Dopo aver fatto parte del Gruppo patrioti Marsciano, attivo dopo l’8 settembre 1943 fino alla liberazione di Marsciano, viene candidato nella lista social-comunista alle amministrative del 1946. Eletto consigliere comunale è vicesindaco della giunta di Adolfo Bolli e poi assessore in quella di Domenico Briziarelli. Dopo l’annullamento da parte della prefettura dell’elezione a sindaco di quest’ultimo, il consiglio comunale lo elegge sindaco il 9 luglio 1950. Ricopre più mandati elettorali fino al 1970, quando viene eletto sindaco Franco Subicini.
Il 25 aprile 1968 a Marsciano inaugura lo stadio comunale.
Gli è intitolata una via cittadina.
N.T., Contro tutti i revisionismi la fiaccola della Resistenza, https://anpi.it/media/uploads/patria/2005/10-11/A9%20-%20INSERTO_Umbria.pdf (consultato il 18 ottobre 2021).
Ministero dell'Interno, Archivio storico delle elezioni, Microfilm elettorale, Elezioni comunali 1946, Marsciano.
Archivio di Stato di Perugia, Prefettura di Perugia, Gabinetto, b. 113, fasc. 1429.
Umbria. I sindaci. Gli stemmi, introduzione di Enrico Sciamanna, Petra, Bastia Umbra 2002, p. 175.
Alberto Stramaccioni, Storia delle classi dirigenti in Italia. L'Umbria dal 1861 al 1992, Edimond, Città di Castello 2012, pp. 365n, 565.

