ASSEMBLEA LEGISLATIVA: “IL NUOVO PRESIDENTE RINUNCI AI PRIVILEGI E NON INSEGUA IL MODELLO BOLDRINI” - LE ESORTAZIONI DEI CINQUE STELLE A PORZI

I consiglieri regionali del Movimento 5 stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, chiedono alla neo eletta presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Donatella Porzi, di rinunciare a quelli che definiscono “privilegi”, come l'auto blu e le indennità di funzione aggiuntiva, oltre a un più puntuale accesso agli atti istituzionali. Ribadita la richiesta di istituire in Umbria il reddito di cittadinanza.

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10 Lug 2015 01:00

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(Acs) Perugia, 10 luglio 2015 – “Il Movimento 5 Stelle dell'Umbria non ha votato Donatella Porzi quale nuovo presidente del Consiglio regionale. Non lo abbiamo fatto per coerenza con la nostra linea di opposizione al PD e alle sue correnti interne che, eternamente in lotta tra loro, hanno da tempo smarrito l'autentico bene dei cittadini, facendo della res publica cosa propria”. Lo hanno dichiarato, subito dopo la seduta di insediamento del nuovo Ufficio di presidenza dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, gli esponenti del Movimento Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari.

“Un tempo la parola 'sinistra' – spiegano i due esponenti del M5s - dispensava emozioni al solo riflettere sugli alti valori di giustizia sociale che essa evocava; oggi quel termine è ridotto a suono spento, a espressione deprivata di senso, mentre affari & politica la fanno da padrone. E ciò accade anche e soprattutto in Umbria, come testimonia il risultato elettorale tutt'altro che esaltante di Catiuscia Marini. È esplosa una questione morale che questo nuovo presidente è pertanto chiamato ad affrontare al più presto in spirito di verità. Quindi massimo rispetto per la persona di Donatella Porzi, ma prima occorre una presa di distanza rispetto a questi errori e orrori del suo partito. Non abbiamo votato Porzi anche alla luce della mancata consultazione generale su residui ruoli pubblici che definiamo di garanzia e che certamente noi, quali autentici portavoce dei cittadini, siamo titolati a ricoprire con assoluta serietà e competenza. A ogni modo nutriamo la speranza che il nuovo presidente guardi alle concrete priorità dell'Umbria, calendarizzando rapidamente i provvedimenti più utili ai tanti che non ce la fanno, mentre il Palazzo persevera e affonda nella sua stessa opulenza, scollegata dall'impoverimento dilagante: si dia perciò il buon esempio, dicendo sì al reddito di cittadinanza e no a queste indennità, da microcosmo di privilegiati, da casta sorniona”.

“La presidente, inoltre – aggiungono Liberati e Carbonari - apra la struttura del Consiglio alle comunità, alle associazioni, ai comitati, a tutti coloro che, fin qui del tutto marginali nell’operatività dell'Assemblea, credono ancora nell’utilità democratica dell’istituzione Regione. Sarebbe utile iniziare da due gesti affatto simbolici: rinunciare all’auto blu e all’indennità di funzione aggiuntiva. Donatella Porzi non sia una piccola Boldrini. La nuova presidente chiuda con la stagione dei patrocini a titolo oneroso, atti al sapore di vieta clientela in un meccanismo decisamente discrezionale, fitto di scambi di biglietti di ingresso che la casta sorniona dovrà finalmente pagarsi. Inoltre, si dovrebbe pretendere da parte della Giunta più trasparenza e più rispetto di puntuali normative relative agli atti e alla loro consegna ai consiglieri, dal Bilancio in giù, e sulle determine, oltre naturalmente a fare al meglio la propria parte quale apicale di un Consiglio regionale rimasto parimenti indietro sull’argomento, come da noi ripetutamente dimostrato in queste settimane”. RED/pg
 

Ultimo aggiornamento: 10/07/2015