Immagini di migrazioni. Laboratorio didattico attraverso il cinema

prefazione di Dino Renato Nardelli

 

Le conoscenze storiche degli studenti derivano in prevalenza, più che dalla scuola, da mezzi diversi, come la frequentazione di mostre, di musei locali, la possibilità di accedere a home video, la cui produzione risponde in maniera commerciale al bisogno di storia di una società che si sente minacciata da ingerenze culturali esterne. Ma soprattutto da mezzi potenti come il cinema e la televisione. Il mezzo filmico infatti ha potenzialità diverse rispetto alla narrazione su carta stampata. Le potenzialità che il cinema e la televisione hanno per “narrare storia” non si attribuiscono al solo genere documentario, ma si esprimono ogni volta che si produce racconto. Gli insegnanti che intendono usare questi media nella didattica della storia devono essere consapevoli di una serie di problemi, avvertiti anche dagli storici, che sentono la necessità di dotarsi di nuovi metodi di indagine differenti dalle metodologie consolidate e dalle “teorie delle fonti”. Spostando la questione sul punto di vista della didattica della storia, diviene necessario chiedersi se esistono generi cinematografici più idonei di altri per raggiungere obiettivi di tipo educativo; oppure se vi sono contenuti che possano servire da pretesto per entrare in classe dentro tematiche fortemente radicate nel presente. L’impianto del lavoro di Paola Ducato, offrendo agli studenti strumenti di tipo interpretativo per il presente, induce a una risposta affermativa.
 

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Ultimo aggiornamento: 11/01/2025