ANTIMAFIA: “NELLA MANOVRA MONTI DUE PERICOLOSE INSIDIE PER I CANTIERI ITALIANI” – IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D’INCHIESTA BRUTTI LANCIA L’ALLARME SU ALCUNE MODIFICAZIONI ALLA NORMATIVA SUGLI APPALTI

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12 Dic 2011 00:00

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(Acs) Perugia, 12 dicembre 2011 - “La manovra Monti nasconde una pericolosa insidia che potrebbe facilitare l'infiltrazione mafiosa nei cantieri italiani”. L'allarme viene da Paolo Brutti, presidente della Commissione d’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose in Umbria, e si riferisce ai primi due commi dell'articolo 44 del decreto legge. “In questi provvedimenti – spiega Brutti - si abolisce un divieto importante: attualmente, nelle gare per gli appalti pubblici, il costo del lavoro non può essere comprimibile, ovvero non si può competere decurtando le paghe degli operai. La concorrenza viene limitata ai costi del materiale e all'aspetto puramente tecnico. La manovra del Governo - denuncia Brutti - cancella tutto questo, lasciando alla commissione appaltante la valutazione sulla congruità dell'offerta. Chiunque conosca il modus operandi di mafia, camorra e n'drangheta – aggiunge Brutti - sa quanto pericolosi possano essere questi pertugi e quanto certe discrezionalità scatenino gli appetiti della peggiore criminalità, offrendo per giunta spazi alle attività di caporalato. Un provvedimento del quale non si capisce il senso, né l'eventuale beneficio economico e che - conclude Brutti - mi auguro venga prontamente cancellato”.  RED/tb

Ultimo aggiornamento: 12/12/2011