Dopo la parentesi del commissario Pandolfini (1966-1967), Anna Cavallini è la prima donna a ricoprire la carica di sindaco ad Amelia. Componente della direzione del Partito socialista unificato, retto dalla segreteria politica Di Francesco De Martino, ripropone l’orientamento del governo nazionale guidando una giunta di centro-sinistra sostenuta da socialisti, socialdemocratici, repubblicani, liberali e democristiani (dove questi ultimi hanno la maggioranza come contropartita della rinuncia alla carica di sindaco per un loro esponente).
Nel 1970, nonostante la contrarietà della sezione comunale del suo partito all’accordo a livello provinciale e regionale fra Pci e Psi, si dimette da sindaco per tentare di costituire una nuova maggioranza anche con la Dc.
Durante la sua sindacatura viene approvato il piano regolatore, è intenso il dibatti sulla costruzione dell’ospedale Narni-Amelia e sulla nascita della Regione.
Si dimette per contrasti interni al Partito socialista e sarà poi sindaco Gottardo Antonioni.
Umbria. I sindaci. Gli stemmi, introduzione di Enrico Sciamanna, Petra, Bastia Umbra 2002, p. 354.
Umberto Cerasi, Mezzo secolo di vita, cronaca, cronistoria, arte e ricordi dal 1946 al 2000, Leoni Grafiche, Amelia 2006, pp. 53, 57, 60-62, http://www.umbertocerasi.it/mezzo%20secolo.pdf (consultato il 10 agosto 2017).