a cura di Tullio Seppilli, II ed. riveduta e corretta
I canti popolari documentati sul territorio umbro, e in particolare i testi religiosi in volgare attestati in Umbria fin dal XII secolo, vengono qui esaminati da Emilio Sereni come fonti preziose nella ricostruzione della storia materiale e culturale delle classi subalterne in questo territorio, della loro ricorrente conflittualità con i ceti dominanti e con il potere centrale della Chiesa, del loro ruolo entro più estesi processi “nazionali” di egemonia e di circolazione delle idee. Vengono inoltre ricostruite l’ipotesi di fondo e la struttura tematica di quel progetto di una storia del popolo italiano attraverso la documentazione dei suoi canti, che Emilio Sereni non poté mai portare a termine.