ACQUISTO PALAZZO VITELLI: “ALCUNI PENSANO ALL'IMMEDIATO, ALTRI INVECE AL BENE DELLE FUTURE GENERAZIONI” - LIGNANI MARCHESANI (PDL), CONTRARIO ALL'OPERAZIONE, CRITICA IL SINDACO DI CITTÀ DI CASTELLO

Il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Pdl) torna ad intervenire sulla questione dell'acquisto di Palazzo Vitelli a Città di Castello da parte della Fondazione Cassa di Risparmio. Lignani critica il sindaco tifernate Luciano Bacchetta che in merito alla vicenda penserebbe soltanto “ad un tornaconto immediato e di immagine politica”.

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21 Nov 2011 00:00

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(Acs) Perugia, 21 novembre 2011 –   “È comprensibile che il sindaco Bacchetta pensi ad un tornaconto immediato e di immagine politica. Ed è altrettanto legittimo che amministratori non in età verdissima pensino ad una gestione immediata di ingenti risorse. Umano è infine che qualcuno cerchi di perpetrare proprie rendite di posizione. Confermo, però, che la vendita che si sta perfezionando rappresenta un vero e proprio atto di egoismo nei confronti delle nuove generazioni”.  Lo afferma il consigliere regionale Pdl Andrea Lignani Marchesani, secondo cui “appare evidente come la filosofia che muove l’acquisto di Palazzo Vitelli sia finalizzata ad utilizzare in breve tempo le ingenti risorse di cui la Fondazione Cassa di Risparmio disporrà a breve, vista la scarsità di liquidità di cui soffrono oggi Istituzioni e corpi intermedi. Di fatto con questa operazione si sacrifica il futuro della Fondazione per fare investimenti corposi, che possano ammortizzare il tempo di crisi o magari contribuire al mantenimento di almeno una parte delle tantissime promesse fatte dal centrosinistra in campagna elettorale”.

 

A giudizio dell'esponente del centrodestra di Palazzo Cesaroni “sarebbe meglio investire il capitale per ottenere dividendi perpetui, così che possano sempre supportare le fasce deboli e al contempo preservare il futuro della Fondazione. La differenza che esiste proverbialmente tra cicala e formica e proprio tra chi pensa al futuro piuttosto che alle prossime elezioni. Di sicuro l’avvenire di Città di Castello non passerà per un inutile Centro di documentazione, né tanto meno per impegni assurdi (vista l’attuale penuria di fondi) presi da Comune e Regione riguardo la manutenzione di Palazzo Vitelli. Spero di sbagliarmi, ma di questa operazione la Comunità tifernate avrà di che pentirsi”.

 

“Non è un caso – conclude Lignani - che Banca Intesa, che come tutte le banche non fa certo filantropia, sia invece ben contenta e non faccia alcuna resistenza né trattativa sull’alienazione di un Palazzo molto oneroso dal punto di vista della manutenzione e di cui si dovranno terminare, a carico dell’acquirente, i lavori straordinari in corso”. RED/mp

Ultimo aggiornamento: 21/11/2011