Mandati
Periodo
-
Comune
Fossato di Vico
Partito politico
Democrazia cristiana
Periodo
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Comune
Fossato di Vico
Partito politico
Democrazia cristiana
Biografia

Detto Fiorino
Suo padre Domenico, detto Memo, conduttore delle Ferrovie dello Stato, è un socialista saragattiano, consigliere durante la sindacatura di Adenico Castellani e assessore con Italo Bazzoli. La storia familiare lo porta probabilmente a schierarsi con i cattolici popolari, con la sinistra moderata all’interno della Dc e delle Acli.
Nel consiglio comunale che si tiene dopo le elezioni del 9 maggio 1954, nonostante sia l’ultimo degli eletti della lista di maggioranza, formata da Dc, Pri e Psdi, viene confermato sindaco l’uscente Italo Bazzoli. Forse per le poche preferenze raccolte o forse per le intenzioni del partito di fare spazio ai più giovani, magari laureati e capaci di raccogliere il consenso delle nuove generazioni, Bazzoli prega i consiglieri di non respingere le sue dimissioni e di eleggere sindaco Ferdinando Castellani.
Durante questo primo mandato si impegna per portare a termine le opere pubbliche avviate dalla precedente amministrazione e nel 1956 avvia un corso di studi post-elementari di avviamento professionale agrario e industriale femminile. Nonostante le numerose opere realizzate non riesce però a evitare l’allontanamento dal territorio comunale di molte attività economiche così come di molte persone con le loro capacità manuali, professionali, finanziarie, tecniche e intellettuali.
Emblematica a questo proposito la vicenda lavorativa dello stesso sindaco: dopo la laurea in Scienze economiche, conseguita all’Università di Napoli, viene chiamato a fare il capo ufficio dell’Ente nazionale per la protezione del fanciullo (Enpf), a Roma, e così nel 1955 si stabilisce nella capitale, delegando a rappresentarlo il vicesindaco Vito Minelli e facendo il pendolare per mantenere gli impegni assunti con gli elettori. 
Alle amministrative del 1960 il sindaco uscente raggiunge un numero di preferenze (1.024) mai più raggiunto nelle elezioni del dopoguerra a Fossato di Vico. Viene quindi riconfermato sindaco ma ha difficoltà a gestire la contrapposizione che si viene a creare tra le diverse frazioni del Comune, contrapposizione che trova espressione tra gli stessi esponenti della maggioranza, sia Dc sia Pri, con quest’ultimo partito che dopo le consultazioni del 1964 si spacca e determina la formazione di una maggioranza di sinistra guidata da Giambattista Megni
Ferdinando Castellani è capufficio della presidenza dell’Opera nazionale maternità e infanzia (Onmi), quindi segretario della Federazione italiana delle associazioni regionali ospedaliere (Fiaro), per conto della quale partecipa alla formulazione della Riforma sanitaria. È poi segretario dell’Association Columbus e poi dell’Associazione religiosa istituti soci-sanitari (Aris). Interviene come relatore a numerosi convegni, seminari, dibattiti e per 5 anni tiene un corso sulla legislazione sanitaria all’Università cattolica del Sacro cuore di Roma. 
L’impegno politico, sociale, religioso e civile, sempre presente nella sua vita, lo porta a partecipare all’organizzazione dell’associazionismo cattolico fino a ruoli di primo piano: presidente delle Acli provinciali di Roma e poi vicepresidente nazionale.
 

Fonti

Le Acli esprimono commozione e cordoglio per la scomparsa del Dott. Ferdinando “Fiorino” Castellani, http://www.aclifossato.eu/news.php?id=17 (consultato il 19 agosto 2021).
Umbria. I sindaci. Gli stemmi, introduzione di Enrico Sciamanna, Petra, Bastia Umbra 2002, p. 131.
Ottavio Giombetti, I sindaci di Fossato repubblicana e democratica. I fatti, i personaggi, la vita, l’economia nell’era moderna, dal post-fascismo fino ad oggi, Morlacchi Editore, Perugia 2014, pp. 49-63.

Ultimo aggiornamento: 12/09/2024