La Sai Ambrosini fu una realtà industriale importante e variegata che ebbe anche una grande influenza a Passignano sul Trasimeno e anche in Umbria. Fu legata alla figura “carismatica e paterna” del fondatore, Angelo Ambrosini, un gentiluomo visionario interessato più all’estetica del volo che al management e alla finanza, e dei tanti collaboratori, di ogni livello, che egli seppe scegliere con lungimiranza e coinvolgere nelle sue passioni. La cura per la formazione era una caratteristica della SAI e il personale era così noto per la sua competenza e professionalità che non trovò difficoltà a ricollocarsi presso altre imprese nel momento della crisi. L’azienda si caratterizzò per l’innovazione, cosa che le consentì di superare la congiuntura bellica: i primi aerei a getto italiani nacquero a Passignano sul Trasimeno, così come i droni.
L’azienda curò molto la formazione dei dipendenti, presi dal territorio, in origine pescatori, artigiani e contadini, e favorì l’immigrazione da altri luoghi d’Italia, contribuendo a cambiare profondamente la realtà locale, integrandosi nella comunità e anche creando una nuova mentalità.
La fine della SAI fu dovuta a una serie di eventi interni ed esterni, talvolta sfortunati, ma la tradizione industriale che aveva iniziato a Passignano continua.
Il convegno vuole approfondire la storia di questo percorso e proporre iniziative per salvaguardare la memoria del suo fondatore, dell’azienda e dei tanti che furono parte di questa avventura.
Programma
saluti
Sandro Pasquali Sindaco di Passignano sul Trasimeno
Alberto Stramaccioni Presidente ISUC
coordina
Vincenzo Silvestrelli Presidente Eticamente
interventi
Ruggero Ranieri (Fondazione Ranieri di Sorbello),
La SAI, Ambrosini e l’industria bellica in Umbria e in Italia
Massimo Gagliano (scrittore),
La SAI e Passignano sul Trasimeno tra storia e memoria
testimonianze
Lamberto Minchiatti, L’innovazione in SAI
Claudio Bellaveglia, La gestione della crisi
Giulietto Bigarini, Il sindacato in SAI