Memorie di un comandante partigiano montenegrino

introduzione e cura di Tommaso Rossi

 

Svetozar Laković “Toso” nasce a Berane, in Montenegro, il 1° giugno 1915. Con l’invasione nazifascista del suo Paese, iniziata nell’aprile 1941, è subito attivamente impegnato nella resistenza locale. È arrestato l’anno successivo dalle autorità italiane d’occupazione e processato dal Tribunale Militare di Guerra di Cetinje, che lo condanna a venti anni di reclusione per attentato alle Forze armate italiane. Trasportato in Italia finisce alla Rocca di Spoleto, da dove fugge il 13 ottobre 1943, dando inizio al suo impegno nella Resistenza in Umbria, che lo avrebbe portato al ruolo di comandante della brigata garibaldina “Antonio Gramsci”, operante sulla dorsale appenninica umbro-laziale-marchigiana. Completata la liberazione della zona, rientra in patria e prosegue la lotta contro i tedeschi. Nel dopoguerra lavora come ingegnere presso l’Istituto Tecnico Militare di Belgrado, città in cui muore il 28 febbraio 1984. 
 

Ultimo aggiornamento: 11/01/2025