Dal momento del suo allontanamento dalla Scuola Normale Superiore di Pisa nel 1933, per la mancata iscrizione al Partito Nazionale Fascista, fino alla morte, avvenuta nel 1968, Aldo Capıtini fu costantemente sottoposto alla sorveglianza della Questura di Perugia come schedato: le annotazioni e i carteggi intestati al filosofo vennero raccolti in un fascicolo, attualmente conservato nell’Archivio di Stato di Perugia. Al fine di portare un ulteriore contributo alla conoscenza di Aldo Capitini, per iniziativa della Fondazione Centro Studi “Aldo Capitini” è stato pubblicato il fascicolo, che trova i suoi nuclei principali nella documentazione relativa al movimento liberalsocialista di Guido Calogero nel 1942, allorché Aldo Capitini subì il primo arresto, e in quella che riguarda la molteplice attività del pensatore perugino negli anni del dopoguerra.
 

Ultimo aggiornamento: 09/01/2025