ACQUISTI SOLIDALI: “FARMER’S MARKET AGEVOLATI RISPETTO AI NEGOZI. BENE IL CONTATTO DIRETTO TRA PRODUTTORI E RISTORATORI” – AUDIZIONE DI COMMERCIANTI E CONSUMATORI SULLA PROPOSTA DI LEGGE DELL’IDV

Rappresentanti di Confcommercio, Confesercenti, Federconsumatori e dell’Unione nazionale consumatori, hanno preso parte oggi, in audizione, ai lavori della Seconda Commissione consiliare dove si sta esaminando la proposta di legge del gruppo consiliare Idv concernente “Norme per il sostegno di acquisto solidale (Gas) e per la promozione dei prodotti alimentari da filiera corta e di qualità”.
Se per le due associazioni dei consumatori, l’iniziativa legislativa è nel complesso “positiva perché coglie le nuove tendenze di stili di vita e di consumo”, per le associazioni dei commercianti “vengono riservate troppe agevolazioni ai farmer’s market rispetto ai piccoli negozi”.

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06 Ott 2010 01:00

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(Acs) Perugia, “Troppe agevolazioni ai farmer’s market rispetto ai negozi; bene la filiera corta tra produzione e ristorazione”. Sono queste le osservazioni principali espresse da Confcommercio e Confesercenti. Commenti sostanzialmente positivi sono giunti invece da Federconsumatori e Unione nazionale consumatori. L’oggetto è la proposta di legge firmata dai due consiglieri dell’Italia dei valori, Oliviero Dottorini e Paolo Brutti concernente “Norme per il sostegno di acquisto solidale (Gas) e per la promozione dei prodotti alimentari da filiera corta e di qualità”, in discussione in Seconda Commissione consiliare.

L’iniziativa legislativa si propone di riconoscere e valorizzare il consumo critico, consapevole e responsabile, come strumento di promozione della salute e del benessere, incentivando i produttori locali e la diffusione dei loro prodotti di qualità. Per favorire la creazione dei Gas, che con una specifica veste giuridica, ma senza scopi di lucro, organizzano acquisti collettivi e la relativa distribuzione, è previsto un incentivo iniziale a fondo perduto di 5mila euro. Riccardo Rossini (Relazioni istituzionali Confcommercio), si è detto “favorevole alla nascita di formule innovative, come i farmer’s market e i gruppi di acquisto solidali, chiediamo, però, che rispettino le regole generali. Il concetto della qualità del prodotto, oltretutto, non dà assolute garanzie di non trattamento perché questo, eventualmente, avviene nel momento della produzione e non della distribuzione. Il concetto, poi, del chilometro zero, per quanto riguarda i farmer’s market è un mito da sfatare perché è pur vero che il prodotto fa meno chilometri per arrivare alla vendita diretta, ma è altrettanto vero che sono i consumatori a doversi spostare. Quindi, fare la spesa presso i farmer’s market dovrebbe essere una scelta consapevole e responsabile. L’agricoltore, che riceve contributi attraverso il Piano di sviluppo rurale, non può tramutarsi in commerciante ricevendo pure ulteriori incentivi economici”. Francesco Filippetti (Direttore regionale Confesercenti): “Questa legge nasce con l’idea di tutelare il consumatore dicendogli di poter acquistare un prodotto certificato e di qualità. Invece è esattamente l’opposto perché si tratta di un prodotto messo in vendita in un mercato, senza sapere da dove viene, né come è stato coltivato e poi conservato, per cui vanno a cadere gli aspetti della qualità e della sicurezza. Questo non accade con la filiera organizzata dei piccoli negozi che sono obbligati a rispettare leggi che garantiscono il consumatore. I farmer’s market oggi sono diventati una moda nata qualche tempo fa in America. Stiamo anche parlando di forme di distribuzione e di vendita in concorrenza sleale rispetto ai piccoli negozi. Si tratta dell’ennesima occasione per creare un ulteriore elemento di disturbo alle piccole attività commerciali già alle prese con la crisi economica attuale. Interessante è invece la possibilità di un contatto e un rapporto diretto tra produttori e ristoratori per l’utilizzo di prodotti umbri da inserire nei menù”. Per Alessandro Petruzzi (Federconsumatori), si tratta di “una iniziativa positiva perché interviene in un mondo in espansione, coglie le nuove tendenze di stili di vita e di consumo e chiarisce la differenza tra la altre esperienze di gruppi di acquisto (azionariato popolare, biologico) e raccoglie esperienze che stanno diffondendosi anche in Umbria. Come Federconsumatori stiamo lavorando a un progetto che porterà alla pubblicazione, attraverso un sito, ma anche su cartaceo, dei gruppi di acquisto esistenti nella nostra regione e le aziende che, in base a un protocollo riconoscibile, si dichiarano disponibili a commercializzare prodotti a chilometro zero o di prossimità”. Damiano Marinelli (Unione nazionale consumatori) ha detto di “apprezzare molto i principi di questa proposta di legge. Una iniziativa che abbiamo provveduto a presentare anche alla nostra sede nazionale perché riteniamo che rappresenti un esempio anche per altre regioni. Molte associazioni si stanno rivolgendo a noi per avere informazioni su come creare gruppi di acquisto. E’ necessario quindi che una precisa normativa regoli iniziative in tal senso. Quindi è importante che la promozione non venga effettuata soltanto a livello istituzionale, ma anche presso le nostre associazioni”. Marinelli ha detto di rappresentare anche “il pensiero” di Giuliano Mancinelli (Associazione consumatori utenti).   Secondo il testo di legge, all’esame della Seconda Commissione consiliare presieduta da Gianfranco Chiacchieroni, sono tre le tipologie di prodotti da acquistare e distribuire tramite i Gas: quelli della 'filiera corta', destinati a passare prevalentemente dal produttore al consumatore; quelli a cosiddetto 'chilometro zero', prodotti all’interno del territorio regionale o comunque a una distanza non superiore a 40 chilometri; i prodotti agricoli 'di qualità' provenienti da coltivazioni biologiche, o le produzioni tipiche e tradizionali a denominazione protetta. La Regione dovrà impegnarsi a sostenere le tre tipologie utilizzandole nella misura non inferiore al 50 per cento nell'ambito della ristorazione collettiva organizzata dagli enti pubblici; ma anche con la promozione di incontri tematici sul consumo sostenibile, con uno spazio dedicato sul portale web della Regione, con incentivi rivolti all'avvio di mercati o punti vendita riservati agli imprenditori agricoli locali e di qualità per la vendita diretta, i cosiddetti farmer's markets. La legge prevede uno stanziamento di 70mila euro per il 2010. RED/AS

Ultimo aggiornamento: 06/10/2010