Eletto sindaco dopo Enrico Saltalamacchia, guida l’amministrazione comunale per due mandati consecutivi conducendo interventi nei settori della cultura (pubblicazione dello Statuto del 1508; sistemazione dell’Archivio notarile e avvio della sistemazione dell’Archivio storico), della scuola (sistemazione degli edifici e abbattimento delle barriere architettoniche), del turismo (Centro di informazione Turistica; Antiquarium di Villa Romano di Poggio Gramignano), dei beni culturali (ricerca finanziamenti per la ristrutturazione di chiese e per l’utilizzo del convento di Sant’Antonio dei Cappuccini) e delle opere pubbliche (metanizzazione di tutto il comune, completamento urbanizzazione zona Peep, ripristino rete idrica e fognante, pavimentazione delle vie del centro storico e di alcune zone periferiche, ampliamento della rete idrica in zone di campagna, completamento del Parco degli olivi, sistemazione pineta).
Al termine del secondo mandato, candidato da una coalizione di Centro-sinistra, è ancora consigliere, sconfitto alle elezioni da Luciano Felici.
Gli sono stati intitolati lo stadio e una sala della “Fabbrica”.
Storico elezioni comunali di Lugnano in Teverina, https://www.tuttitalia.it/umbria/56-lugnano-in-teverina/storico-elezioni-comunali/ (consultato il 7 ottobre 2021).
Governo italiano, Ministero dell'Interno, Dipartimento per gli affari interni e territoriali, Anagrafe degli amministratori locali e regionali, https://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletNomeReg, sub voce (consultato il 2 ottobre 2021).
Umbria. I sindaci. Gli stemmi, introduzione di Enrico Sciamanna, Petra, Bastia Umbra 2002, p. 419.