Nato a Roma da una famiglia medio-borghese, si laurea in Ingegneria nel 1932. Colonnello di artiglieria dell'Esercito, dopo l’8 settembre 1943 partecipa alla Resistenza in Piemonte con lo pseudonimo di «maggiore Ferrini», svolgendo le funzioni di collegamento tra il Comando supremo delle missioni alleate, il Cln e il Comando militare regionale del Piemonte.
Dopo la Liberazione Creonti viene nominato dal governo Parri commissario straordinario dei Trasporti in Piemonte. Diversamente da molti con i quali aveva combattuto nella Resistenza non intraprende l’attività politica e si dedica completamente alla sua attività imprenditoriale: con la Straditalia spa, costituita negli anni Cinquanta, riesce a contribuire in modo significativo alla realizzazione della rete autostradale italiana e, in particolare, dell’Autostrada del Sole.
Fernando Creonti conosce Acquasparta fin dal 1912, anno in cui il padre la sceglie come località – economica – per le vacanze della sua famiglia. Nel 1964 viene così convinto da alcuni amici del posto a contrastare alle amministrative le due liste del Pci e del Psi (che finora hanno sempre governato la cittadina vincendo le elezioni con una coalizione unitaria), capeggiando una lista civica con esponenti della Dc, del Psi e del Pli (partito, questo, che durante la Resistenza aveva ispirato la sua azione politica e militare ma al quale non aderisce mai ufficialmente).
Anche se in questi anni in Italia si va affermando il “centro-sinistra”, Acquasparta costituisce in Umbria un’eccezione perché fino a quel momento tale formula di governo non è ritenuta valida dagli esponenti del Psi della regione. La novità è tale che la prima seduta del consiglio comunale, l’8 dicembre 1964, si tiene nella sala del Trono di palazzo Cesi, messo a disposizione dall’Università di Perugia, perché la sede comunale non è in grado di contenere tutti quanti vogliono assistere. Il sindaco uscente, Renzo Rati, dopo aver ricordato l’operato della sua amministrazione si augura che il «figlio adottivo di Acquasparta» possa valorizzarlo grazie alla sua esperienza di ingegnere e di imprenditore.
Tra gli obiettivi dell’amministrazione Creonti, che nel suo discorso di insediamento dichiara di vedere negli esponenti della minoranza dei possibili collaboratori, ci sono sia progetti già avviati sia propri, sia obiettivi raggiunti durante la prima sindacatura dell’ing. Creonti sia altri che vengono raggiunti nel corso della seconda: una nuova sede comunale (inaugurata il 31 agosto 1968); un nuovo campo sportivo; il mattatoio comunale (completato nel marzo 1975); una rete idrica capace di assicurare con continuità, su tutto il territorio comunale, la fornitura di acqua per tutti gli usi; la valorizzazione dell’acqua minerale delle sorgenti Amerino e Furapane sia dal punto di vista termale sia per l’imbottigliamento (completato durante il secondo mandato); l’illuminazione pubblica del capoluogo e delle frazioni (completato durante il secondo mandato); l’estensione della rete elettrica a tutte le frazioni e le zone rurali; il Piano regolatore generale, approvato nell’ultima seduta consiliare della prima sindacatura Creonti, quella del 22 aprile 1970, anche con emendamenti presentati dalla minoranza.
Una posizione condivisa con la minoranza è anche quella espressa in tema di riforma degli Enti locali per quanto attiene la creazione dell’ente Regione, già previsto dalla Costituzione, nella convinzione che possa evitare l’aggravarsi dei problemi dell’economia dell’Umbria evidenziati dal Comitato regionale per la programmazione.
Le nuove elezioni amministrative si tengono il 7 giugno 1970 contestualmente a quelle provinciali e alle prime regionali. Ad Acquasparta si fronteggiano nuovamente la Lista cittadina (di orientamento di centro-destra, ma con Dc e Psi) capeggiata da Creonti e quella comunista. La prima ottiene il 65% delle preferenze, mentre a livello comunale il Pci, che si conferma il primo partito nelle principali città dell’Umbria, raccoglie oltre cento voti in meno rispetto alla lista regionale.
Tra gli obiettivi della seconda sindacatura Creonti, oltre al completamento dei progetti già avviati, ci sono: il miglioramento e la modernizzazione della rete stradale comunale (che sconta significativi ritardi a causa delle lungaggini burocratiche e degli scarsi finanziamenti pubblici; il potenziamento dell’acquedotto (completato nel 1975); la metanizzazione del territorio comunale (che sarà però completata dall’amministrazione successiva); il centro sportivo (i cui lavori solo iniziano nella primavera del 1975); l’adeguamento del Piano regolatore regionale; l’elaborazione del Piano per l’edilizia economica e popolare.
Sia durante la sua prima sindacatura sia durante la seconda l’ing. Creonti in più occasioni paga con le proprie risorse economiche numerosi lavori pubblici per importi che vanno da poche decine di migliaia di lire fino a diversi milioni, pratica che trova sempre il dissenso della minoranza.
Il 2 giugno 1975, cioè poco prima del termine del suo mandato (il successivo sindaco sarà Aroldo Morelli), la Presidenza della Repubblica conferisce all’ing. Creonti l’onorificenza di Cavaliere di Gran croce Ordine al merito della Repubblica italiana.
Quadro pre-elettorale nei comuni e nelle provincie. Terni: socialisti divisi ad Acquasparta, in "l'Unità", giovedì 29 ottobre 1964, p. 2, https://archivio.unita.news/assets/main/1964/10/29/page_002.pdf (consultato il 5 gennaio 2021).
Fernando Creonti, Memorie di vita clandestina, Edizioni Aprika, Torino 1973.
Umbria. I sindaci. Gli stemmi, introduzione di Enrico Sciamanna, Petra, Bastia Umbra 2002.
Di Giorgio Cosmacini, Scotti Giuseppe, Francesco Scotti 1910-1973. Politica per amore, FrancoAngeli, Milano 2010, p. 250.
Antonio Pio Lancellotti, Fernando Creonti sindaco di Acquasparta. Fra storia e memoria, Isuc, Perugia; Editoriale Umbra, Foligno 2012.
Fernando Creonti, Memorie di vita clandestina, Edizioni Thyrus, Terni 2014.
Enrico Pagano, “A favore dell’Arma”. L’attività nel periodo clandestino di Rodolfo Avogadro di Vigliano, questore di Vercelli nominato dal Cln, in "L'impegno", XXXV, n.s., 2, dicembre 2015, p. 73, http://www.storia900bivc.it/pagine/rivista/impegno2-15.pdf (consultato il 5 gennaio 2021).
https://umbriasud.altervista.org/il-sindaco-creonti-mano-al-portafogli-e-ripiano-il-bilancio/ (consultato il 27 dicembre 2020).
https://www.lastampa.it/rubriche/lettere-al-direttore/2014/10/25/news/cosi-ho-scoperto-che-il-sindaco-liberale-e-stato-un-eroico-comandante-partigiano-1.35606173 (consultato il 27 dicembre 2020).
https://salvatoreloleggio.blogspot.com/2015/12/fernando-creonti-partigiano-in-piemonte.html (consultato il 27 dicembre 2020).