AGRICOLTURA: “DARE PIENA ATTUAZIONE AL BANCO DELLA TERRA” - INTERROGAZIONE DI CASCIARI E CHIACCHIERONI (PD)

I consiglieri regionali del Partito Democratico, Carla Casciari e Gianfranco Chiacchieroni, hanno presentato un'interrogazione nella quale chiedono di dare piena attuazione al Banco della Terra. Casciari e Chiacchieroni nell'atto domandano “lo stato dei lavori per la sua creazione e le opportunità imprenditoriali ad esso collegate previste dall'articolo 198 della legge regionale '12/2015', visto che l'agricoltura risulta essere uno dei settori di maggior investimento per i giovani che vogliono intraprendere un'attività indipendente”.

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16 Mar 2016 00:00

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(Acs) Perugia, 16 marzo 2016 - “Dare piena attuazione al 'Banco della Terra', conoscere lo stato dei lavori per la sua creazione e le opportunità imprenditoriali ad esso collegate previste dall'articolo 198 della legge regionale '12/2015'”. È questo il contenuto dell'interrogazione presentata dai consiglieri Carla Casciari e Gianfranco Chiacchieroni (Partito Democratico).

Nell'atto i consiglieri di maggioranza chiedono alla Giunta regionale di sapere “lo stato d'attuazione del 'Banco della Terra', dell'elenco terreni agricoli ed a vocazione agricola nonché dei beni iscrivibili, ovvero terreni agro-forestali, delle aziende agricole e dei fabbricati rurali, di proprietà pubblica o privata, idonei e disponibili per essere oggetto di contratti di locazione e di concessione”.

La Regione Umbria – spiegano Casciari e Chiacchieroni - ha creduto, incentivato e sviluppato, politiche per il sostegno all'imprenditoria e la crescita occupazione nel settore agricolo, favorendone in particolare l'accesso dei giovani anche per agevolare il ricambio generazionale. Altro piano d'intervento è l'economia sociale. Vanno in questa direzione il sostegno ai progetti di agricoltura sociale, il recupero e l'utilizzo di terreni agricoli o a vocazione agricola, e di immobili di proprietà pubblica e privata per fini sociali. Queste priorità d'intervento – continuano – trovano applicazione anche nelle scelte fatte sui fondi strutturali europei. Non a caso il Programma di sviluppo rurale per l'Umbria 2014-2020 prevede investimenti complessivi pari a 877milioni di euro, destinando parte delle risorse della programmazione settennale proprio a quegli interventi di sostegno all'avviamento di imprese per i giovani agricoltori, nonché alla possibilità della creazione e sviluppo di agriturismi, fattorie didattiche e fattorie sociali”.

L'agricoltura – proseguono - risulta essere anche a livello nazionale uno dei settori di maggior investimento per i giovani che vogliono intraprendere un'attività indipendente. Infatti, secondo i dati rilevati nel 2015 da Info Camere, il 24,1 per cento delle nuove iscrizioni proviene dal settore delle coltivazioni agricole e produzione di prodotti per animali. Un dato che trova riscontro anche dai numeri di Coldiretti, secondo i quali solo nel 2015 c'è stato un aumento record dei giovani lavoratori agricoli indipendenti pari al 35 per cento tra imprenditori agricoli, coadiuvanti familiari e soci di cooperative agricole. E fra queste figure la componente femminile rappresenta il 76 per cento. A fronte di questi numeri giova ricordare che i beni inseriti nel Banco della Terra saranno destinati prioritariamente per una quota non inferiore al 50 per cento a giovani under 30. E, per un'ulteriore quota non inferiore al 30 per cento, alle cooperative agricole sociali”.

Dare piena attuazione al 'Banco della Terra' e a tutti gli elenchi previsti nella legge regionale – sottolineano Casciari e Chiacchieroni – è un'azione che deve integrare le misure previste dal Psr, in quanto la legge approvata due anni fa già indicava il Banco quale strumento conoscitivo indispensabile per le successive operazioni di locazione o di concessione dei beni inseriti nel Banco della Terra. Infine recenti interventi normativi hanno dato nuovo slancio alla prospettiva di rendere redditizi i beni di proprietà degli enti locali e delle amministrazioni pubbliche, senza procedere necessariamente all'alienazione. Pertanto – concludono i consiglieri del Partito Democratico - la locazione o la concessione come previsto dal Banco della Terra, istituto presso la Giunta regionale, rappresenterebbero un'importante strategia di riqualificazione e valorizzazione dei beni mobili, immobili e dei terreni”.RED/dmb

Ultimo aggiornamento: 16/03/2016