ANTIMAFIA: “UNO SCANDALO AVERE TOLTO LE INDENNITÀ AGLI AGENTI DELLA DIA” - BRUTTI (IDV) CONTRO LE SCELTE NAZIONALI IN MATERIA DI SPENDING REVIEW

Data:

03 Set 2012 01:00

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(Acs) Perugia, 3 settembre 2012 - “Il governo Monti non finisce mai di deludere. Una mano delicatissima verso banche e lobby e il pugno di ferro su tutto il resto. Adesso ci rimettono perfino gli agenti dell'antimafia che, in cambio di una vita esposta a mille rischi, si vedono tagliare l'indennità di 250 euro al mese, definita una spesa non obbligatoria. Un modo elegante e sobrio per ricordare i trenta anni dall'eccidio del generale Dalla Chiesa”. Paolo Brutti, responsabile dipartimentale dell'Italia dei Valori e presidente della Commissione antimafia del Consiglio regionale, commenta così “l'ultima iniziativa del Governo in termini di spending review”.

“E' veramente insopportabile questa finzione da parte di un Governo a forte connotazione economico-finanziaria: tutti sanno quanto incida lo strapotere delle mafie negli affari del nostro Stato, quanto queste presenze allontanino gli investitori stranieri. Ma se a beneficiare del cosiddetto 'trattamento Tea' sono normali ispettori di polizia, magari con trenta anni di servizio, allora il gioco non vale la candela. In quale altra parte del mondo – si chiede infine Brutti - vengono equiparati gli agenti che pattugliano la strada con quelli che scortano un giudice minacciato di morte? Ci vergogniamo noi per loro”. RED/mp

Ultimo aggiornamento: 03/09/2012