Conseguita la laurea in Scienze politiche, si iscrive alla Dc che lo elegge sindaco a 22 anni, riconfermandolo nella carica anche per un secondo mandato e per diversi incarichi anche in latri enti pubblici: Usl Valnerina (assessore dal 1986 al 1990, presidente nel 1991, presidente del Comitato dei garanti), Comunità montana della Valnerina (presidente dal 1991 al 1995), Centro per la ricerca antropologica in Valnerina e nella dorsale appenninica (Cedrav).
Eletto sindaco Fabio Remigi al termine della sua seconda consiliatura, nel 1995, viene eletto consigliere regionale nella lista di centro-sinistra “Insieme per l’Umbria”. Eletto presidente del consiglio regionale si dimette il 24 aprile 1999 per assumere la carica di assessore alla Cultura, istruzione, turismo e sport. Rieletto nel 2000 da una coalizione di Centro-sinistra (Liste civiche), viene nominato vicepresidente della Giunta regionale e assessore all’Agricoltura, foreste, caccia e pesca. Nel 2002 aderisce a La Margherita e il 16 aprile 2004 lascia l’assessorato, rimanendo però nel consiglio regionale fino alla conclusione della legislatura. Viene rieletto consigliere, sempre da una coalizione di Centro-sinistra (Liste civiche), anche nel 2005.
Nel 2006 viene eletto deputato dall’Ulivo ed è membro dell’VIII Commissione (Ambiente, territorio e lavori pubblici) e della Commissione di vigilanza sulla Cassa depositi e prestiti. Al termine della XV legislatura, nel 2008, viene eletto deputato dal Pd nella XVI, ricoprendo la carica di segretario della Camera dei Deputati e nuovamente di componente l’VIII Commissione, nonché del Comitato per gli affari del personale della stessa assemblea parlamentare.
Nel 2010 viene sconfitto da Catiuscia Marini nelle primarie del Pd per la scelta del candidato alla presidenza della Regione Umbria. Vince invece le primarie dello stesso partito per la scelta dei candidati umbri al Parlamento e così nel 2013 è ancora segretario della Camera dei Deputati e nel 2014 sottosegretario di Stato al ministero dell’Interno, incarico che mantiene anche con i governi guidati da Matteo Renzi e poi da Paolo Gentiloni.
Conclusa la XVII legislatura, il 16 dicembre 2018 viene eletto segretario regionale del Pd dell’Umbria, carica dalla quale si dimette in seguito a un’inchiesta avviata della procura di Perugia su presunti illeciti nelle assunzioni nel sistema sanitario umbro. Il 5 febbraio 2020 è iniziato il processo presso il Tribunale di Perugia.
Bocci Gianpiero, https://www.treccani.it/enciclopedia/gianpiero-bocci/ (consultato il 24 maggio 2021).
Gianpiero Bocci, https://it.wikipedia.org/wiki/Gianpiero_Bocci (consultato il 24 maggio 2021).
Governo italiano, Ministero dell’Interno, Dipartimento per gli affari interni e territoriali, Anagrafe degli amministratori locali e regionali, https://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletNomeReg, sub voce (consultato il 24 maggio 2021).
Scheda biografica Gianpiero Bocci, https://www.interno.gov.it/sites/default/files/cv_bocci_aggiornato_30_3_2017.pdf (consultato il 24 maggio 2021).
Umbria. I sindaci. Gli stemmi, introduzione di Enrico Sciamanna, Petra, Bastia Umbra 2002, p. 77.