(Acs) Perugia, 30 gennaio 2014 – La Seconda Commissione, presieduta da Gianfranco Chiacchieroni, attraverso una sottocommissione composta dai consiglieri Oliviero Dottorini (Idv), Luca Barberini (Pd) - poi sostituito da Damiano Stufara (Prc) - e Raffaele Nevi (FI), ha provveduto ad unificare tre iniziative legislative tutte con l’obiettivo di favorire l’accesso dei giovani all’agricoltura, promuovendo di fatto l’agricoltura sociale e la filiera corta. Si tratta di due proposte di legge di Oliviero Dottorini: “Disposizioni per favorire l’accesso dei giovani all’agricoltura e contenere il consumo dei suoli agricoli” e “Disposizioni per la lavorazione, trasformazione e vendita di limitati quantitativi di prodotti agricoli nell’ambito della filiera corta e della produzione locale”, mentre la terza: “Norme per favorire l’accesso alla terra e promuovere l’agricoltura sociale e la filiera corta” era firmata da Damiano Stufara (Prc-Fds), Fausto Galanello e LucaBarberini (Pd).
La nuova proposta di legge, sintesi delle tre e firmata da tutti proponenti originari, porta il titolo di “Norme per favorire l’insediamento produttivo ed occupazionale in agricoltura, per promuovere l’agricoltura sostenibile. Disposizioni sulla lavorazione di piccoli quantitativi di prodotti agricoli”. Nel testo vengono ribadite le finalità e le disposizioni volte a promuovere lo sviluppo, l’imprenditoria e la crescita occupazionale nel settore, favorendo in particolare: l’accesso dei giovani all’agricoltura, anche al fine di agevolare il ricambio generazionale; l’agricoltura sociale; l’utilizzo produttivo di terreni agricoli ed a vocazione agricola e la loro funzione sociale; la gestione attiva e sostenibile dei beni agro-forestali attenta alla dimensione economica, ambientale e sociale; il ruolo multifunzionale dell’agricoltura, l’impiego e l’applicazione di modelli di agricoltura sostenibile (biologica e conservativa); il contrasto al degrado ambientale e la valorizzazione dell’ambiente, del territorio e del paesaggio rurale. Nella programmazione del settore la Regione sarà chiamata a favorire e promuovere: l’utilizzo ed il recupero produttivo di terreni agricoli o a vocazione agricola; l’impiego di modelli di agricoltura sostenibile; l’agricoltura sociale; il sostegno ai giovani imprenditori.
La legge prevede l’istituzione del ‘Banco della Terra’, con sede presso la Giunta regionale: un elenco dei terreni agricoli e a vocazione agricola, di quelli agro-forestali, delle aziende agricole e dei fabbricati rurali, di proprietà pubblica o privata, utili per operazioni di locazione o di concessione. La Giunta dovrà adottare entro il 28 febbraio di ogni anno il Piano annuale delle locazioni e delle concessioni del Banco della Terra. Per quanto concerne le misure di sostegno per l’accesso alla terra, la Regione, attraverso Gepafin, dovrà favorire la concessione di garanzie per agevolare l’accesso al credito dei soggetti assegnatari di beni. Dovrà anche definire, all’interno del programma di sviluppo rurale (Psr) specifiche misure di sostegno ai suddetti soggetti. La Regione dovrà infine individuare, anche con il supporto di Sviluppumbria, programmi di attività strumentali e di servizio per la creazione di imprese e cooperative, sostenendo anche le attività di impresa agricola e di formazione. La Regione sarà anche chiamata a promuovere la destinazione, da parte dei Comuni, di terreni comunali ricadenti nelle aree urbane e periurbane, ad orti sociali urbani. Per quanto riguarda, infine, la trasformazione e la lavorazione di piccoli quantitativi di prodotti agricoli, la Regione dovrà dettare disposizioni dirette ad agevolare la trasformazione e la lavorazione di piccoli quantitativi di prodotti agricoli stagionali destinati alla vendita, che per le loro caratteristiche o per la limitatezza della produzione non si prestano ad una lavorazione industriale.
La Commissione ha infine deciso di sottoporre l’atto legislativo alla valutazione della Giunta programmando nel contempo una audizione con i due assessori regionali interessati alla materia: Fernanda Cecchini (Agricoltura) e Fabio Paparelli (Patrimonio). AS/