ADDIZIONALE IRPEF: “NO ALL'AUMENTO: COLPISCE UN CETO MEDIO GIÀ VESSATO E IMPOVERITO” - LIGNANI MARCHESANI (FD'I) “MENO SOLDI A DIRIGENTI E COOPTATI POLITICI”

Sulla questione della ipotizzata rimodulazione dell'addizionale Irpef regionale, il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Fd'I) ritiene “inaccettabile”  che la maggioranza di governo “ceda al ricatto demagogico dell'ala sinistra” e propone che si taglino piuttosto i costi di dirigenti e consulenti. Lignani Marchesani chiede infine che il presidente della Prima Commissione convochi “immediatamente” l'assessore competente “per l'illustrazione delle scelte fiscali e delle relative simulazioni di entrate” il cui indirizzo deve essere stabilito dal Consiglio regionale.

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14 Nov 2013 00:00

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(Acs) Perugia, 14 novembre 2013 - “Inaccettabile cedere al ricatto demagogico dell'ala sinistra della maggioranza regionale. Soggetti che elettoralmente non pesano quasi più niente pretendono di dettare una linea fiscale che non va a colpire i ricchi, ma proprio quel ceto medio già profondamente impoverito che vedrebbe così minata ancora di più la propria propensione al consumo”. Così il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Fd'I) sulla questione della ipotizzata rimodulazione dell'addizionale Irpef regionale.

Secondo l'esponente di Fd'I “in un microsistema come quello umbro non è difficile prevedere con questo sistema una spirale negativa che si abbatterebbe sui destinatari dei consumi e sul loro gettito fiscale. Risultato dell'operazione sarebbe il calo del gettito Irpef generale con un saldo negativo già a partire dal secondo anno, sia per la Regione che per i Comuni. Si metta piuttosto mano alla casta di potere – propone Lignani Marchesani -, ridimensionando spropositati premi dei dirigenti regionali, impedendone le 'vacanze' a spese dei contribuenti come l'ultima gita a New York, e si eliminino improbabili consulenti , cooptati politici, (primo fra tutti quello alle relazioni internazionali che costa 75mila euro all'anno) accelerando sulla chiusura delle Comunità montane, i cui Commissari liquidatori ed ex Presidenti gravano ancora sulle tasche pubbliche. Solo queste semplici operazioni  porterebbero un milione di euro nelle casse regionali senza spremere i cittadini ed eliminando palesi e lussuosi sprechi sicuramente inaccettabili”.

Lignani Marchesani chiede infine che il presidente della Prima Commissione convochi “immediatamente” l'assessore competente: “Per l'illustrazione delle scelte fiscali e relative simulazioni di entrate che deve essere preventivamente concordata con l'indirizzo consiliare, nel luogo dove tutte le forze politiche si possano assumere le loro responsabilità”. RED/tb

Ultimo aggiornamento: 15/11/2013