150° UNITA’ D’ITALIA: “NON PARTECIPEREMO ALLA SEDUTA DI MERCOLEDI’ 16 MARZO. CONTRARI ALLA DECISIONE DI NON FAR PARLARE I RAPPRESENTANTI DELLE FORZE POLITICHE” - NOTA DI CIRIGNONI (LEGA NORD)

Il capogruppo della Lega Nord, Gianluca Cirignoni fa sapere, con una nota, che non parteciperà, il prossimo 16 marzo, alla seduta del Consiglio regionale sulle celebrazioni dell'Unità d'Italia. Il motivo – spiega il capogruppo del Carroccio – riguarda la non condivisione della decisione “ di mettere a tacere i rappresentanti delle forze politiche che siedono in Aula”. Rimarcando il disaccordo anche sulla data (“doveva essere il 17”), Cirignoni evidenzia “il valore dei Ministri leghisti e degli stessi militanti della Lega che, anche in Umbria, da anni  stanno tra la gente cercando di cambiare democraticamente questo paese, dandogli una speranza per il suo futuro che si chiama federalismo”.

Data:

09 Mar 2011 00:00

Tempo di lettura:

2 minuti, 43 secondi

 

(Acs) Perugia, 9 marzo 2011 - "Non parteciperemo alla seduta del Consiglio Regionale sulle celebrazioni dell’Unità d’Italia,  in quanto, come già dichiarato in conferenza dei capigruppo, non condividiamo la decisione di mettere a tacere i rappresentanti delle forze politiche che siedono nella nostra massima assise. Una decisione presa con l’assordante silenzio di tutte le altre forze politiche, che sminuisce il ruolo del Consiglio e quello dei consiglieri, costretti a fare le comparse al teatrino dell’ipocrisia”. Lo scrive, in una nota, il capogruppo regionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni per il quale “lo spirito giusto, per ricordare la ricorrenza, sarebbe stato quello di stimolare il confronto ed il dibattito tra le forze politiche presenti in Consiglio regionale, garantendo ai capigruppo ed a tutti i consiglieri di esprimere il proprio pensiero sui controversi 150 anni di storia nazionale ed in particolare sugli ultimi 65 di storia repubblicana, che ci hanno consegnato un paese diviso, iperburocraticizzato, con opere pubbliche scadenti e costose, con un debito pubblico da record, con una giustizia da terzo mondo (dati Ocse), con gli operai tra i meno pagati dell’Ue (dati Ocse), con le mafie che hanno spadroneggiato al sud e colonizzato il nord”.

 

“Non condividiamo, - aggiunge il capogruppo del Carroccio - e lo abbiamo dichiarato in conferenza dei capigruppo, neanche la scelta della data, che opportunamente avrebbe dovuto essere il 17, e non il 16 come deciso solo per dare la possibilità ai 'muti' consiglieri di prendersi una vacanza. La Lega Nord, - puntualizza - non ha bisogno di fare iniziative ipocrite sulle piazze per regalare bandiere che sventoleranno solo quando vince la nazionale di calcio, o convegni organizzati da chi qualche decennio fa bruciava il tricolore in onore a 'mamma' Unione Sovietica, i nostri Ministri dimostrano il loro valore e i nostri militanti anche in Umbria sono anni che stanno tra la gente per cercare di cambiare democraticamente questo paese, dandogli una speranza per il suo futuro che si chiama federalismo e che, ad esempio, permetterà agli umbri di dire 'io sono umbro, non ho esportato camorra, mafia e n’drangheta”'.

 

“Già tempo fa in Aula, - ricorda Cirignoni - il consigliere Lignani Marchesani fece battute sprezzanti e fuori luogo sulla resistenza richiamando un periodo triste e drammatico per tutti, solo per far polemica allo scopo di dividere l’Aula tra fazioni. Da lui – sottolinea il capogruppo leghista - non sono disposto a prendere alcuna lezione, né sull’unità, né sul  comportamento, né tantomeno politica, e gli ricordo che, mentre lui spesso si richiama ad un passato al quale non ha partecipato in prima persona, io sono parte integrante e consapevole di una rivoluzione democratica, che è in atto, e che porterà ad una nuova e più sentita condivisione del valore dell’unità nazionale”.

 

“Provocatoriamente – conclude Cirignoni - il mio posto in Consiglio regionale, per quel giorno, lo lascio ad uno qualsiasi dei tanti coinvolti nello scandalo 'Sanitopoli' che ha svelato il vero valore con cui anche in Umbria è stata condivisa l’Unità nazionale, quello della 'lottizzazione' delle poltrone”. RED/as

Ultimo aggiornamento: 09/03/2011