulla base di questo sono stati respinti tutti i ricorsi. La Corte ha eccepito sul ruolo dell’advisor privato visto che esiste già l’Agenas. I 160mila euro impegnati per l’incarico a Kpmg non erano giustificati e anche le modalità di gestione dell’incarico sono state criticate. Il reale ammontare del fabbisogno era noto a tutti. Sugli accantonamenti per il contributo alla finanza pubblica per i prossimi anni c’è un tavolo aperto per sterilizzare questi importi, che quindi potrebbero diminuire. C’è un eccesso di accantonamenti che serve solo a giustificare una manovra che non serviva”.

Paola Agabiti (FdI): “Nel 2020 ci siamo trovati davanti a una situazione difficile ma non abbiamo aumentato le tasse. Siamo andati avanti 5 anni recuperando ogni singolo euro, utilizzando poste straordinarie solo per gli interventi legati al covid. Sull’Arpa, scontiamo l’impatto di una legge nazionale che richiede un accantonamento di 14 milioni, che ora non è stato previsto. Se non ci fosse stato un bilancio sano non sarebbe stato possibile per questa Giunta accantonare 40 milioni per i crediti di dubbia esigibilità. Sul Tpl sono sempre stati previsti fondi addizionali anche da noi. I 4,3 milioni dell’Assemblea legislativa li avete utilizzati per cofinanziare il Fondo sociale europeo mentre per il Fesr i fondi c’erano già. Sulla cultura, nella passata legislatura abbiamo investito molto utilizzando i fondi comunitari. I 7 milioni di investimenti in sanità sono obbligatori”. 

Francesco Filipponi (Pd): “L’Umbria subirà un taglio di 40 milioni nel triennio, e se il Tavolo del Mef non apporterà modifiche la cifra salirà a 47 milioni. Il deficit strutturale del servizio sanitario è stato accertato e richiede una copertura altrettanto strutturale. Rispetto ai 4,3 milioni che l'Assemblea legislativa ha restituito alla Giunta, abbiamo presentato una proposta di risoluzione che verrà discussa in Aula giovedì 17 luglio. Mentre per l’abbattimento delle barriere architettoniche e l'efficientamento energetico di Palazzo Cesaroni manca ancora la stima del costo degli interventi. Importanti il finanziamento per il bonus caldaie, gli interventi sul demanio idrico e i fondi per la non autosufficienza. Per gli eventi culturali della Provincia di Terni bisogna ricordare che parte dei canoni idroelettrici vanno proprio a finanziare questo ambito”. 

Tommaso Bori (assessore): “Non ci sono clientele nella gestione dei fondi stanziati nell’assestamento, tanto è vero che sul centenario della nascita di Dario Fo stanno il Governo, la Galleria nazionale e il Comune di Gubbio. La cifra che stanzia la Regione, 200mila euro, è molto ridotta rispetto a quello che prevede il Governo. Non è vero che le risorse in discussione derivano tutte dalla manovra fiscale. Le risorse da destinare alla sanità non sono solo i 34milioni riferiti al bilancio dello scorso anno ma anche i 39 milioni relativi al fondo di dotazione. A cui si aggiungono i milioni di contributo per la finanza pubblica. E non va sottovalutato il cofinanziamento dei programmi europei, che sblocca 300milioni. Sulla fauna selvatica ci sono tre azioni: gli indennizzi per gli incidenti, i risarcimenti per l’agricoltura e la prevenzione dei danni. Tutto questo è l’assestamento di un bilancio predisposto da altri. Stiamo lavorando al Testo unico sulla cultura che riunisca tutte le leggi oggi in vigore sulle attività e sui luoghi della cultura. La partita del payback è molto più complessa e difficile rispetto a come viene rappresentata: il decreto non restituisce alle Regioni le somme che gli spetterebbero. Non ci sono certezze quindi. Tutti i trasferimenti dello Stato sono vincolati all’effettivo pagamento della quota da parte delle imprese. Per l’Umbria la quota è 15,8 milioni. Il rischio è che non tutte le imprese vogliano o possano aderire al pagamento agevolato, dato che alcune hanno cessato l’attività visto che la previsione si riferisce a circa 10 anni fa”. MP/

Ultimo aggiornamento: 15/07/2025