In rappresentanza della Dc fa parte della Giunta costituita il 3 luglio 1944, che rimane in carica solo fino al 16 agosto dello stesso anno.
Già presidente dell’Ente comunale di assistenza, dopo il quarto mandato di Armando Sonno viene eletto sindaco grazie all’accordo tra Psi, Psdi e Dc.
Al termine del suo primo mandato le elezioni comunali del 1970 vedono la netta affermazione della Dc che, non riuscendo a trovare un accordo con il Psi per la formazione della giunta, ne ottengono solo l’appoggio esterno e l’astensione nel voto per la sua riconferma a sindaco. Dal momento che questa è però numericamente possibile solo per l’assenza di un consigliere comunista, rifiutata l’incarico. L’elezioni a primo cittadino avviene quindi nel settembre grazie a un accordo che prevede sindaco e due assessori effettivi espressi dalla Dc e quattro assessori (due effettivi e due supplenti, compreso l’assessore anziano) dal Psi.
Nel novembre del 1972 l’uscita dalla maggioranza di un consigliere socialista e la mancata approvazione di una delibera della giunta da parte di tutti i rappresentanti del Psi lo inducono a presentare le dimissioni. Dopo l’invito del principale esponente socialista, Orlando Monicchi, a evitare una crisi amministrativa e la richiesta dei consiglieri comunisti di un loro maggior coinvolgimento, la crisi si risolve con la formazione di una nuova maggioranza sostenuta da Dc e Psdi.
Durante le sue sindacature viene completato il progetto di riordino del Museo della ceramica, la Pinacoteca viene riorganizzata, è operativo il nuovo Istituto d’Arte per la Ceramica, vengono costruiti nuovi impianti sportivi, nuovi parchi e piazze, case per i lavoratori, il ponte sul fiume Tevere, l’impianto per la fabbricazione e la distribuzione del gas; vengono sistemate e asfaltate molte strade comunali e avviata la realizzazione dell’asilo-nido; inoltre, vengono acquistate e assegnate nuove aree per l’edilizia popolare nelle frazioni di Ripabianca e San Nicolò di Celle, programmati ulteriori acquisti di aree fabbricabili per l’edilizia popolare e gli insediamenti industriali; quasi tutti gli edifici scolastici vengono ampliamenti e riparati; la rete idrica viene ampliata e potenziata; l’illuminazione pubblica viene ampliata e sistemata; in una piazza in Borgo Garibaldi viene creato il mercato settimanale.
Al termine del suo secondo mandato viene eletto primo cittadino Orlando Monicchi.
Romano Ranieri, https://www.scuoladarteceramica.com/it/artist/romano-ranieri/ (consultato il 4 agosto 2021).
Mauro Mastice, Il museo 1898-1998, in Un Museo lungo un secolo. Le origini del Museo della Ceramica di Deruta, giornale di mostra, a cura di Giulio Busti e Franco Cocchi, p. 8, http://www.montesca.it/download/registar/ceramiche/Deruta.pdf (consultato il 4 agosto 2021).
Umbria. I sindaci. Gli stemmi, introduzione di Enrico Sciamanna, Petra, Bastia Umbra 2002, p. 112.
Stefania Zucchini e Augusto Ciuffetti, Deruta e il suo territorio. La storia, i documenti, vol. 2, Deputazione di storia patria per l’Umbria, Perugia 2011, pp. 122-123, 159, 162.