(Acs) Perugia, 5 agosto 2025 – I consiglieri regionali del Partito democratico, Cristian Betti e Letizia Michelini, esprimono “la massima soddisfazione per l’annunciato accordo di programma fra Umbria e Toscana, un’intesa snella ma strategica su acqua, sanità, infrastrutture, mobilità e prevenzione dei rischi ambientali”.
“Questo accordo - spiegano Betti e Michelini - rappresenta un primo passo verso la costruzione dell'Italia Mediana, un’idea innovativa che vede nel cuore dell’Italia centrale un sistema integrato e coeso di sviluppo regionale. Un elemento centrale è la gestione condivisa del bacino idrico di Montedoglio, con uno stanziamento sperimentale di 10 milioni di metri cubi d’acqua all’anno destinati al lago Trasimeno. Questo intervento aiuta a contrastare la crisi idrica, salvaguardare l’ecosistema lacustre e rilanciare il turismo e la pesca locale”.
“Sul fronte sanitario e della mobilità regionale, l’intesa consolida la collaborazione interregionale attraverso mobilità sanitaria condivisa, sinergie su scala ospedaliera ed elisoccorso, garantendo risposte efficaci ai bisogni dei cittadini umbri e in particolare a quelli delle aree di confine. Parallelamente, l’accordo rinnova e rafforza le infrastrutture ferroviarie esistenti, sostiene l’ottimizzazione delle linee regionali e apre la possibilità di realizzare in futuro la stazione AV "Medio Etruria", nel rispetto delle vocazioni e dell’accessibilità dei territori umbri”.
Betti e Michelini sottolineano che “l’Umbria deve tuttavia sviluppare un proprio modello di mobilità su rotaie, anche in ottica di alta velocità, disposto a immaginare tratte dedicate e soluzioni dentro i propri confini capaci di connetterla agilmente da nord a sud. È importante evidenziare come, in parallelo, il Governo nazionale ha incluso l’Umbria nella Zona Economica Speciale insieme alle Marche, un provvedimento che rappresenta un impulso decisivo per attrarre investimenti, sostenere le nostre imprese e accelerare la crescita regionale”.
Infine, i consiglieri dem sottolineano come “questo ingresso nelle zone economiche speciali sia anche riconoscimento del fatto che la Regione abbia vissuto una fase di rallentamento dello sviluppo, ma ribadiscono che grazie al supporto del governo nazionale e all’azione del governo regionale in materia di sviluppo economico e innovazione, politiche agricole, digitalizzazione, ambiente, welfare e sanità, l’Umbria punta a diventare una regione locomotiva, capace di agganciare regioni più avanzate. L’ambizione è crescere come modello di sviluppo sostenibile attento al welfare, alla coesione sociale e al sostegno alle categorie più fragili”. RED/PG