Nel 1978 rappresenta il Psi nel ricostituito consiglio di amministrazione dell’ospedale.
Nel 1983 è nel consiglio comunale durante la sindacatura di Carlo Ciliani e l’anno successivo è assessore all’Edilizia e lavori pubblici nella giunta guidata da Riccardo Romagnoli. Dopo le dimissioni di quest’ultimo e l’elezioni a sindaco di Antonio Fantucci, nel 1987 lo sostituisce in questa carica nonostante alcuni contrasti all’interno del suo stesso partito. L’anno successivo la sua giunta adotta un provvedimento di chiusura del centro storico alle automobili.
Al termine della legislatura, nel 1989, viene ricandidato dal Psi insieme agli ex sindaci Romagnoli e Fantucci nelle elezioni poi vinte dal Pci con capolista il senatore Luciano Lama, ma non viene eletto.
Nel 1997 la Corte dei conti lo assolve, così come l’ex sindaco Romagnoli e la relativa giunta, per l’acquisto di un terreno per la palestra.